Sono cresciuto con la tv e me ne vanto

Un sacco di telefilm fantastici e una quantità oscena di cartoni animati fighissimi: un figlio unico, un po’ timido e solitario come me, non poteva chiedere di più alla tv degli anni Ottanta…

Mamma e papà quando erano piccoli a malapena sapevano cosa fosse, ma per loro figlio (classe 1982) la tv è stata una vera e propria amica d’infanzia. I miei lavoravano, la scuola non poteva certo durare fino all’ora di cena e avrei imparato più tardi che la compagnia di amici e amiche era meglio di uno schermo luminoso a casa di nonna o zia…

Quindi un po’ per scelta, un po’ per carattere, un po’ perchè doveva andare così e basta, lo storico mass media mi ha accompagnato sin dalla tenera età. E ha reso assai gradevoli i pomeriggi passati in casa grazie ad un’enorme quantità di trasmissioni.

Dal momento che elencarli tutti sarebbe un’impresa titanica, ecco i programmi che ricordo con più affetto. E che mia figlia, ma non solo lei, in futuro dovrebbe conoscere. E vedere, sempre che la cara vecchia tv esista ancora…

Iniziamo con i…

CARTONI ANIMATI

L’amore che ho per i Transformers è cosa nota e ne ho già parlato qui, passerei quindi ad altro che c’è un sacco di roba. E ne vale davvero la pena…

 

Holly e Benji

Cartone animato giapponese talmente leggendario e curioso che qualche pazzo si è anche divertito a calcolare quanto diamine fosse lungo quel campo. Tra colpi combinati (tipo la catapulta infernale), flashback durante una rovesciata a 150m d’altezza e match durati settimane, sono davvero tanti i personaggi degni di nota.

Io ne scelgo tre, a caso ma non troppo: Ed Warner che salta da un palo all’altro neanche fosse SpiderMan, Mark Lenders perchè “cazzomenedeidifensori, sfondo rete, stadio e barriere spazio-temporali col tiro della tigre“! Ed ovviamente… Bruce Harper, cuore grande così e una specializzazione, prendersi in faccia le peggiori cannonate, che l’ha reso l’idolo di ogni masochista.

Bonus: anni dopo le storiche puntate gli assi del calcio giapponese sono finalmente cresciuti! Quindi Holly va al Barcellona di Rivaldo e Mark finisce in Italia, diventando la punta titolare della Vecchia Signora. Non aggiungo altro, fa già ridere così…

I Cavalieri dello zodiaco

Nella foto potete ammirare la squadra scalcia-culi di quella rompipalle di Lady Isabel (o dea Atena). Da sinistra a destra: suo sacrificio supremo Phoenix, il fratello effeminato Andromeda, il biondo glaciale Cristal, il quasi sempre cieco Sirio e l’insopportabile leader Pegasus.

Li prendo in giro ma quanto ho adorato quegli episodi! Pegasus le prendeva di brutto, Phoenix ci rimetteva per salvare i suoi compari sfigati e soprattutto… quando si arrivava alla casa del Leone ricominciava tutto dall’inizio. Un mistero ancora oggi inspiegabile, credo di aver iniziato ad imprecare proprio a causa di queste “anomalie” ricorrenti…

Bonus: le action figure con le armature in plastica e metallo all’epoca erano qualcosa di sublime. Andromeda ad esempio aveva una catena vera, peccato si sbriciolasse se la fissavi troppo a lungo!

 

Ken il guerriero

“Tu sei già morto!” è solo una delle frasi agghiaccianDi che proferisce il protagonista. Il quale ovviamente è in grado di farti esplodere toccandoti semplicemente con un dito. Ma Kenshiro non è solo legnate a destra e sinistra, ha un cuore buono ed aiuta il prossimo mentre cerca l’amore della sua vita, la bella Julia.

Credo di aver visto più volte tutte le puntate di questo cartone e parlando di personaggi memorabili c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma se devo fare un nome, oltre alla versione post-apocalittica di Bruce Lee, non posso che citare Rei. Perchè vi chiederete… beh, l’uccello d’acqua di Nanto muoveva le mani e finivi a fettine, devo aggiungere altro?

Bonus: rido al solo pensiero, ma devo dirlo per forza, di Ken il guerriero esiste un film in live action! Così raccapricciante in termini di recitazione ed effetti speciali che a scuola, primi anni 2000, lo chiamavamo L’uomo dei sette wurstel…

 

L’Uomo Tigre

Tiger Mask è esistito (ed esiste) veramente e indossa una maschera che ha fatto la storia del wrestling! Una gimmick simile non poteva che avere successo e nella patria dei cartoni animati più famosi (il Giappone) l’Uomo Tigre è diventato così iconico da meritarsi un anime tutto suo.

Inizio ad avere i capelli bianchi e la memoria risulta difettosa, ma sono ancora in grado di ricordare certi incontri, alcuni dei quali davvero sanguinolenti, tra il protagonista Naoto e i “soldati” di Tana delle Tigri. Quel covo di serpi era infarcito di personcine a modo ed ovviamente mascherate, ma il peggiore infame di tutti era il viola (ma perchè? Make-up forse…) Mister X. Non so perchè ma ai tempi la sua voce mi faceva una paura fottuta!

Bonus: come molti anime giapponesi anche L’Uomo Tigre sfidava quotidianamente le leggi della fisica. Certi dropkick (calci volanti) da fermo da una parte all’altra del ring li ricordo sì con affetto ma anche con un sorriso grosso così.

 

Daitarn 3

C’è chi impazzisce per Gundam e chi adora Goldrake, ma quando si parla di robottoni giganti made in Japan io non ho dubbi: attacco solare e via che si va a distruggere i Meganoidi col Daitarn 3!

A differenza di tanti anime, questo capolavoro è composto da “soli” 40 episodi (eccoli!) ma può contare su una sigla leggendaria e un eroe di tutto rispetto. Gran faccia da schiaffi, un odio viscerale nei confronti degli avversari e poco timore nel menar le mani: ladies and gentlemen, ecco a voi Haran Banjo!

Ma ogni nerd che si rispetti non può che sbavare per il robot protagonista del cartone animato. Il Daitarn 3 ha diverse configurazioni (aereo e spaziale, carroarmato e base per i combattimenti corpo a corpo) e dispone di un nutrito arsenale il cui fiore all’occhiello è la famosissima energia solare.

Vorrei poi spendere due parole anche per gli aiutanti di Banjo: l’irritante e divertente orfanello Toppy, l’intelligente e affascinante Reika, l’esuberante ed esplosiva Beauty e, dulcis in fundo, il carismatico e per niente innocuo (è tiratore scelto) maggiordomo Garrison.

Bonus: se in tv avete visto anche un solo episodio di questo anime non potete non aver notato la Mach Patrol, l’auto trasformabile in aereo guidata dal protagonista. E’ tra i veicoli più cool della storia e il sottoscritto possedeva un modellino di una bellezza rara. Che oggi farebbe bella mostra di sè sulla libreria di casa se non fosse andato perso chissà dove!

Termina qui il primo capitolo sui cartoni che in qualche modo hanno segnato la mia infanzia…

A prestissimo per la seconda parte!

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