Telefilm (in)dimenticabili: ve li ricordate?

Da Manimal a Super Vicky, passando per una delizia made in Italy. Ecco 10 telefilm che, purtroppo o per fortuna, mi rifiuto di dimenticare.

Questo blog mi dà sempre ottime scuse per ripescare, dai cassettini della mente, i ricordi più disparati. Come ad esempio le serie tv e tutte quelle cose passate in tv tra gli anni 80 e gli anni 90. Oggi non sono qui per ciarlare di fighissimi cartoni animati americani o di mitici anime made in Japan. Semplicemente mi voglio soffermare su alcuni telefilm particolari che, ci scommetto, non avrete mai guardato o non vorrete semplicemente rammentare. Perchè, diciamocelo francamente, se un certo ragazzino è stato inarrivabile campione di simpatia, è anche vero che alcune boiate non avrebbero mai dovuto veder la luce.

Ma, come si dice, bando alle ciance ed allacciate le cinture…

Ecco alcuni dei telefilm che, per un motivo o l’altro, non riesco proprio a dimenticare.

Il falco della strada (Street Hawk)

Un clone non proprio riuscito di Supercar, senza auto ma con una supermoto. Il mezzo a due ruote è dotato di tutti gli accessori adatti a combattere il crimine, come ad esempio un raggio laser. Senza contare il motore in grado di sprigionare enorme potenza e velocità. Inoltre il casco del pilota è… smart, nel senso che registra in tempo reale ed è dotato di zoom e mirino. Tutto molto figo, no? Ecco, considerate poi che negli episodi sono comparsi Christopher Lloyd (Ritorno al futuro) e George Clooney. Cosa si ottiene? Niente, la serie ha chiuso dopo una sola, deludente stagione da 13 miseri episodi.

Il mio amico Arnold

Che cavolo stai dicendo, Willis? Una domanda e uno sguardo entrati nel mito della televisione. Un telefilm divertente, come tante commedie ad episodi dell’epoca, che deve il proprio successo alla simpatia del suo protagonista (Gary Coleman). Otto stagioni, un sacco di episodi e una… maledizione? Esatto, tutti gli attori principali nel corso degli anni hanno avuto un’infinità di problemi e digrazie, tanto che l’unico membro superstite del cast è Todd Bridges e cioè il buon Willis.

Il mio amico Ultraman

Un liceale, in seguito ad un incidente in un laboratorio, scopre di avere dei poteri, come la capacità di fluttuare in aria e una forza sovrumana. Avete presente Hulk e Spider-Man? Ecco, questa serie non c’entra nulla perchè, di fatto, è simpatica, fa divertire e strappa sorrisi. Tre stagioni, 72 episodi e un protagonista (Jerry O’Connell) che vanta un curriculum di tutto rispetto. Tra i suoi lavori, infatti, val la pena citare il memorabile Stand By Me – Ricordo di un’estate, Scream 2 e Mission to Mars di Brian De Palma.

Love Me Licia

Sull’onda del successo del celebre manga e, soprattutto, dell’anime. Un prodotto totalmente made in Italy, comparso su Italia 1 nel 1986 e che vede come protagonista Cristina D’Avena. Non chiedete chi è, per favore, perchè è un pezzo di storia della musica italiana e tutti ricordano (e cantano) le sue sigle. Francamente non ricordo di averlo visto eppure lo ricordo lo stesso, com’è possibile? Leggendo qualcosa su Wikipedia (le differenze con l’originale sono enormi) posso immaginare di aver semplicemente scelto di rimuovere il tutto dalla mia mente.

Riptide

Altro telefilm, altra roba passata su Italia 1 millemila anni fa e della quale non ricordo quasi niente. Rammento solo il viso dei tre protagonisti e il testone del robot, ma per il resto è buio pesto. A parte la sigla che è tremendamente bella, come tutte quelle composte da sua maestà Mike Post. Avete presente le sigle di Magnum P.I., dell’A-Team, di Law & Order e Renegade? Beh, sono opere sue, tutte sue.

Manimal

Com’è possibile ricordarsi di un fiasco composto da “ben” 8 episodi (ecco il dvd in lingua originale)? Misteri dell’infanzia! Sarà che il protagonista è in grado di trasformarsi in qualsiasi animale volesse? Cioè, questo al bisogno poteva diventare un’aquila o un puma, mi chiedo come mai negli USA sto prodottto abbia fatto tanto pena da essere cancellato. Forse era troppo in anticipo coi tempi o forse non capiscono una fava, loro che hanno creato gli X-Men. Avessero le palle di rispolverarlo, scommetto che ne verrebbe fuori qualcosa di interessante.

Super Vicky

Un mito, quando si parla di telefilm e in particolar modo di sitcom. Un robot con le sembianze di una bimba viene “adottata” dalla famiglia del suo inventore e ne sconvolge la vita, in un turbinio di gag e di comandi presi un po’ troppo alla lettera. 4 stagioni, 96 episodi e serie chiusa, com’è ovvio, quando gli ascolti sono calati sensibilmente. Ma nessuno dei miei coetanei potrà mai dimenticare questo simpaticissimo telefilm.

Supercopter

Titolo originale Airwolf, è un altro tentativo non propriamente riuscito di emulare il successo di KITT. Solo che a sto giro il protagonista è un fottuto elicottero supersonico, armato ma senza intelligenza artificiale. Trovo francamente incredibile come sia piaciuto tanto da durare addirittura 4 stagioni. Leggo con un pizzico di inquietudine che il velivolo, dopo la chiusura della serie, venne utilizzato in Germania come mezzo per l’elisoccorso… fino a quando si schiantò durante un temporale, causando la morte dell’equipaggio.

Thunder in Paradise

Minchia Hulk Hogan, minchia un super-mega-ultra-motoscafo corazzato & armato di ogni “ben di Dio”. E poi Carol Alt e il figlio di quel grande attore che è stato Jack Lemmon. Figata? Ai tempi, per me, lo era. Val la pena recuperarlo? Non so se ho il coraggio di rovinarmi i (pochi) ricordi che ho di questo telefilm, tamarro tamarro in modo assurdo. Sicuro, se esistesse, un giocattolo abbastanza serio del mezzo me lo comprerei senza problemi…

VR Troopers

“Sapete, i Power Rangers stanno avendo tanto successo e poi sta cosa della realtà virtuale…”

“Ci facciamo un telefilm brutto-tamarro-inutile usando in modo sapiente (e fino ad esaurimento scorte) anche qualche spezzone di serie tv giapponesi?”

“Così, de botto, senza senso? Bella, aggiudicato.”

Mi sa che le cose andarono più o meno così, nel lontano 1994. Un minestrone, neanche dei più buoni e saporiti, che riuscì chissà come a sopravvivere per due stagioni per la bellezza di, udite udite, 92 cazzo di episodi. Ricordo che ero alle medie quando sta cacata sbarcò in Italia e che la guardai perchè, semplicemente, a quell’ora (quale?) in tv non c’era altro.

Potessi tornare indietro nel tempo, andrei dal me stesso di allora e gli mollerei due sberle dicendogli di studiare la fottuta Mezzaluna Fertile, gli Aztechi di merda e i maledetti ziqqurat.

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