2020: è tempo di bilanci e speranze

Il 2020 volge al termine e trovo opportuno fare qualche considerazione su un anno decisamente complicato.

Com’è stato questo 2020? L’anno volge al termine e prima che arrivi il 2021 è tempo di bilanci e riflessioni. Dodici mesi fa avevo fatto delle considerazioni e scritto sogni e speranze e… beh, le cose non sono andate proprio come avrei voluto. A nessuno è andata come avrebbe voluto, con sto cazzo di virus che ha completamente stravolto la vita di tutti. Ma, nonostante tutto e con un po’ di fortuna, posso affermare che per me e la mia famiglia non è stato un anno così orribile, più o meno.

Procediamo con ordine, che è meglio?

Scuola

Mia figlia ha 4 anni e non ha finito il primo anno della scuola materna come chiunque avrebbe pensato. Nel senso che un giorno sei lì a pensare alla sfilata di carnevale e quello dopo, letteralmente, chiudono tutto. In pratica ha fatto mezzo anno scolastico, ha passato dei gran mesi a casa con mamma e papà, ha trascorso delle non indimenticabili vacanze al mare e ha ripreso la scuola. Incredibile come, al 22 di dicembre di questo maledetto 2020, la sua sia stata l’unica classe a non aver mai chiuso da settembre in poi.


Salute

Col coronavirus in giro (ma non solo quello) pensare di trascorrere tutti questi mesi senza uno starnuto o un colpo di tosse sarebbe stato semplicemente folle. Ed infatti la piccola di casa la tossetta se l’è presa e il moccio al naso lo ha tutt’ora. Per non parlare dei pidocchi, presi con ogni probabilità in classe ma prontamente affrontati e debellati in un amen. E noi genitori? Beh, qualcuno (io) ha sperimentato le gioie infinite dei calcoli renali. Dolori tipo parto, dicono, solo che non c’è un secondo erede in casa e ricordo solo lacrime, bruciori e bestemmie, tante bestemmie! Mia moglie invece, ad un certo punto si pensava (medico compreso) avesse preso il covid ed invece il tampone ha detto di no, per fortuna.

Famiglia

Momenti teneri e divertenti non sono mancati neanche durante le settimane di isolamento o durante le festività natalizie più anomale e tristi di sempre. Così come non ci siamo fatti mancare piccole e grandi tensioni del vivere quotidiano, visto che ognuno ha le proprie esigenze e che ogni tanto queste esigenze entrano in rotta di collisione. Niente di che, intendiamoci, ma quando la piccola vuole giocare, io rotolo per le coliche, moglie ha la cervicale, ci si gratta la testa (pidocchi) e il fottuto microonde esplode incenerendo parte di una tenda… beh, diciamo che sale lo sconforto.

Dormire

Potrei fare il copia e incolla dell’anno precedente. Tendenzialmente si dorme, anche se non è raro sentire quei passetti neanche troppo leggeri che preannunciano una visita. Che sia per i rumori causati dai dementi che abitano di sopra o per un brutto sogno, la piccolina a volte finisce nel lettone. E si dorme? Lei sì, noi meno chè Sua Santità non sta ferma manco quando russa. E magicamente il letto matrimoniale diventa confortevole come una brandina occupata da tre mufloni ubriachi durante un terremoto.

Lavoro

Grazie al lockdown in primavera si è stoppato tutto per qualche settimana. Poi, miracolo, smart working per 4 giorni su 5, che è poi la situazione attuale. Il mio contratto, se così possiamo definirlo, scade a febbraio e per me sarà l’ennesimo punto di ripartenza.

PS3
Dopo eoni sono riuscito a montarla. E a farmela andare a noia. Ora è lì a prendere polvere, diciamo che trovo più stimolante (vai a capire perchè) un vecchio PES su pc o, meglio ancora, scrivere qualcosina su questo blog. Per non parlare dei…

Transformers

Quanti ne sono entrati in casa! Per mio grande godimento si è sfruttata ogni possibile offerta di Amazon ed ora ne ho una certa quantità da aprire, montare, esaminare, fotografare. E mettere in bella mostra sulle mensole nuove che so già non basteranno. Anche perchè qualche LEGO arriverà sempre, per non parlare della riedizione dei Masters o di qualche “pupazzetto” di Avengers & C. E se dovessero mai uscire riedizioni di perle come M.A.S.K. o Starcom o Dino Riders? Meglio non pensarci, và!

Sport

Da tifoso rossonero, posso dire che non vorrei che il 2020 avesse mai fine. A quanto pare, si scherza, il vairus ha fatto anche cose buone visto che è incredibile come il Milan sia uscito trasformato dal lockdown! Al 2021 sarebbe folle chiedere di più in termini di gioco e risultati ma, si sa, la speranza è l’ultima a morire…

Speranza che non muore anche per quanto riguarda la situazione del Paese in cui vivo. Perchè, diciamolo, nonostante tutto le cose in Italia avrebbero potuto gestirle sicuramente meglio, ma finchè qualcuno continuerà a pensare al proprio tornaconto e finchè ci sarà in giro gente fiera del “non ce n’è coviddi” ste cazzo di cose bene non potranno mai andare.

Buon anno, si spera, a tutti!

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