Alcune cose interessanti su Dylan Dog

Dylan Dog ha compiuto 35 anni e voglio festeggiarlo a dovere. Pertanto, tra un sosia e un film, ecco qualche curiosità sull’indagatore dell’incubo.

UAAARRRGGGHHHHH! No, non ho messo il piede su un Lego lasciato in giro da mia figlia. Semplicemente mi sembrava carino iniziare questo post con uno degli urli più famosi al mondo. Sto parlando del campanello che suona quando andate a Craven Road 7, la casa di Dylan Dog.

L’indagatore dell’incubo fece la sua comparsa nelle edicole italiane il 26 settembre 1986 e, siccome non capita tutti i giorni che un fumetto italiano compia 35 anni, ho deciso di rendergli omaggio. Come? Mettendo nero su bianco alcune delle cose più interessanti che ho scovato sul conto del personaggio, delle sue storie e dei personaggi con i quali ha a che fare.

Gli inizi

Il primo numero uscito, L’alba dei morti viventi, è un chiaro omaggio al film di George Romero. Com’è stato questo esordio? A dir poco pietoso, tanto che ai tempi il distributore affermò che l’albo era un fiasco completo. Affermazione che venne opportunamente nascosta a Tiziano Sclavi (il creatore del nostro eroe).

E per fortuna, visto che qualche settimana dopo il trend era decisamente migliorato. Nel corso di pochi anni Dylan Dog diventa un vero e proprio best seller e grazie a lui Sclavi vince lo Yellow Kid come miglior autore. Nel 1991 le avventure dell’indagatore dell’incubo arrivano addirittura a vendere più copie di Tex. Che non è (e non era) proprio un fumetto di nicchia.

Il personaggio

Il signor Dog veste sempre nello stesso modo, sempre! Il suo guardaroba è un inno alla monotonia ma forse è proprio per questo che il look è immediatamente riconoscibile. Outfit a parte, il nostro eroe è un ometto particolarmente virtuoso perchè è vegetariano, non fuma e non beve in quanto ex alcolista. In compenso gli fanno compagnia un bel po’ di fobie e disturbi vari: è claustrofobico e aerofobico, soffre di vertigini, è ipocondriaco e gli viene il vomito quando va in barca. Lunga vita, quindi, al caro maggiolone (con la mitica targa, DYD 666), all’immancabile “Giuda ballerino!” e al suo proverbiale quinto senso e mezzo che lo mette sul chi va là ogni volta che qualcosa non va.

Gli hobby di Dylan? Il mitico clarinetto e il leggendario galeone che non finirà mai di montare, il diario rigorosamente scritto a penna (d’oca), la musica e i film dell’orrore.

E in amore come va? Se avete letto qualche storia anche solo per noia, saprete senz’altro che il caro old boy non disdegna la compagnia femminile. S’innamora facilmente e ancora più facilmente torna single perchè… gli piace troppo la vita da scapolo.

Le “spalle”

Ogni eroe dovrebbe avere un aiutante, nel caso di Dylan Dog i sidekick sono due e ben diversi tra loro.

Il giullare: Groucho è, di fatto, un sosia di uno dei fratelli Marx e a lui spetta il compito di ricevere i clienti del capo, lanciare la pistola quando ce n’è bisogno e mettere tutti in imbarazzo con battute a sangue freddo.

La figura parterna: Bloch, ex capo del protagonista e capo ispettore a Scotland Yard. Sempre ad un passo dalla pensione e sempre sul punto di vomitare quando la scena del crimine è particolarmente cruenta. Il rapporto Bloch-Dylan è quello che potrebbe esserci tra un padre e un figlio un po’ turbolento, col vecchio che aiuta spesso il giovane a togliersi dai guai.

Dylan Dog, tra bar e film

Nel fumetto il protagonista risiede a Londra, al numero 7 di Craven Road. La strada esiste realmente e a quell’indirizzo sorgeva il Bruno’s Snack Bar, rinominato nel 2013… Cafe Dylan Dog!

Nel corso degli anni il nostro eroe è stato più volte volto di campagne in favore degli animali.

Dellamorte Dellamore lo conosce qualcuno? Ispirato ad un romanzo di Sclavi, per molti è un film su Dylan Dog anche se non è con Dylan Dog. Ad interpretarlo Rupert Everett, famoso attore che in una pellicola del 1984 ispirò lo stesso Sclavi nella creazione del personaggio.

L’indagatore dell’incubo ha spesso ispirato i cinefili: nel 2012 compare su YouTube Il cane russo, film indipendente a basso budget e liberamente ispirato a una storia breve contenuta nel numero 77 di Dylan Dog. Nel 2014 invece viene caricato sul profilo YouTube dei The Jackal un corto di 50 minuti: Vittima degli eventi porta Dylan e Groucho nientemeno che a Roma, dove i due dovranno far luce su misteriose e inquietanti apparizioni.

Anche ad Hollywood si sono accorti della bellezza di questo personaggio. Infatti nel 2011 esce Dylan Dog – Il film: il protagonista è Brandon Routh, si svolge a New Orleans e non ci sono nè Groucho nè Bloch. La Bonelli ha semplicemente ignorato questo prodotto e ciò la dice lunga su quanto poco appeal abbia generato tale progetto.

Io non ho ancora dato una chance a sta… roba… e francamente non so se avrò mai il coraggio. Molto meglio recuperare un paio di albi, che non tradiscono mai.

Happy birthday, old boy!

Verified by MonsterInsights