Sri Lanka: un viaggio da ricordare

Quasi 10 anni che sono sposato ed è tempo di un bel viaggetto nei ricordi, rotta Sri Lanka. Perchè la prima parte della mia luna di miele è stata decisamente interessante!

Ogni tanto mi capita di rivivere nella mente i bei tempi andati e oggi è il turno dello Sri Lanka, la prima parte del mio viaggio di nozze. E’ stata un’esperienza che consiglio ma che, ovviamente, non ha nulla a che vedere col mare, le spiagge e il relax delle Maldive.

Eh sì, nella vecchia Ceylon si è dormito poco, si è camminato abbastanza e siamo stati tanto, troppo in auto. Il perchè fa abbastanza ridere: al momento della prenotazione l’agenzia viaggi non aveva tenuto conto dei Mondiali di cricket! Che, per dovere di cronaca, lì è come il calcio da noi.

Quindi, invece che pernottare in alberghi diversi giorno dopo giorno, io e mia moglie abbiamo mantenuto un unico “campo-base” perchè non ce n’erano altri liberi. Col risultato che per raggiungere le mete d’interesse abbiamo passato ore interminabili a bordo di un’automobile, guidata dalla guida (gioco di parole orribile ma necessario).

Il traffico che c’era faceva sembrare Il Cairo un posto tranquillo e per niente pericoloso. Ho il sospetto che la mia dolce consorte abbia rimesso l’anima (e la cena del giorno prima) proprio a causa dello stile di guida dei locali. Quando a sinistra hai bici e moto, a destra auto e camion e di fronte arrivano a cannone non so quante altre vetture… beh, farsela sotto dalla paura e poi vomitare è il minimo. Io sono stato fortunato, ero a digiuno, ma in compenso mi sono venuti i capelli bianchi!

Spostamenti e traffico a parte, di quei giorni e quei posti conservo molti ricordi positivi.

attenzione! le foto seguenti non rendono pienamente giustizia allo sri lanka, un paese davvero bello.

Sigiriya

Facciamo un giochino: digitate Sri Lanka su Google Immagini e guardate che foto compaiono. Tra i primi ed ovvi risultati c’è la rocca di Sigiriya. Una meraviglia della Storia srilankese, che è assai interessante e ha qualche sorprendente punto in comune con la nostra religione. Sono stati innumerevoli gli scorci e i panorami mozzafiato.

Mozzafiato come l’infinità di gradini da fare per raggiungere la sommità del sito archeologico! Considerando il caldo infernale che c’era e la mia fobia per le altezze (sì, cazzo, soffro di vertigini) è OVVIO che non abbia portato a termine la scalata.

Non solo la rocca, Sigiriya è nota anche per i suoi giardini. E per essere stata la location di “Save a Prayer”, noto videoclip dei Duran Duran. Questa curiosità è ovviamente il più classico dei chissenefrega, ma l’ho appena scoperto e mi fa abbastanza ridere.

Dambulla

Templi, tanti templi, un’infinità di templi. Non so quanti ne abbiamo visti e non so quante statue raffiguranti il Buddha vi erano nel suggestivo Tempio d’oro di Dambulla.

Abbastanza impressionante, vero? Non per niente questo posto è noto anche come tempio delle Grotte.

Inutile girarci attorno, però: le vere protagoniste a Dambulla non sono state le statue o i panorami bensì le… scimmie. Abituate a quegli esseri così diversi eppure così simili a loro (gli umani), non si facevano alcun problema a farsi fotografare. E a cercare di sfilare da zaini e tasche qualsiasi cosa potesse suscitare in loro un minimo d’interesse. Carine? Sì. Adorabili? Certo. Simpatiche? Ovviamente. Ma anche delle belle figlie di puttana, lasciatemelo dire!

Pinnawala Elephant Orphanage

Altra tappa memorabile è stata la visita all’orfanotrofio degli elefanti, nel villaggio di Pinnawala. Qui trovano rifugio un discreto numero di pachidermi, rimasti orfani o feriti a causa delle mine risalenti alla guerra civile. Gli ordigni inesplosi sono una vera piaga, non solo in Sri Lanka ma in tutto il resto del Mondo.

Non solo le scimmie, anche gli elefanti sono abituati alla presenza fissa dei turisti. Nella foto potete vedere un cucciolotto che cerca, invano, qualcosa da mangiare: in quel punto, manco a dirlo, spesso trova resti di cibo e purtroppo anche carte di merendine lasciate lì da qualche incivile. Perchè, ovviamente, tutto il mondo è paese.

Almeno una volta al giorno elefanti e volontari lasciano il rifugio e in carovana si recano al fiume più vicino. Qui i giganteschi mammiferi possono essere lavati, curati e hanno l’opportunità di svagarsi e rinfrescarsi (fa sempre caldo in Sri Lanka). Invece i cuccioli preferiscono giocare, infastidendo gli adulti e rimediando spesso e volentieri qualche barrito di minaccia e a volte anche qualche calcio.

Il momento del bagnetto è un’occasione troppo ghiotta da lasciarsi sfuggire e i turisti possono così consumare batterie e memorie di macchine fotografiche e videocamere per “catturare” ricordi unici.

All’interno del Pinnawala Elephant Orphanage abbiamo visto tanti esemplari conciati parecchio male, ma il re di tutti è il colosso che vedete nella foto qua sopra. Dopo una vita infame passata in un circo, il pachiderma può trascorrere la vecchiaia in tranquillità, mangiucchiando le sue quintalate di rami e foglie e facendo da modello senza troppi problemi. Inutile dirvi cosa sia quel “coso” enorme che ha in mezzo alle gambe posteriori, vero?

Sri Lanka: le piantagioni di tè

Le piantagioni di tè

Tra i souvenir che ci siamo concessi non poteva mancare il tè nero, una prelibatezza per chi sa apprezzare. Nella foto potete ammirarne una piantagione: non avete idea di quanto fosse vasta, della fatica che debba sopportare chi ci lavora e dei serpenti che possano guizzarvi tra le gambe! E’ per questo che durante la visita non abbiamo mai smesso di battere i piedi a terra…

Giardino botanico di Peradeniya, Kandy

Altra tappa che ricordo con un sorriso sono i Royal Botanic Gardens, un perfetto biglietto da visita per lo Sri Lanka, il Paese più verde che possiate attraversare.

E’ assurda la quantità di piante e fiori che io e mia moglie abbiamo visto!

Che ne dite di queste radici? Che siano secche o in salute penso che in vita mia non vedrò più simili spettacoli “vegetali”.

Ladies and gentlemen, quelli che vedete nell’immagine a sinistra non sono affatto frutti pendenti ma… pipistrelli, direte voi. Non proprio, ci assomigliano parecchio, ma si tratta di volpi volanti: a differenza delle bestiole a noi note, questi esseri sono diurni e raggiungono dimensioni notevoli. A destra agevoliamo una diapositiva col primo piano del suddetto animale, piuttosto egocentrico da farsi immortalare e grosso quanto… un cane di taglia media. Ho reso l’idea?

Una piccola gemma del giardino botanico è stata la serra delle orchidee. Un italiano non può rendersi conto delle varietà esistenti… e di quanto schifo facciano le piante vendute nei nostri negozi.

Và che roba. VA’. CHE. ROBA.

Avete mai visto niente di simile nei pressi di casa vostra? No? Ecco perchè, se ne avete la possibilità, dovete visitare lo Sri Lanka!

Ripeto il concetto: ecco perchè val la pena esplorare l’ex Ceylon. Sempre accompagnati, eh, che è un attimo perdersi tra quel verde lussureggiante e i pochissimi punti di riferimento.

ultima tappa del viaggio: Colombo, la capitale

Prima di volare verso Rannalhi (Maldive), ecco un piccolo ritorno alla normalità, dopo tanto verde, traffico e scenari per noi impensabili. Che sollievo vedere strade asfaltate e segnaletiche stradali! Perchè, vi starete chiedendo. Beh, è tutto molto semplice: nel resto del Paese di cartelli e catrame NON NE TROVATE!

Come città Colombo non è stata niente di eccezionale, a parte un gruppetto di ragazzini che avevano scambiato me e mia moglie per chissà quale celebrità. Ovviamente niente autografi, perchè le possibilità di ritrovarsi in mutande erano decisamente elevate…

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