I supereroi di una vita passata a leggere fumetti

La morte di Stan Lee mi ha fatto riflettere a lungo sui fumetti e ho pensato che non sarebbe stato male stilare una classifica dei miei supereroi preferiti.

La recente scomparsa di Stan Lee è stata più che una brutta notizia, è stato come perdere una sorta di parente acquisito. Acquisito in tanti anni di letture accanite di fumetti sui supereroi, mia grande passione. E una buona percentuale di albi divorati dall’infanzia ad oggi porta proprio la firma del Sorridente.

Così, tra un ricordo sbiadito dal tempo e l’altro, ho deciso che era il caso di buttar giù qualche riga sui “tizi in calzamaglia” che mi hanno accompagnato nel corso degli anni. Parlerò sì spesso delle creazioni del signor Lee, ma ci sarà anche spazio per la Distinta Concorrenza, if you know what I mean. Ed occhio alle sorprese, ovviamente.

Piccola premessa, perchè non seguo più i comics? Ero sinceramente stufo di reboot, riscritture dei personaggi e resurrezioni varie. Un tratto che accomuna i personaggi di molte, troppe testate a fumetti. Quindi ho smesso di comprare SpiderMan & C. non perchè sia diventato grande: la storia che i fumetti sono da bambini è talmente stupida e ignorante che non voglio sprecare troppe parole a riguardo.

Tenetevi pronti perchè potreste imparare qualcosa e trovare qualche spunto per della sana e spensierata lettura. In ogni caso, divertitevi. Parecchio.

Iniziamo con i supereroi di casa Marvel

I miei supereroi preferiti: l'Uomo Ragno (Spider-Man)

L’Uomo Ragno (Spider-Man) è stato il primo supereroe che ho seguito con una certa costanza. Un costume fighissimo, i lanciaragnatele, poteri niente male e… tanta sfiga. Ecco il segreto del successo di Peter Parker: poteva aspirare ad una vita “facile” ma, un po’ per il fato e un po’ per jella, si ritrovava sempre a dover sbarcare il lunario. Senza poi contare chi voleva fargli la pelle. Si parla di gentaglia come Goblin, Kraven, il dottor Octopus e Venom. Mica Gargamella o Willy il coyote.

I miei supereroi preferiti: Wolverine

Wolverine è il migliore in ciò che fa ma quel che fa non è piacevole. Ovviamente il mutante artigliato non ama disegnare le Winx: semplicemente il buon Logan ti affetta se gli fai girare le palle! E nel mentre è capace di fumarti un sigaro in piena faccia.

Perchè tempo fa m’innamorai di questo “nano” canadese dai sensi ipersviluppati e lo scheletro in adamantio? Con lui nei paraggi la morte era possibile, sempre, quindi le storie erano un poco più adulte. Altro che l’Uomo Ragno che al massimo ti rifilava un cazzotto e una battutina.

I miei supereroi preferiti: Gambit

Faccia da schiaffi, destrezza degna di Lupin e quella simpatica caratteristica che può lanciarti le cose facendotele esplodere addosso: signore e signori, ecco a voi monsieur Gambit! Non credo ci sia bisogno d’aggiungere altro. A parte il fatto che non puoi non impazzire per un X-Man, ladro, simpatico ed irritante in grado di mandare gambe all’aria il nemico sputandogli addosso un chewing gum.

I miei supereroi preferiti: Iron Man

Quand’ero piccolo per me esistevano solo Topolino e l’Uomo Ragno. Poi, durante una gita scolastica, un mio compagno di classe mi fece leggere un numero di Iron Man. Da lì capii che i fumetti non sono solo insopportabili roditori targati Disney o Peter Parker sfigati che si arrampicano sui muri.

Nel mondo dei comics ci sono anche miliardari che vanno in giro a menare i cattivi indossando un’armatura da combattimento altamente tecnologica. Sempre che suddetti miliardari non stiano cercando di buttare la propria vita nel cesso sfondandosi di alcool.

I miei supereroi preferiti: Deadpool e il Punitore

Deadpool e il Punitore non sono i classici supereroi, le loro storie sono intrise di violenza ma non voglio metterli in un pezzo sui supercriminali che potrei scrivere a breve.

Il logorroico mercenario di rosso vestito merita di stare in questo articolo essenzialmente perchè è così folle che sa di essere in un fumetto. E poi Wade Wilson ha la dote innata di far scompisciare dal ridere ogni volta che apre bocca. Cose che rendono le sue storie tanto allucinanti quanto spassose.

Frank Castle, invece, è sui generis visto che spara per uccidere, fa esplodere persone (come Deadpool) e non si fa problemi a smembrare o torturare. Non è un santarellino, quindi, ma rispetta un suo codice morale ed indirizza le sue letali attenzioni (quasi) esclusivamente verso mafiosi, rapinatori, killer e altri malviventi più o meno comuni.

E dei supereroi targati DC ne vogliamo parlare?

I miei supereroi preferiti: Batman

Per quanto mi riguarda, della Distinta Concorrenza Batman è il primo per più di un motivo: ordine alfabetico (ah-ah-ah), “incontro” (avvenuto al cinema, c’era il film di Tim Burton), attrattiva. Attrattiva perchè quel costume e quei gadget trsformavano un uomo quasi comune come il ricchissimo Bruce Wayne in un flagello per tutti i criminali di Gotham.

Siamo nel 2018 e ho realizzato una cosa gravissima: ho visto film, cartoni animati e cortometraggi su YouTube, ho letto qualche team-up ma non ho MAI letto una storia con protagonista il Cavaliere Oscuro! Mi cospargo il capo di cenere e prometto solennemente di colmare questa lacuna il prima possibile.

I miei supereroi preferiti: Rorschach

Capolavoro, pietra miliare del fumetto, opera d’arte: Watchmen può essere definito in molti modi ma è fuor di dubbio che si tratti di qualcosa che BISOGNA leggere. In un mondo complesso e non privo di difetti come quello descritto da Alan Moore, Rorschach è quel non-così-super-eroe che più mi ha colpito. Maschera più che geniale, linguaggio essenziale, carattere freddo e metodico, temperamento decisamente violento, sociopatico… un vero zuccherino, insomma!

Leggendo questo pezzo immagino si sia capito che ho un debole per quelle figure diciamo borderline, cattive sì ma non così tanto da essere etichettate come semplici criminali.

Concludiamo quindi in bellezza con una sorpresa tricolore…

Ebbene sì, esistono supereroi italiani ma questo per me li batte tutti!

I miei supereroi preferiti: John Doe

Mi rendo conto che definire eroe uno come John Doe possa risultare eccessivo. Stiamo pur sempre parlando di un’anomalia vivente che prima lavora per la Morte, poi la seduce e la beffa ripetutamente. Poi la combatte, prende il suo posto come fine di tutte le cose, ci fa un figlio e via dicendo. Stiamo pur sempre parlando di un’adorabile (?!?!) faccia da schiaffi che durante le sue avventure ha avuto a che fare con i Cavalieri dell’Apocalisse, Babbo Natale (molto più agguerrito di quel che si possa pensare) e… Dio. Sì, avete letto bene, DIO!

Ringrazierò per sempre mia moglie che, in un impeto di sana follia, decise di comprarmi un numero totalmente a caso dell’opera ideata da Roberto Recchioni e Lorenzo Bartoli. Dando il via ad una vera e propria passione e facendomi, di fatto, uno dei regali più riusciti di sempre!

A proposito di donne, il fatto che tra queste righe non si sia parlato di supereroine non è casuale! In un futuro assai prossimo conto di parlare anche delle super quote rosa del mondo dei fumetti.

Alla prossima!

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