Com’è giocare a WWE Raw dopo 20 anni?

WWE Raw è un videogame sul wrestling uscito nel lontano 2002. Ho deciso di giocarci vent’anni dopo ed è stata un’esperienza interessante…

Amo i videogame e il wrestling ma, per un motivo o per l’altro, non ho mai avuto tante occasioni di sperimentare qualcosa che unisse queste due passioni. Ad eccezione di WWE Raw, titolo di THQ che due decenni fa provai senza troppo entusiasmo e che recentemente ho deciso di riassaporare. Stiamo parlando di roba uscita quando dovevo ancora diplomarmi, avevo un walkman a cassette (!!!) e gli smartphone non esistevano.

Confrontare un prodotto di allora con uno di oggi sarebbe come paragonare l’essere umano ai trilobiti e quindi non lo farò. Quindi ciò che state per leggere non è una recensione vera e propria ma, piuttosto, un viaggio a metà tra il presente e il passato. Bando alle ciance…

WWE RAW: sensazioni, pregi e difetti di un videogame vecchio ma non del tutto rincoglionito.

Introduzione

Era il tempo in cui i software si installavano alternando cd 1 e cd 2 perchè i dvd non erano ancora in voga, figurarsi cose fantascientifiche come il digital download. Oggi il gioco in questione è sorpassato sotto tutti i punti di vista e fa parte dei cosidetti abandonware, vale a dire che è disponibile gratuitamente su un sito come questo. Si scarica, si unzippa e dopo qualche passaggio si procede all’installazione.

Pochi minuti e vi ritroverete catapultati in un mondo fatto di musiche tamarre e filmati introduttivi tranquillamente skippabili. Anche perchè quel che interessa è il menù iniziale, chiaro e spartano come si conviene a qualcosa di ere tecnologiche fa. Le possibilità di gioco non sono infinite ma possono andare se volete passare una mezz’oretta a tirare/prendere mazzate in singolo o coppia contro uno-due-tre avversari.

Che si tratti di un match semplice o valido per un titolo dovete scordarvi essenzialmente due cose: la telecronaca e le storyline. Niente commenti e niente sceneggiatura, quindi, solo voli dal paletto e, all’occorrenza, sediate in testa.

Roster

E’ il punto forte di WWE Raw, il cui titolo originale è… WWF Raw. Gli abissi della psiche umana che spingono a tradurre a minchia rimangono sempre affascinanti. Il roster, dicevo: pochissime donne (5, tra cui le storiche Lita e Trish Stratus) e un bel po’ di personaggi maschili di quegli anni. Quindi, se siete vecchi appassionati come me, vi farà piacere trovare gente del calibro di Stone Cold Steve Austin, The Rock, Triple H ma anche Hardy Boyz, Kane o i McMahon (padre, figlia e figlio).

Ci sarebbe anche Fred Durst dei Limp Bizkit ma ignoro il motivo, forse perchè ai tempi Undertaker aveva Rollin’ come theme song. Comunque menare un Funaki a caso canticchiando “rollinrollinrollin” può essere appagante.

Atmosfera

Nel wrestling è una delle componenti fondamentali e, purtroppo, questo gioco difetta in tal senso. Ottime le entrate degli atleti con musiche e luci ma il pubblico è, per così dire, morto. Non so se si tratti di un difetto o di una scelta scellerata dell’epoca, in ogni caso il sonoro è desolante: considerando la telecronaca assente e il vociare appena accennato dei fan, le uniche cose che sentirete bene saranno il rumore dei colpi e la “voce” fuori campo dell’arbitro.

Gameplay

Per essere un rudere videoludico questo giochino non è poi così male. Certo, ha i suoi difetti ma vent’anni fa c’era in giro taaaaanto di peggio, questo ve lo posso assicurare. Prima di tutto c’è una discreta interattività con l’ambiente: puoi spaccare bauli per raccoglierne (ed usarne) il contenuto, devastare il tavolo di commento, brandire una sedia per farti squalificare (se l’incontro non è hardcore) e con tanta fortuna il tuo personaggio è perfino in grado di spostare i gradoni. Davvero vi devo dire cosa farci?

Non male anche le dinamiche tra i (due o più) lottatori, dentro e fuori dal ring: ogni superstar ha a disposizione un sacco di colpi anche se non c’è distinzione tra mossa normale o finisher. Però puoi chiudere il povero Funaki in una figure 4 leglock e farlo cedere, ma solo dopo averlo riempito di botte chè altrimenti quello si libera e si vendica.

Il grosso difetto: un peso piuma può alzare sopra la testa un colosso e schiantarlo a terra senza alcuno sforzo.
Il grande pregio: puoi creare un’infinità di personaggi, ognuno col suo parco mosse, il suo look e la sua entrata. Per ogni lottatore potrebbero volerci ore, se vi fate prendere la mano…

In estrema sintersi: WWE Raw è un giochino divertente ancora oggi, ma rimane tale se preso alla leggera e per non più di 20-30 minuti. Poi l’età e i difetti iniziano a farsi sentire…

Cosa fanno oggi?

Concludo questo articoletto con alcune curiosità. Come detto il roster di WWE Raw è davvero ampio e molti dei lottatori presenti oggi non sono più in attività, hanno un ruolo dietro le quinte o fanno semplicemente altro. Ad eccezione di Edge, che nel 2002 aveva 28 anni mentre oggi è una leggenda che ci sa ancora fare (come scritto qui), e Rhyno (impiegato ad Impact). E che dire dei fratelli Hardy e di Big Show, Billy Gunn, Chris Jericho, Christian… tutti in AEW? Per alcuni il tempo trascorre più lentamente che per altri.

Il tempo, purtroppo, non scorre più per Eddie Guerrero e Chris Benoit: i due erano grandi amici dentro e fuori dal ring ed entrambi sono morti anni fa. Un arresto cardiaco si è portato via il signor Viva la raza! mentre Benoit… impazzì, letteralmente. Ancora oggi, se penso alla loro sorte, un velo di tristezza mi cala davanti agli occhi perchè erano davvero tra i migliori. Che riposino in pace!

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