I Love Radio Rock: un flop (per me) inspiegabile

Si balla, si ride ed è fantastico. Ecco tutto quello che c’è da sapere su I Love Radio Rock, un signor film. E un signor fiasco, almeno al botteghino.

Di non soli giocattoli e mal di schiena vive il sottoscritto. Tra le mie passioni infatti ci sono anche il cinema di tutti i tipi e la musica, tutta. E cosa succede quando la settima arte si concede l’onere e l’onore di parlare di radio pirata e di… rock? Ne esce un film che personalmente adoro con tutto me stesso, una pellicola leggera che fa ridere, ballare e che ha un paio di momenti davvero wow. Sto parlando di I Love Radio Rock e voglio sfruttare le pagine di questo mio modestissimo blog per rendergli omaggio, tra un ricordo e una curiosità.

Una piacevole sorpresa

E’ una sera del 2009 ed io e la mia ragazza (e attuale moglie) andiamo al cinema al buio, nel senso che non avevamo idea di cosa ci fosse in programmazione. Uno sguardo alla lista dei film e si opta per qualcosa che non era stato praticamente pubblicizzato e che, teoricamente, avrebbe potuto piacere ad entrambi. Quindi senza troppe romanticherie e senza ragni giganti, of course. Ebbene, all’uscita si era più che soddisfatti. Io poi sentivo di aver trovato una sorta di nuovo amico, uno di quei film che avrei potuto rivedere all’infinito senza annoiarmi mai.

Tutto merito della musica…

Un lungometraggio che parla di radio pirata e musica “scomoda” (erano gli anni Sessanta), deve ovviamente avere una colonna sonora di tutto rispetto. E il film diretto da Richard Curtis (il co-creatore di Mister Bean!!!) ha proprio il grande pregio di farti ascoltare brani bellissimi ed indimenticabili. Che la generazione successiva alla mia dovrebbe ascoltare almeno una volta, anche solo per capire come si siano evoluti nei decenni i gusti della gente, la società e il panorama musicale mondiale.

Perchè, diciamocelo francamente, tra un po’ di tempo molti non sapranno nemmeno chi siano stati gli Who o i Beach Boys. E ancor meno persone sapranno cosa stracazzo siano state le radio pirata. A meno che un nonno non dica ai nipoti “Guardate sto film o prendo il deambulatore e vi investo”. Fidatevi, tra 40 anni potrei fare una cosa del genere.

… e del cast ne vogliamo parlare?

Ho messo apposta la foto di questi due simpatici cazzoni che potreste tranquillamente non conoscere. Perchè prima di tutto ci tengo a dire che, nomi grossi a parte, in I Love Radio Rock c’è tanta gente che ha saputo fare bene il proprio mestiere. A cominciare dal carismatico e un filino bizzarro “capitano” Quentin, interpretato da un eccezionale Bill Nighy, attore dal curriculum di tutto rispetto. Un plauso poi per il giovane Carl, protagonista silenzioso e inizialmente delizioso pesce fuor d’acqua nel delirio che è quella radio a forma di barca.

Menzione speciale per lo stupido della compagnia, Kevin, e per lo sfigatissimo Simon (la foto di prima), per Felicity e per tutti gli altri. Davvero, non esagero se dico che la ciurma di Radio Rock la metto sullo stesso piano degli Avengers cinematogafici. Parlo ovviamente della parte recitata squisitamente comedy! Anche perchè che superpotere potrebbe mai avere uno come Angus, se non quello di farsi odiare e prendere per il culo da tutti?

E i pezzi grossi di cui sopra? Eccoli!

Le chiocce del protagonista

Il giovane Carl viene subito adottato da tutti i “pirati”, ma due persone gli fanno da mentori, se così si può dire. Uno è Il Conte, interpretato dal compianto Philip Seymour Hoffman e al quale si devono alcune perle di saggezza musicale (e non solo) che vi rimarranno ben stampate in testa. Una di queste recita “Sono i migliori giorni della nostra vita. È terribile come cosa, ma è così” e pensare che questo grande attore non c’è più mi lascia sempre un po’ di tristezza dentro.

L’altra simpatica canaglia è il “dottor” Dave, il quale non si fa problemi a soffiare la ragazza al suo protetto anche se in fin dei conti si rivelerà un ottimo amico. Ad interpretarlo Nick Frost: se non sapete cosa sia la Trilogia del Cornetto che lo vede coprotagonista non possiamo essere amici!

Una leggenda di nome Gavin

“Perché se spari muore qualcuno, se sganci una bomba muoiono in tanti, se picchi una donna muore l’amore, ma se dici un bel “Vaffa” non succede niente di male…”

Il jolly, quello che arriva, porta scompiglio e fa incazzare praticamente tutti. Un infame che dovrebbe essere buttato a mare, se non fosse così dannatamente bravo come deejay. Dietro quegli occhiali e quelle zozzerie sussurrate a tutta l’Inghilterra si cela uno che forse conoscete. Mai sentito il nome di Rhys Ifans? Beh potreste averlo visto all’opera in film come Notting Hill, Le riserve (altro capolavoro del quale un giorno potrei parlare), Piovuto dal cielo e addirittura The Amazing Spider-Man (avete presente Lizard?).

Una “nemesi” grottesca e spassosa

Ok, non è un film con eroi e superesseri, ma in I Love Radio Rock i protagonisti si devono guardare dalle trame di un nemico molto potente. E tremendamente divertente, oserei dire. Se il personaggio di Pirlott non ha bisogno di molte parole (che cognome, signori miei), occorre dire due cosette sul suo capo. Sir Alistair Dormandy è davvero cattivo e sa essere tanto bravo nel suo mestiere di ministro britannico quanto stupido come la merda nei panni del padre di famiglia. Chi lo interpreta? Un “certo” Kenneth Branagh, magari ne avete già sentito parlare. Francamente non riesco ad immaginare nessun attore che in questo film avrebbe potuto lavorare meglio di lui…

Il mistero

Tutta sta gente in gamba, una storia così divertente e una colonna sonora tanto pazzesca avranno consentito di guadagnare un sacco di soldi, vi direte. Manco per il cazzo. Leggo con sorpresa che il film è costato circa 30 milioni di dollari ed è riuscito ad incassarne giusto sei milioni in più. Poca roba considerando anche che, dopo il flop in terra inglese, negli USA hanno pensato bene di modificare la pellicola per renderla più appetibile. Scene tagliate senza pietà, trama distorta e materiale promozionale ad minchiam hoc… per raccattare quattro spiccioli? Bravi, bravi, bravi pirla.

E per finire…

Se volete il classico film che vi cambia la vita forse dovete cercare altrove. Ma è anche vero che I Love Radio Rock strappa più di un sorriso e mette in mostra tanti attori di talento. Senza contare la musica, vera protagonista di una pellicola che, lo ripeto ancora una volta, non mi stancherò mai di rivedere.

Lasciatemi infine concludere con un piccolo omaggio a Philip Seymour Hoffman, che nei panni del Conte mi ha deliziato con questa chicca:

“Gli anni passeranno e i politici non faranno mai un cazzo per rendere il mondo migliore, ma in tutto il mondo ragazzi e ragazze avranno sempre i loro sogni e tradurranno quei sogni in canzoni!”

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