Energie rinnovabili, falsi miti da sfatare

Per una volta lascio stare giocattoli, fumetti e film. Ecco qualche considerazione sulle energie rinnovabili: Papi Nerd goes green!

Le energie rinnovabili sono e saranno marginali? Falso

Secondo alcuni le fonti rinnovabili sarebbero una tecnologia di nicchia, destinata a rimanere marginale nel mondo della generazione elettrica. Fondamentalmente i grandi numeri li fanno e continueranno a farli carbone, gas e (forse un domani) il nucleare.

A livello mondiale nel 2021 la produzione di energia elettrica è stata coperta per il 62% da combustibili fossili, per il 28% da energie rinnovabili e per il 10% dal nucleare.
N.B. 62% di energia elettrica proveniente da combustibili fossili? E’ esattamente lo stesso valore del 1985.

E per quanto riguarla l’Europa? Fossile 40%, rinnovabili38%, nucleare 22% (vedi ourworldindata.org). E in Italia? 60% fossile e 40% rinnovabili suddivisi tra idraulico, fotovoltaico, eolico, bioenergie, geotermico (dati TERNA).

Le rinnovabili hanno registrato una crescita esponenziale negli ultimi dieci anni e sono pressoché le uniche fonti di elettricità in crescita: sono passate da meno del 20% della produzione elettrica mondiale dello scorso decennio a quasi il 30% di oggi. Negli ultimi anni più dell’80% dei nuovi impianti per produrre elettricità e circa il 70% degli investimenti mondiali nel settore hanno riguardato le fonti rinnovabili.

Le rinnovabili costano troppo? Falso

Eolico e fotovoltaico sono le due tecnologie sulle quali si punta di più per la crescita nel breve e medio termine delle fonti rinnovabili. Hanno raggiunto costi di generazione competitivi con quelli dei sistemi di generazione fossili e nucleari, ben prima dell’attuale crisi dei prezzi dell’energia e della guerra in Ucraina.

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), produrre mille kWh con eolico o fotovoltaico in Europa costa tra i 50 e i 55 dollari, un terzo rispetto ai prezzi “normali” di gas e nucleare e un quarto rispetto al carbone.

Purtroppo, nonostante le promesse e la necessità di eliminare gli investimenti in fonti energetiche climalteranti, i finanziamenti pubblici ai combustibili fossili su scala globale sono quasi raddoppiati passando dai 362,4 miliardi di dollari del 2020 ai 697,2 miliardi del 2021 (dati OCSE e IEA). Il Fondo Monetario internazionale ha addirittura stimato sovvenzioni per 5900 miliardi di euro.

Anche in Italia non è facile fare un calcolo preciso perché non esiste una definizione esatta e unanime su cosa intendere per sussidi ambientalmente dannosi. Così se per il governo si parla di circa 21 miliardi, per Legambiente nel 2021 l’Italia ha speso 41,8 miliardi di euro in attività e progetti legati direttamente (13,4 miliardi) o indirettamente (28,4 miliardi) alle fonti fossili. Quelle che, come sappiamo, contribuiscono maggiormente alle emissioni che intensificano l’emergenza climatica.

E’ paradossale che si debbano sostenere ancora le fonti fossili con denaro pubblico in un mondo che, teoricamente, è impegnato a sostituire gas e greggio e a evitare la crisi climatica e ambientale del pianeta.

Le rinnovabili ci fanno restare al buio? Falso

Secondo alcuni scettici il sole ogni tanto non splende e il vento non soffia sempre, esponendoci al rischio di rimanere senza elettricità nel momento del bisogno. Eppure esistono già oggi diversi Paesi nel mondo che riescono a produrre tutta (o quasi tutta) l’energia elettrica tramite fonti rinnovabili.

In Europa Islanda e Norvegia sono praticamente 100% rinnovabili, mentre in Danimarca arrivano al 65% senza la presenza di idroelettrico e con l’eolico come prima fonte energetica nazionale.

Nel continente americano il Paraguay è 100% rinnovabile mentre il Costa Rica è arrivato a produrre circa il 98% della propria elettricità da fonti rinnovabili. La Groenlandia a nord insieme a Brasile e Canada, due grandi Stati del continente, sono attorno al 70-75% di elettricità verde.

Oggi abbiamo un’alternativa alle fonti fossili. Le tecnologie che sfruttano il sole, il vento e l’acqua risultano altrettanto efficaci ed economiche, ma sono anche più pulite. Per l’ambiente, per il clima e per la nostra salute!

 

Chi fosse interessato a questi temi può consultare i siti:

https://falsimiti.italyforclimate.org/

https://grafici.altervista.org/produzione-lorda-di-energia-elettrica-per-fonte-nellunione-europea-e-nel-mondo/

https://valori.it/sussidi-fonti-fossili-governi/

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