8 film per chi ama i J-Horror (e non solo)

Da Battle Royale a Wild Zero, passando per Ju-on. Scopriamo alcune pellicole che il fan del cinema J-Horror apprezzerà senz’altro.

Siete mai stati ad un all you can eat? Un piatto tira l’altro, finchè non ne puoi letteralmente più. Ecco, per me è la stessa cosa con il cinema e in particolare con i film dell’orrore. Considerate che ho una figlia di 7 anni e che sono praticamente a dieta, cinematograficamente parlando, e capirete il perchè di questa fame orrorifica perenne.

Finito il preambolo direi di passare al nocciolo della questione. Avete gradito la prima portata dedicata agli horror giapponesi? Ottimo, il secondo piatto non sarà da meno! Tenetevi quindi pronti per una bella scorpacciata, a base di morti violente ed individui mentalmente disturbati… sì, insomma… tanti J-Horror tutti per voi.

Proseguendo con la lettura noterete alcune indicazioni riguardanti le varie pellicole. Avete il coraggio di guardarne una (o più) in giapponese? Io dico di sì, così magari raggranello qualche spicciolo in commissioni Amazon… chè in questo periodo di vacche magrissime, lavorativamente parlando, non sarebbe male. Almeno per il morale.

Buon appetit… no, buona visione!

Wild Zero (LINK Amazon al dvd in lingua originale)

Lo slogan di questa perla? Trash and chaossss! Ora, io non sono certo un genio però immagino possa dare un suggerimento neanche troppo velato di cosa ci si debba aspettare.

Girato nel 2000, il film è interpretato dalla band giapponese Guitar Wolf. Che in caso di bisogno può essere “evocata” dal protagonista tramite un fischietto. Perchè ovviamente la città dove si svolge il tutto viene invasa dagli alieni che usano degli zombie per attaccare l’essere umano. Me cojoni.

Tag (tit. orig. Riaru onigokko – LINK Amazon al dvd in lingua originale)

Remake del film omonimo (in Giappone) del 2008, è una pellicola che inizia con un autobus colmo di allegre studentesse. Il veicolo ad un certo punto viene tagliato in due da una forza invisibile e l’unica a salvarsi è Mitsuko. La quale si dà alla fuga solo per ritrovarsi a scuola, dove le sue compagne (quelle morte nello strano incidente) si comportano come se nulla fosse successo. Per la protagonista è l’inizio di un viaggio fatto di incubi ad occhi aperti, morti violente e dimensioni parallele.

Strange Circus (tit. orig. Kimyō na sākasu – Se lo trovate da qualche parte a prezzi sani fatemelo sapere)

Altro giro altro progetto che vede alla regia il buon Sion Sono, lo stesso del film precedente e di Suicide Club del quale vi ho parlato nell’articolo precedente. In questo caso abbiamo a che fare con una storia dentro alla storia, almeno all’inizio, che descrive una situazione famigliare raccapricciante.

Situazione chè è “solo” l’incipit del romanzo della vera protagonista, Taeko, la quale finge di essere costretta sulla sedia a rotelle e ha pure un carattere difficile. Senza poi contare il fatto che parla, letteralmente, con la custodia di un violino…

Miss Zombie (LINK Amazon al film in lingua originale)

La perfetta dimostrazione di come i J-Horror sappiano offrire qualcosa di diverso rispetto alla concorrenza a stelle e strisce. Cosa significa essere umani? Una domanda solo in apparenza semplice e che rappresenta la base di questo film, a basso budget ma decisamente interessante.

La trama in sè, poi, è davvero curiosa e vede la famiglia Teramoto ricevere un grosso pacco al cui interno c’è una ragazza zombie. Una nota informa delle abitudini della non-morta, che i protagonisti decidono di tenere come cameriera. E se il mostro non fosse lei bensì i suoi stessi “datori di lavoro”?

Ju-on (LINK Amazon al dvd)

Il titolo originale è quasi uguale (Juon tutto attaccato) e potremmo serenamente tradurlo in Rancore. Il film parte con un crimine atroce ad opera di Takeo Saeki che, accecato dalla gelosia, uccide moglie e figlio. L’insegnante del bimbo si metterà alla ricerca del ragazzino e, una volta capitato sul luogo del delitto, cadrà vittima della maledizione che grava sulla casa.

In patria la pellicola ottenne un grande successo, al punto da far nascere 3 sequel (Ju-on 2, Ju-on: Shiroi rōjo e Ju-on: Kuroi shōjo) e un remake americano intitolato The Grudge. Che ha a sua volta altri due seguiti, che potete trovare qui e qui.

Evil Dead Trap (tit. orig. Shiryô no wana – LINK Amazon al dvd in francese con i due film)

Se ti ispiri a Sam Raimi, Lucio Fulci, Dario Argento e David Cronenberg allora vuol dire che tu regista non vuoi certo realizzare una commedia per tutta la famiglia.

E infatti siete al cospetto di uno slasher con protagonista una conduttrice di uno show dedicato ai filmati amatoriali. Un giorno in redazione arriva quello che parrebbe essere uno snuff movie e la presentatrice  decide di recarsi con una troupe sul luogo del filmato, ignorando che l’assassino è ancora lì.

Dark Water (tit. orig. Honogurai mizu no soko kara – LINK Amazon al dvd)

Film ispirato al racconto omonimo di Kōji Suzuki, per intenderci colui che diede vita ai vari Ringu che fecero poi nascere i film omonimi e relativi remake.

Personaggio principale di questa pellicola del 2002 una donna che in passato ha avuto qualche problema psichico e che oggi cerca una nuova dimora per sè e la figlioletta. La scelta ricade su una casa che sfortunatamente farà da location per un incubo ad occhi aperti, incominciato con uno zaineto rosso e che proseguirà con apparizioni sempre più inquietanti

Battle Royale (tit. orig. Batoru Rowaiaru – LINK Amazon al dvd)

La ciliegina su questa golosissima torta dedicata ai J-Horror è rappresentata da una pellicola così famosa che potreste aver già sentito nominare. Io stesso, pur essendo un neofita per quanto riguarda il cinema giapponese, sapevo dell’esistenza di questa perla. Merito forse del manga omonimo (ne ho parlato qui)? Può darsi, ho una certà età e i ricordi sono un po’ offuscati.

Comunque…

Il film ha come protagonisti dei liceali, costretti dal governo a partecipare ad un gioco a dir poco sadico. Praticamente se vogliono far ritorno a casa i ragazzi hanno tre giorni di tempo per uccidersi a vicenda. Lo sentite anche voi quel profumino che sa di Hunger Games? Ebbene, sappiate che l’autrice di quei libri si è ispirata al romanzo che diede vita proprio a questo lungometraggio.

E con questa curiosità ho terminato, alla prossima!

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