Frank Castle fanatico di moda? Assolutamente no, ma nel corso degli anni The Punisher ha sfoggiato diverse uniformi: ecco quelle che val la pena ricordare.
USA, febbraio 1974. Sulle pagine di The Amazing Spider-Man compare per la prima volta un personaggio destinato a far parlare di sè anche 50 anni dopo il suo esordio. Il suo nome? (The) Punisher. L’articolo è volutamente tra parentesi, non mi è chiaro se ci debba essere o meno. Comunque…
L’alter ego di Frank Castle si fa notare per tanti motivi, come le origini che vedono un veterano di guerra diventare un vigilante in seguito alla barbara uccisione della propria famiglia. L’antieroe inizia così a farsi largo tra i criminali della città, ricorrendo spesso e volentieri a… chiamiamole pratiche inusuali per un fumetto Marvel. Sto parlando di omicidi a sangue freddo, sequestri di persona e torture, senza considerare una quantità smodata di armi, da fuoco e non.
Un personaggio così cazzuto e così diverso da gente “buona” come l’Uomo Ragno o spietata come il Dottor Destino non poteva che destare la mia curiosità. Ogni volta che ho assaporato le gesta del Punitore ho avuto modo di apprezzarne l’estrema perizia, l’efferatezza, la lucida follia e la mancanza di scrupoli. Per esempio ricordo molto bene la mini storia che lo vede far irruzione da un dentista: sulla poltrona c’è un boss malavitoso, destinato a subire un interrogatorio atroce. Il tutto viene mostrato da un punto di vista inusuale e cioè… l’interno della bocca del mafioso. Semplicemente splendido!
Esaurito il momento amarcord direi che è giunto il momento di arrivare al dunque, che ne dite? Quindi, senza perderci in ulteriori chiacchiere…
Ecco le uniformi e i look più curiosi che The Punisher abbia mai sfoggiato, tra le pagine di un fumetto e non solo.
Frank Castle come Steve Rogers?
Il Punitore ha sempre ammirato Captain America per quanto i due non si siano mai visti di buon occhio. Perchè? Chiamiamola divergenza di vedute su come trattare i criminali. Ma Castle rispetta Rogers, questo è fuori discussione.
E infatti quando Cap trova la morte (in seguito alle vicende raccontate dopo Civil War) il vigilante italo-americano decide di onorare l’eroe caduto. Come? Insossando l’uniforme che potete vedere qua sopra: praticamente è il costume più americanpunitivo che si potesse immaginare, con tanto di teschi, stelle e strisce. E armi, tante armi.
Punisher War Machine perchè sì
Chissà cos’è saltato in testa alle menti creative che han deciso che fosse cosa buona e giusta ficcare un tipo come Castle all’interno dell’armatura appartenuta a James Rhodes. Il non-così-buon Frank parrebbe essere la persona peggiore alla quale affidare un simile arsenale, non è vero? Provate ad immedesimarvi in un comune cittadino: dormireste sereni sapendo che un ex veterano con qualche problema psichico se ne va in giro vestito come un Iron Man da guerra?
Il Punitore nello spazio?
Ovviamente sì, che domande! Curiosi? Potete trovarlo in Space Punisher. Definire questo look come epico sarebbe una battuta… spaziale, su questo non ci piove. Ma è anche vero che non lo si dimentica facilmente, nonostante nella serie non si veda poi per molto. A differenza della mise alternativa, che prevede una deliziosa combo maglietta-mantello da brividi. Non male nemmeno l’acconciatura, una coda di cavallo che sa tanto di Steven Seagal. O di Fiorello vintage, non so se ho reso l’idea.
Ancora più… nero? Possibile!
Marvel Noir è tra le cose più interessanti che, per me, la Casa delle Idee abbia mai partorito. Tra i vari personaggi trattati in questo universo alternativo ambientato nel passato c’è anche il Punitore (qui la mini in versione Kindle). Che rispetto all’originale risulta ben diverso, a cominciare dall’iconico teschio non più presente sulla maglia ma su una maschera.
Senza contare il nome: Frank Jr. è il figlio di Frank e la sua missione è quella di… vendicare la morte del padre?! Ebbene sì. Il tutto indossando pantaloni, camicia e giacca perchè, oh, sono comunque gli anni Trenta.
Mehehe!
Ecco a voi Franken-Castle. Com’è nato un simile abominio? Semplice, durante Dark Reign The Punisher muore (per mano di Daken) e i suoi resti vengono raccattati da Morbius. Il quale cosa fa? Semplice, “cuce” una sorta di pupazzone composto da varie parti di cadaveri al quale verrà donata la vita. Perplessi? Pure io, almeno questo esperimento horror non è durato all’infinito e poco dopo Castle è tornato a vivere ed uccidere come al solito.
Il Punitore del futuro
A proposito di universi alternativi, che ne dite della versione 2099 del vostro vigilante preferito? Il suo nome è Jake Gallows e se mi dite che apprezzate quel look non andiamo troppo d’accordo. Considerando l’idea in sè, ovviamente, non c’è niente di male. Peccato che la moda fumettosa degli anni Novanta avesse immaginato che cent’anni dopo si sarebbe dovuto per forza esagerare con le dimensioni. Di spallacci, accessori, ginocchiere e… sono i denti del teschio quelli o è solo felice di sparare? Da brividi.
The Punisher al cinema
Essendo uno dei personaggi Marvel che più mi stuzzicano, non mi sono fatto alcun problema a guardare i film dedicati alle gesta di Frank Castle. In sala ho avuto il privilegio, si fa per dire, di assistere alla proiezione di quella cosa immonda che è il film con Thomas Jane e John Travolta. Perchè immonda? Beh, sono riusciti nella titanica impresa di privare il protagonista di tutto il suo carisma e anche quando prova a fare il cattivo… beh… il Punitore non dà alcun brivido e non regala emozioni violente come dovrebbe.
Discorso diverso va fatto per la meno pubblicizzata ma più “corretta” pellicola Punisher – Zona di guerra, dove il compianto Ray Stevenson risulta assolutamente credibile. E spara e mena come se non ci fosse un domani, com’è giusto che sia. La scena dove sfonda la faccia ad un tizio con un semplice cazzotto avrebbe meritato almeno un Oscar.
Frank Castle ama anche il… minestrone
Ok, questa è strana. Sulle pagine di The Punisher 4 (2009) il protagonista è costretto ad affrontare Hood e la sua banda di criminali. Intuendo di aver bisogno di una sorta di upgrade, Frank si impossessa di alcune componenti dei costumi di altri eroi e crea qualcosa di bizzarro ma estremamente efficace.
Lo vediamo quindi indossare l’elmetto di Ant-Man, impugnare arco e frecce di Occhio di Falco e proteggendosi con uno scudo simile a quello di Captain America. Niente armi da fuoco? Ahahahahah, non scherziamo! Quella nell’immagine è un’arma laser (fregata a quelli dello S.H.I.E.L.D.) e quello ovviamente è sangue perchè, ovviamente, lo zio Puni tende a non fare prigionieri…
The Punisher in televisione
A sinistra potete vedere Jon Bernthal nei panni del Frank Castle protagonista della serie prodotta da Marvel Television e ABC Studios. Si tratta di roba relativamente recente che è piaciuta soprattutto per l’interpretezione di Bernthal, attore che a me piace molto e che prima o poi vedrò (qui) all’opera anche con quell’uniforme addosso.
Discorso differente andrebbe fatto per… sì, quello a destra è Ivan Drago Dolph Lundgren ed interpreta una pellicola che qui in Italia è stata intitolata… Il vendicatore?! Meglio, anche perchè niente teschio sul petto. E Castle non è un reduce bensì un poliziotto esperto di arti marziali che si allea con la mafia per combattere la yakuza. L’orrore.
E infatti fece così schifo a così tante persone che venne ritirato in fretta dalle sale e lanciato a forza nel mercato home video. Tipico caso di roba tanto brutta da fare il giro e diventare cult? Bisognerebbe avere il coraggio di darle un’occhiata…
Vediamo
se
avete
le
palle
per
arrivare
fino
alla
fine
…
Stupido, sexy Castle!