A-Team, il mito tra curiosità e gadget

Il cast e il furgone, i vecchi ricordi e i nuovi motivi per spendere. Il mio omaggio ad A-Team, uno dei telefilm simbolo degli anni Ottanta.

«Dieci anni fa gli uomini di un commando specializzato operante in Vietnam vennero condannati ingiustamente da un tribunale militare. Evasi da un carcere di massima sicurezza si rifugiarono a Los Angeles, vivendo in clandestinità. Sono tuttora ricercati, ma se avete un problema che nessuno può risolvere – e se riuscite a trovarli – forse potrete ingaggiare il famoso A-Team.»

L’introduzione che ogni fan sa a memoria è un ottimo modo per iniziare, non vi pare? L’aver compiuto 40 anni non ha certo spento la mia voglia di ricordare i bei vecchi tempi andati. E parlando di anni Ottanta e televisione non posso non dedicare qualche riga ad un telefilm che è un vero e proprio mito. Mito che fece il suo esordio in Italia su Rete 4 il 25 febbraio 1984?! Proprio il giorno del mio compleanno, che gradevole coincidenza. A-Team è una serie americana nella quale spiccano essenzialmente tre fattori: le sparatorie, il cast e QUEL furgone nero con le strisce rosse.

Degli scontri a fuoco si potrebbero dire e scrivere un’infinità di cose, come ad esempio che in decine e decine di episodi non ci siano praticamente mai state vittime. I terribili 4 devono difendere l’attività XXX del signor Pinco Pallino? No problem! Mano ai mitragliatori e giù a sparare chili di piombo che, magicamente, distruggono auto e disintegrano cose ma, oh, sia mai che ci rimanga secco qualcuno.

E’ un tratto tipico delle meraviglie made in USA di quel periodo, dove a tanta azione corrispondeva una certa dose di violenza… alla Willy il Coyote. Ti può esplodere un’auto in faccia ma tu ti risolleverai, sempre, al massimo più rincoglionito di prima.

Il cast, cosa faceva ieri e cosa fa oggi

George Peppard

Interpreta Hannibal, il capo dotato di una mente brillante che non rinuncia mai al sigaro e che adora i travestimenti e i piani ben riusciti. Tra tutti è l’attore ad aver avuto la carriera più fortunata: ha interpretato il classicone Colazione da Tiffany e, tra le altre decine di pellicole, pure I magnifici sette nello spazio, rifacimento fantascientifico de I magnifici 7 che a sua volta è il remake de I 7 samurai. Sul set di A-Team Peppard fa sentire la propria notorietà, mette becco nelle scelte di produzione e cast e litiga con parecchia gente, Mr. T compreso. Muore l’8 maggio del 1994 di polmonite, insorta dopo le cure che seguiva per combattere il cancro ai polmoni che lo affliggeva da oltre un anno.

Dirk Benedict

Sberla, il trovatutto donnaiolo che sa sempre come cavarsela grazie al proprio fascino e ad una bella faccia tosta. Nel pilota della serie non è presente perchè inzialmente per interpretare Templeton Peck era stato scelto un altro (Tim Dunigan), troppo giovane per essere credibile. In ogni caso Benedict deve la propria fama proprio all’A-Team, suo secondo lavoro di un certo rilievo dopo la serie Galactica, titolo originale… Battlestar Galactica. L’attore è ufficialmente ancora in attività, compare in un cameo nel recente e dimenticabile film-remake e negli anni Settanta è sopravvissuto ad un cancro alla prostata.

Dwight Schultz

Murdock è il pilota del gruppo, a lui il compito di divertire il pubblico. Questo grazie ad una certa dose di follia che lo costringe spesso a soggiornare negli ospedali psichiatrici con la sorveglianza più ridicola che possiate immaginare. Come per Benedict, Schultz compare nel film del 2010 ed è famoso essenzialmente per la sua parte in A-Team, anche se ha preso parte a qualche episodio di Star Trek (Next Generation e Voyager). E’ ancora in attività, come doppiatore di film e serie animate.

Mr. T

Lui è P.E. (o B.A. in originale) Baracus, meccanico e braccio “violento” del gruppo che non si fa problemi a mollare cazzotti e lanciare come un sacco di patate l’avversario di turno. Ha un carattere in apparenza ruvido che ben si scontra con la pazzia di Murdock, per il quale nutre un sentimento di amore-odio davvero spassoso. Perchè lui e Peppard ad un certo punto faticavano a sopportarsi? Gelosia. Infatti, dopo aver interpretato Clubber Lang in Rocky III, Mr. T divenne una star globale proprio grazie ad A-Team e al suo look fatto di gioielli in oro (taaaaanti) e cresta alla mohicana. Una chicca per chi ama il wrestling come me: nel 1985 P.E. fa coppia con Hulk Hogan nella prima edizione di Wrestlemania, dove i due battono Rowdy Roddy Piper e Paul Orndorff.

E parlando di B.A. Baracus…

Lode a te, mitico furgone!

In A-Team per me ci sono 5 protagonisti, 4 attori umani e un furgone nero con le strisce rosse capace di seminare polizia, esercito e mariuoli vari. Questo grazie all’abilità di P.E. come pilota, ad un motore potente e a degli pneumatici indistruttibili, nonostante certe sgommate da paura. Da piccolo (ma anche ora) mi piaceva un sacco. E infatti ho qualche ricordo di me bimbo alle prese con un orrido giocattolone fac simile, tutto di plastica e che andava a pile… grosse quanto una lattina di Fanta.

Per chi è cresciuto ma non dimentica la simpatica cazzoneria di una serie a suo modo storica, online è possibile trovare alcune chicche…

La Playmobil recentemente sembra averci dato dentro con licenze e ammiccamenti a pezzi di storia televisiv-cinematografica (si può scrivere?). E infatti eccolo qua il mitico van, in tutto lo splendore dei suoi 69 pezzi. C’è tutto, o quasi, quello che piace della serie: i 4 personaggi (Murdock col calzino sulla mano è una chicca), il portellone laterale scorrevole, i sedili posteriori, la parete forata dove riporre alcuni attrezzi ed enne accessori. Tutto molto bello ma com’è che ci sono dei candelotti di dinamite e non i fucili mitragliatori? Hey scemo, li hai presi tu?

E per chi invece è più da modellini nel senso classico del termine? Direi che potrebbe valer la pena spendere qualche euro per questo gioiellino die cast: una riproduzione bella massiccia, col retro della confezione che per me è davvero bello. Occhio però che ha l’imperdonabile difetto di non avere il portellone laterale apribile, un vero delitto.

AHAHAHAHAHAH! NO! E per due semplici motivi: il primo, personale, è che odio con tutto me stesso i Funko Pop e il secondo è che… oooooooooooh, ma puoi spendere tutti sti soldi? Manco fosse il Murdock vero in scala 1:1.

Un discorso leggermente diverso si potrebbe fare per quanto riguarda l’abbigliamento a tema. Su Amazon mi pare non ci sia moltissimo, ma che ve ne pare di questa t-shirt?

E concludiamo tornando all’origine di tutto e cioè il telefilm. Più o meno ciclicamente viene riproposto da qualche emittente, ma vuoi mettere il godimento di avere tutti gli episodi di tutte le stagioni racchiusi in un comodo e stiloso cofanetto dvd? Eccolo! Occhio che al momento la disponibilità è limitata.

Shut up, fool! E alla prossima…

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