Le cose belle della fase 1

Nonostante tutto, la fase 1 ha reso la mia famiglia più unita. Possibile? Sì, se si fanno molte cose insieme e si condividono tanti bei momenti…

Il tempo scorre anche durante i periodi bui e così anche la famigerata fase 1 dell’emergenza coronavirus è alle spalle. E’ fuori di dubbio che siano stati giorni particolarmente impegnativi, soprattutto da un punto di vista mentale. Ma trovo anche bello sottolineare come la “clausura” abbia cementato i rapporti tra me, mia moglie e mia figlia. Cosa ci ha reso più uniti? Tanto amore, soprattutto, ma anche aver fatto un bel po’ di cose, insieme, condividendo tanti piccoli bei momenti.

Quelle che vedrete sono foto praticamente di ieri, provenienti dal recentissimo passato della mia famiglia. Sono la testimonianza di come l’essere umano, piccolo o grande che sia, possa essere più forte di un paio di mesi passati in casa. In casa ma senza dare di matto ed uscire per cazzeggiare e senza mascherina, come ho notato molte volte affacciandomi alla finestra. Ce la fa mia figlia, 3 anni e mezzo, a capire che c’è (ancora) “quaccosa che no va”, perchè non lo capisce quello che abita qualche metro più in là? E infatti ci arriva, ma se n’è sbattuto i coglioni, lui come tanti altri. Scusate lo sfogo e torniamo alla vera ragione di questo post, ovvero la…

Creatività, preziosa alleata durante la fase 1

Parto giocandomi subito un jolly e cioè un paio di acquerelli dipinti da mia mamma. Frequenta(va) il corso da tempo e… beh, che dire, l’alunna ha stoffa, si è impegnata e i risultati si vedono. E infatti in casa abbiamo appeso qualche altra sua opera.

A proposito di quadri e affini, anche mia figlia si è data all’arte. Chiaramente nel modo a lei più congeniale, usando tempere adatte ai bimbi e prendendo simpaticamente a manate i fogli di carta. Ecco le sue creazioni, che dimostrano come le decorazioni natalizie lasciate appese per mesi possano sempre tornar utili.

Tra i passatempi più immediati e di facile utilizzo ci sono i blocchi logici. Oltre ad aiutare a familiarizzare con le figure geometriche, consentono di scatenare la creatività. Ecco a voi, ladies and gentlemen, un ottimo “dottore” (a sinistra) e una simpatica “anatra che vola”.

Che ne dite di un bel tuffo nel passato? Alzi la mano chi, durante la propria infanzia, ha adoperato il sale per colorare (con l’aiuto di n po’ di colla) o creare suggestivi panorami in bottiglia. Siete tanti? Avrei potuto scommetterci!

Poco tempo a disposizione? State impazzendo a causa dello smart working? No problem, foglio e pastelli e anche i vostri teneri frugoletti potranno andare in estasi creativa. E disegnare, disegnare e disegnare. Non sempre sarà possibile capire cosa, ma l’importante è che si divertano, standosene comodamente seduti al tavolo.

Ecco una delle mille attività che si possono fare in casa durante un temporale, una pandemia o un’apocalisse zombie. Conservate i rotoli di carta igienica perchè con un po’ di corda, colla e dei pennarelli possono trasformarsi in un adorabile trenino.

In queste settimane c’è stato tempo anche per fare qualche compito a casa. La piccola va alla scuola materna, quindi niente temi, relazioni o problemi d’algebra. Però s’è costruito, tra le altre cose, questa bellissima e rosissima scatola decorata. A cosa serve? A custodire tutti i lavoretti svolti, da sola o con i genitori: l’aereo di carta del papà (io), la botiglietta piena di sale colorato della mamma e disegni, tanti bellissimi disegni.

Ok creare, ma neanche giocare è tanto male!

La differenza tra la mia erede e quel bambinone cresciuto che è suo padre? Nessuna, a parte il fatto che io ho la barba e lei no. Ah, sì, c’è anche il fatto che lei sta iniziando ad apprezzare cosucce come il Lego (Duplo, immagine a destra) mentre io lo amo da una vita. Và che bella la Charger nera (foto a sinistra). Non è figa quanto quel Transformer, ma quasi.

E che dire allora del cucinare e, soprattutto, del mangiare?

Da quando è scattato il lockdown sembra che tutti si siano trasformati in aspiranti cuochi e panettieri. Beh, noi abbiamo resistito, ma soltanto per poco. Nella foto qui in alto infatti potete vedere due testimonianze delle nostre serate a base di hamburger, patatine e salse. Non mi stupisco se la bilancia, nel vedermi, si sia rifugiata in cantina. Correndo. E urlando.

In quest’altra foto ci sono i nostri prodotti da forno. Abbiamo partecipato tutti, la piccola si è divertita un sacco ad impastare mentre io ho apprezzato particolarmente la fase dell’assaggio. Oddio, assaggio è una parolona. Diciamo che si è sbranato tutto. E a tempo di record. E infatti dalla cantina la bilancia ha provato a chiedere aiuto con dei segnali di fumo. Ma nessuno ci ha fatto caso perchè pensavano ad una grigliata.

Benvenuta, fase 2. Addio, fase 1. E a mai più arrivederci!

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