MacGyver e i suoi fratelli

Se siete cresciuti negli anni 80 e 90, conoscete di sicuro MacGyver, Starsky & Hutch, Magnum P.I., Michael Knight (e KITT) e… i ragazzi della 3ª C. Non avete idea di chi siano? Leggete, ne vale la pena!

Forse annusando che la tv avrebbe pesantemente condizionato la mia vita, mamma e papà m’imposero presto di poterne guardare una sola ora al giorno. Quei 60 minuti per un po’ mi dovettero bastare e così ogni giorno selezionavo accuratamente ciò che sarei andato a vedere. La prima scelta erano ovviamente i cartoni, tonnellate di cartoni animati. Ma anche i cari e vecchi telefilm ebbero una loro importanza, soprattutto (ma non solo) MacGyver.

Per chi ha 30-40 anni certi nomi e certi titoli saranno più che famigliari. Se invece siete cresciuti su Marte e non avete la più pallida idea di chi siano Magnum P.I. e Michael Knight… beh, prendetevi qualche minuto e continuate a leggere. Ne vale la pena, fidatevi!

Serie tv anni 80: MacGyverMacGyver

Ovviamente non potevo che partire col biondo Mac, agente operativo della Phoenix Foundation. Che in pratica è una sorta di 007 sui generis: effettua ogni tipo di indagine ma non fuma, è astemio, odia la violenza (anche se qualche cazzotto ogni tanto lo molla) ed è armato unicamente di intelligenza e creatività.

E, soprattutto, ha un coltellino svizzero che gli serve per creare le cose più incredibili, partendo dal pochissimo materiale a disposizione. Roba del tipo che con colla e aranciata ti crea una testata nucleare. Si scherza, ovviamente, ma neanche troppo…

Il personaggio principale per tutte e 7 le stagioni ha il volto di Richard Dean Anderson, attore noto anche per aver interpretato Stargate SG-1. Al fianco del protagonista troviamo spesso e volentieri l’amico (e capo) Pete Thornton (Dana Elcar, pensavo fosse un nome unicamente da donna e invece no) e il pilota-amico-combinaguai Jack Dalton (Bruce McGill). C’è anche una nemesi ricorrente e cioè lo spietato, ossessionato e all’apparenza immortale assassino a pagamento Murdoc (Michael Des Barres).

Perchè tanto affetto nei confronti di questa serie? A parte le invenzioni e gli scontri con Murdoc, mi ha sempre colpito la simpatia del protagonista. Questo agente segreto “nerd”, questo pozzo di scienza talmente capace e fortunato da meritarsi, al pari dell’immortale Chuck Norris, una serie di fact (freddure create dai fan).

E’ stato un personaggio talmente iconico che nel 2015 l’Oxford Dictionary ha riconosciuto ufficialmente il verbo MacGyver. Il significato, ovvio, è “creare e riparare un oggetto in maniera creativa e con inventiva utilizzando gli oggetti che si hanno a disposizione”.

I ragazzi della 3ª C

Continuando a parlare di simpatia, non posso non spendere qualche parola per Bruno Sacchi e soci. Cosa ci fa un prodotto made in Italy in un territorio tipicamente americano? Beh, a differenza di MacGyver e soci, I ragazzi della 3ª C faceva ridere, era divertente, leggero ed era ambientato a scuola. Quindi ci si immedesimava abbastanza, anche se eri alle elementari come il sottoscritto.

L’immaginario liceo “Giacomo Leopardi” di Roma fa da location a tutte e 3 le stagioni, per un totale di 33 puntate lunghe 45-55 minuti cadauna e andate in onda dal 1987 al 1989. Protagonisti assoluti, ovviamente, alcuni studenti: c’è l’eterno ripetente Chicco Lazzaretti, il suo amico Massimo e il paffuto ed imbranato Bruno Sacchi (abbonato ai 3 ma anche ai 2). Senza contare la bella e snob Sharon, la coppia inseparabile formata da Daniele e Rossella, la dark Benedetta e, dulcis in fundo, le due secchione (Elias e Tisini).

Menzione speciale per alcuni personaggi secondari:

  • gli apprensivi genitori di Bruno Sacchi, Amalia e Spartaco. Quest’ultimo interpretato dal grande Ennio Antonelli, il gentilissimo zio Antunello di Fantozzi contro tutti (“Ma che cazzo stai a dì”, avete presente?).
  • Il prof d’italiano, quello che non vedeva l’ora di sganciare brutti voti a Chicco e soprattutto Bruno (“Sacchi… tre!”).
  • Il mitico commendator Zampetti è interpretato da Guido Nicheli, che veste i panni di un industriale milanese ricchissimo, padre di Sharon. Era solito chiamare Chicco “Animale”.
  • Totip, il gestore del bar frequentato dai protagonisti.
  • Ciro, titolare della cartoleria e infallibile nel vendere a Bruno le cose più inutili.

Serie tv anni 80: Starsky & HutchStarsky & Hutch

Leggi buddy movie e immagini tutti quei film con protagonista l’amicizia tra due (o più) persone che sanno mettere da parte le rispettive divergenze. E Starsky & Hutch proprio di questo parla: due poliziotti con caratteri e stili di vita agli antipodi che riescono a convivere risolvendo brillantemente ogni caso.

Il telefilm è prodotto da Leonard Goldberg e… Aaron Spelling, la mente dietro ad un sacco di prodotti di successo. Ne cito giusto alcuni: Charlie’s Angels, Love Boat e Dynasty. E poi anche T.J. Hooker, Beverly Hills 90210, Melrose Place, Settimo Cielo e Streghe. Nella mia prossima vita voglio essere lui!

Protagonisti assoluti il riccioluto, impulsivo e amante dei fast food David Starsky (Paul Michael Glaser) e il biondo, riservato e salutista Kenneth Hutchinson “Ken Hutch” (David Soul). I due si spostano spesso e volentieri sull’auto di Starsky, una favolosa Ford Gran Torino rossa con strisce bianche, un mezzo talmente riconoscibile d’aver fatto epoca. Tempo fa ne ho avvistata una vicino a casa, mentre tornavo con mia figlia dal nido e… la piccola non ha mica capito perchè all’improvviso il suo papà ha iniziato a fare versi tipo scimpanzè infoiato. Almeno rideva…

La mancanza d’idee ad Hollywood ha fatto eplodere la mania dei reboot e così nel 2004 ecco un più moderno e meno serio Starsky & Hutch, con Ben Stiller e Owen Wilson. Film assolutamente dimenticabile, a parte la presenza di Snoop Dogg nei panni di Huggy Bear e il cameo finale dei protagonisti originali.

Magnum P.I.

Auto sportiva (Ferrari 308 GTS), camicia e location hawaiana, un baffo che ha fatto epoca, una villa che tutti sognano e un maggiordomo irresistibile. Tutto questo (ma non solo) è Magnum P.I., serie nata nel 1980 con protagonista un detective privato che ha il volto di Tom Selleck.

Ad affiancare Thomas Magnum troviamo tre personaggi ricorrenti: gli amici T.C. e Rick ma soprattutto il severo Higgins. I rapporti tra il detective e il maggiordomo non sono mai idilliaci, ma lungo le 8 stagioni della serie è facile intuire l’affetto e la stima che lega i due.

Serie tv anni 80: SupercarSupercar

Se MacGyver ha il coltellino, Starsky ha la Gran Torino e Thomas Magnum la Ferrari, che dire allora di Michael Kight che guida KITT? Il nero veicolo è la vettura che ogni ragazzino degli anni 80 ha sognato: linea riconoscibile tra mille, veloce e soprattutto… parlante!

L’auto è la vera protagonista del telefilm, grazie alle sue innumerevoli funzioni come il turbo boost (che salti faceva, ragazzi), il radar, il rampino e la configurazione da supervelocità.

Ultima ma non per importanza la personalità. KITT dialoga spesso e volentieri col suo pilota, non mancando di chiedere lumi sulla natura umana. Ricordo ancora oggi quando Michael (il David Hasselhoff di Baywatch) cercò di spiegare al suo amico a 4 ruote niente meno che… la Bibbia.

Tante le cose che meritano di essere ricordate di questo telefilm, come le scene d’inseguimento o i siparietti tra Michael e il capo (il distinto ma risoluto Devon Miles). Indimenticabili invece i “fratelli” duri a morire di KITT: KARR (un clone malvagio dell’auto di Knight) e Goliath (un camion indistruttibile guidato da Garth, sosia di Michael).

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