Tartarughe Ninja, un mito crossmediale

Dal fumetto ai cartoni, dai giocattoli ai film. Ecco perchè le Tartarughe Ninja sono un fenomeno dell’intrattenimento nel senso più completo del termine…

Sono quasi 5 anni che ho aperto questo blog e dopo tutto questo tempo non ho ancora parlato “seriamente” delle Tartarughe Ninja. Mi sembra incredibile! Non sono tanti i prodotti d’intrattenimento ad essere ancora appetibili quasi 40 anni dopo la loro creazione, eppure le Teenage Mutant Ninja Turtles fanno parte di questo club esclusivo.

Il motivo di tanta e duratura fama? Semplice, i protagonisti sono anfibi antropomorfi abili nel combattimento e nell’uso delle  armi, hanno i nomi di 4 grandi artisti del Rinascimento e il loro maestro è un gigantesco ratto, mutante come loro. Dopo 38 anni compaiono ancora in fumetti, cartoni animati, linee di giocattoli, videogame e film (animati e in live action). Potete chiamarla crossmedialità se volete, in ogni caso dovreste aver afferrato il motivo del titolo di questo post.

Le origini del mito

E’ il 1984 e Kevin Eastman e Peter Laird sono due fumettisti che, come si suol dire, stanno facendo gavetta, tanta gavetta. Un po’ per svago realizzano dei bozzetti dai quali poi traggono una serie con protagoniste delle tartarughe teeneager mutanti ninja. All’inizio i due artisti non trovano nessuno disposto a pubblicare il loro lavoro e finiscono per autopubblicarsi, con poco entusiasmo, dopo aver fondato una loro casa editrice.

Il primo numero di Eastman & Laird’s – Teenage Mutant Ninja Turtles vede la luce il 5 maggio 1984 ed è distribuito in sole 3000 copie. Dimensioni anomale rispetto agli standard dell’epoca, l’albo ha copertina a colori e storie in bianco e nero e gli autori non si aspettano granchè. Ma avviene il “miracolo”: il fumetto stupisce gli adolescenti al punto che anche le successive ristampe vanno esaurite. Il mito delle Tartarughe Ninja ha inizio!

Il primo, storico, cartone animato

Fumetto a parte, gran parte del successo delle TMNT è dovuto alla serie animata. I primi 5 episodi vengono trasmessi nel 1987, ottengono un buon riscontro e vengono prodotte altre stagioni. Le quali, con più ironia e leggerezza, si discostano (in parte) dall’opera cartacea e puntano su un pubblico più ampio, composto principalmente da giovanissimi. Non rammento granchè di Tartarughe Ninja alla Riscossa ma ricordo che mi piaceva molto. Immagino come a tanti altri ragazzini dell’epoca, visto che il cartone andò avanti fino al 1996.

La prima, storica, linea di giocattoli

Che, come accadde spesso in quegli anni, utilizzò un altro media (il cartone di cui sopra) come traino per le vendite. Praticamente il progetto riguardante le action figure di Donatello, Raffaello, Leonardo e Michelangelo ottenne l’ok a condizione che prima venisse prodotta la serie animata. Era la fine degli anni Ottanta, andavo alle elementari e il signorino che vedete qua sopra fu il mio primo, amatissimo, giocattolo delle Tartarughe Ninja. Ad onor del vero non ne seguirono molti altri, immagino che, secondo i miei, tra MASK e Transformers avessi già abbastanza roba.

Comunque ricordo due personaggi, piuttosto bizzarri ed appartenenti alle cosiddette wave (serie) successive. Panda Khan era, appunto, un panda samurai arrivato dal futuro e che manco a farlo apposta strinse una bella amicizia con Donatello, la mia tartaruga preferita. La seconda action figure, che mi pento amaramente di aver dato via chissà quando, invece era l’ottimo Mondo Gecko: ovviamente un geco gigante, con skateboard e pattino legato alla coda e dal look decisamente… punk, anche se pare amasse più il metal. Praticamente il sottoscritto, solo che non ho la pelle verde e sulla tavola ho l’equilibrio di un ubriaco.

Le meraviglie moderne

Ok il primo fumetto, bello il vecchio cartone ed ottimi i giocattoli anni ’80-’90 ma, come detto all’inizio, quello delle Tartarughe Ninja è un fenomeno crossmediale. Ed infatti nel corso degli anni sono usciti taaaaanti altri comics, tipo quello che vede gli allievi di Splinter collaborare con Batman: qui il primo numero, se volete ripassare un po’ l’inglese.

In tempi relativamente recenti sono usciti anche due film in live action, per me assai godibili e decisamente diversi rispetto alle 3 pellicole prodotte tra il 1990 e il 1993. All’epoca la CGI praticamente non esisteva e i protagonisti erano persone vere con indosso un costume. Se la cosa interessa, ecco un box con il secondo e terzo film. E il primo? Lo trovate su Prime Video a questo link.

Ovviamente l’industria del giocattolo continua ad attingere a questo fenomeno e in circolazione ci sono una gran varietà di balocchi (mamma mia quanto sa di vecchio sto termine). Che ne dite di questo Leonardo? Costa un po’ ma è talmente figo che pare vero: la NECA in quanto ad action figure sa il fatto suo! Avete dei nipoti? Allora meglio non abbandonare tale meraviglia nelle loro mani, ma occhio che i piccoli invece potrebbero impazzire per il tank trasformabile, decisamente più alla loro portata.

Viviamo un’epoca decisamente tecnologica e piena zeppa di videogiochi e console. Ed infatti anche le TMNT hanno un po’ di titoli a loro dedicati. Se avete una PlayStation e/o una Switch il mio consiglio è quello di saltare a bordo della DeLorean e andare al 31 dicembre 2022. Quel giorno infatti Konami farà uscire Teenage Mutant Ninja Turtle Cowabunga Collection, un titolo contenente TREDICI giochi con protagoniste le tartarughe più famose di sempre.

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