Calciatori (in)dimenticati: Saeed Al-Owairan

Vi dice niente il nome Al-Owairan? Col Mondiale in corso, non potevo non scrivere di lui e dell’opera d’arte che dipinse ai Mondiali di USA ’94!

Sapete tutti chi sono Lionel Messi e Cristiano Ronaldo e scommetto che molti di voi hanno sentito nominare gente come Pelè, Maradona, Platini, Van Basten. Discorso opposto invece per tanti altri campioni e almeno altrettanti brocchi, ma nessuno è onniscente, giusto? Vi assicuro che le vicende di certi illustri sconosciuti meritano di essere conosciute. E la storia di Al-Owairan (e della sua perla) è una di queste.

Russia 2018 è ancora in corso quando, come per magia, mi torna in mente il nome di un certo giocatore dell’Arabia Saudita…

Giocatori indimenticati: Al-Owairan

Cos’ha di così speciale la carriera di Saeed Al-Owairan da meritare tante parole? Qualcuno potrebbe dire ben poco, se non conoscesse la storia dei Mondiali. Certo, non sto parlando di Cruijff o del Ronaldo brasiliano, eppure l’ex centrocampista saudita ha avuto modo di farsi notare (eccome) durante la massima competizione calcistica per Nazioni.

USA ’94 era agli inizi e il 29 giugno, ore 12.30, era in programma la partita valida per il girone eliminatorio tra Belgio e Arabia Saudita. Tutti pensavano che per il team europeo potesse essere un match agevole ed ovviamente non fu così, anche perchè…

l’estro di Al-Owairan scoppiò nel più “maradonesco” dei modi

Sotto un sole cocente e con una temperatura di oltre 40°, il numero 10 saudita si esibì in un’azione solitaria degna del grande Diego, dribblando avversari come birilli e battendo il portiere Preud’homme. Non proprio una mezza sega visto che proprio nel 1994 l’estremo difensore belga fu nominato miglior portiere della rassegna iridata.

La prodezza di Al-Owairan, votata come la sesta più bella nella storia dei Mondiali, si rivelò estremamente utile all’Arabia. Da esordiente riuscì infatti nell’impresa di qualificarsi agli ottavi di finale, dove uscì sconfitta per mano (o piede?) della Svezia.

Al rientro in patria il numero 10 era già una sorta di idolo, fu ricoperto d’oro e diventò il volto delle pubblicità di marchi famosi come Coca-Cola, Ford e Fiesta. L’enorme successo diede un po’ alla testa al giocatore, che si abbandonò ai vizi e venne condannato a 3 anni di galera dopo essere stato beccato in un locale osè. Pena in seguito sospesa per permettergli di partecipare a Francia ’98. Privilegi riservati solo ai miti.

Un gol, magico, ai Mondiali di calcio ma non solo…

Saeed Al-Owairan è stato una bandiera del Al-Shabab

Con la squadra di Ryad il centrocampista ha disputato 598 partite segnando 238 gol. Contribuì quindi non poco alla conquista di svariati trofei, tra i quali 3 campionati sauditi, 2 coppe della Corona del Principe Saudita, 2 supercoppe arabe, 2 Champions League arabe e 2 Coppe dei Campioni del Golfo.

Mica male, eh?

 

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