Costumi di Spider-Man, i migliori e i peggiori

Brutti come la fame, alternativi o tamarri al punto giusto. Da Ben Reilly all’Uomo Sacchetto, ecco alcuni tra i più “memorabili” costumi di Spider-Man.

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare dell’Uomo Ragno, noto ormai ai più col suo nome “originale” di Spider-Man. Nessuno? Bene. Ora alzi la mano chi non ha mai letto un suo fumetto. Nessuno? Non ci credo, so che per qualcuno esistono solamente i film e il MCU e quindi rimediate prendendo un albo andando, con tutto il rispetto, a cagare. Ottimo, adesso che ne dite di testare le vostre conoscenze? 

Tutti noi sappiamo cos’abbia spinto il buon Peter Parker a diventare un supereroe e tutti noi abbiamo ben stampata nella mente quella sua uniforme rossa e blu con le ragnatele. Adesso però viene il bello perchè… come dire… voglio scremare il gruppo. In che modo? E’ presto detto, andando…

Alla scoperta dei più pittoreschi, colorati e non necessariamente belli costumi di Spider-Man.

Un debutto in grande stile, si fa per dire

Lo zio Ben era ancora vivo e Peter aveva appena scoperto di essere diventato un ragno umano dotato di grande forza e agilità. Pensò dunque di fare i soldi facili col wrestling e si presentò al pubblico così: maglia a maniche lunghe, pantaloni, scarpe e il volto coperto da… boh… una rete per la frutta? In ogni caso questo look era tutt’altro che indimenticabile e sappiamo tutti che non durò, praticamente fu una cosa da una notte e via. Certo che ne è passato di tempo da quel Amazing Fantasy 15, eh?

Il bombastico Uomo Sacchetto

Una sorta di identità alternativa, adottata quando il pavido Parker era momentaneamente sprovvisto della sua uniforme da lavoro. Bag-Man praticamente fu un’invenzione di Johnny Storm, la Torcia Umana dei Fantastici 4, che decise di farsi beffe dell’amico. Come? Regalandogli un costume esilarante, con tanto di scritta “prendetemi a calci” appiccicata sulla schiena. Il tutto avvenne dopo che l’arrampicamuri perse il suo costume nero, per intenderci quello “infestato” dal simbionte alieno.

A tal proposito…

Nero e portatore di guai

Le prime Guerre Segrete videro eroi e supercriminali della Marvel fronteggiarsi su un pianeta alieno creato dall’Arcano. Durante questo ciclo narrativo l’Uomo Ragno rimase letteralmente in mutande ma trovò un macchinario che gli fornì una nuova e fighissima uniforme nera e bianca. Tutto meraviglioso, vero? Peccato per quella cosa dell’alieno parassita che cercò di prendere il controllo sull’essere vivente che lo indossava. Sì, insomma, nel giro di pochi numeri avremmo assistito alla nascita di Venom e il resto è storia.

Breve ma intensohohahahahah

La Spider Armor (qui la versione Marvel Legends) fu annunciata in grande stile. Venne pompata al punto da apparire sulla copertina di Web of Spider-Man 100, con tanto di particolare cover metallizzata. Il tutto si rivelò come il più classico degli effetti boomerang: l’armatura durò lo spazio di poche pagine e scatenò gli sfottò dei fan che non avevano apprezzato la novità. Non è decisamente tra i costumi di Spider-Man più amati, questo è sicuro.

Non quello della WWE, l’altro

C’è stato un tempo in cui compravo ogni fumetto dell’Uomo Ragno che mi capitasse tra le mani. C’è stato un tempo in cui Peter Parker dovette affrontare una vera e propria crisi d’identità, impersonando non uno ma ben 4 supereroi differenti. Uno di questi si chiamava Ricochet, un quasi criminale estremamente agile dotato di pratici dischetti da lanciare per mandare ko il nemico. La cosa che ai tempi mi colpì di più fu ovviamente il look, con quel giubbotto da Fonzie che era poco pratico e tanto tamarro.

Io fono l’ofcuritààà

Parlando di identità alternative assunte dal nostro amichevole arrampicamuri di quartiere, come non citare Dusk? Due, essenzialmente, le cose utili di questo costume: consentiva a Peter di essere pressochè invisibile nell’ombra e, soprattutto, planava talmente bene che pareva volasse. Una volta risolti certi problemi, Parker tornò al suo costume da ragno ma Dusk, insieme a Ricochet e agli altri due alter ego (Prodigy e Hornet), non sparì dalla circolazione: le identità infatti furono adottate da altri 4 ragazzi desiderosi di fare i supereroi.

Giallo, rosso e non è della Roma

Tra i mille costumi di Spider-Man che un lettore può avere incontrato nel corso dei decenni non si può non citare quello che Peter indossò durante Civil War. Per essere il più preciso possibile quella nella foto è un’armatura, progettata da Tony Stark e dotata di tutta una serie di meraviglie tecnologiche, tentacoli compresi.

Ho smesso di seguire le testate Marvel ormai da anni e, cercando di informarmi sul tessiragnatele, ho scoperto che l’identità di Iron Spider (và che bella) è stata adottata anche da altri personaggi più o meno noti. Personaggi come… Mary Jane Watson? Mah, meh.

Per la mia stessa sanità mentale scelgo di non saperne di più e di passare ad altro…

L’Uomo Ragno più potente di sempre

Anche il supereroe più sfigato di sempre ogni tanto ha una bella botta di culo. Capita così che Peter Parker, dopo un incidente in un laboratorio, riceva in dono il cosiddetto Uni-Power: nuovi poteri di natura cosmica rendono Spider-Man un essere estremamente cazzuto, tra i più potenti di tutta la Marvel. Una bella fortuna che ovviamente non dura in eterno, ovviamente. Comunque quello di Capitan Universo sarà l’alter ego di altri volti noti come Hulk, Dottor Strange, Eddie Brock e Deadpool.

Lode a te, Ben Reilly

La famigerata saga del clone degli anni Novanta portò in dono a tutti i fan un nuovo tessiragnatele. Siccome pareva brutto gestire e mostrare due Spider-Man vestiti uguali, decisero che il “fratellino” di Peter Parker avrebbe adottato un look tutto suo. Ecco quindi nascere il Ragno Rosso (Scarlet Spider): quella felpa era talmente tamarra che non potei fare a meno di innamorarmene alla follia. Ancora oggi non capisco come tanti fan potessero spernacchiare uno dei costumi di Spider-Man più belli che io riesca a ricordare ma, oh, de gustibus…

L’Uomo Ragno negli anni Trenta

Non so se sia corretto definire Spider-Man Noir come una sorta di what if però sono certo di una cosa: storie e costume sono così diversi dal solito che mi colpirono, in positivo. Atmosfere cupe, indagini e crimini, ambientazione retrò e Peter Parker che ammazza i criminali a colpi di pistola? Wow.

Oddio, cos’è?!

Parlando di fumetti Marvel, sapete dell’esistenza del cosiddetto Multiverso, vero? Ecco, l’Uomo Ragno di Terra 2818 è del tutto identico all’originale, a parte il fatto di quei potenziamenti cibernetici e quel cannone sonico al posto del braccio destro. Non so voi ma per me questa versione dell’Arrampicamuri è davvero brutta e sono ben felice di esserne venuto a conoscenza solo ora.

Ommiodddio, che raffinatezza

Ci troviamo nell’Inghilterra elisabettiana e quello che vedete in alto è l’Uomo Ragno di quei tempi immaginato da Neil Gaiman. Il suo nome è Peter Parquagh (???), non ha alcun superpotere (???) e potete ammirarlo in azione tra le pagine dei fumetti intitolati Spider-Man 1602 e Marvel 1602: New World. Sì, quel collare fa tanto Shakespeare ma, a dispetto di un look ovviamente moooolto vintage, questa versione mi ha davvero incuriosito e prima o poi troverò il modo di leggerla.

Ommioddio, che bellezzahahahahah

Ladies and gentlemen, permettetemi di presentarvi il fighissimo (ma quando mai) Spider-Man 2211. Uomo Ragno del futuro? Sì, però… dai… non potevano inventarsi una mise migliore per un personaggio che non apparisse come una creatura degna al massimo di un b-movie?

Per concludere due costumi rimasti nel cuore dei fan più o meno “vecchi”…

Ciao, sono Miles Morales…

… e sono il vostro amichevole tessiragnatele afroamericano di quartiere che indossa un costumino davvero niente male. L’esordio dello Spider-Man dell’universo Ultimate risale al 2011 e il sottoscritto aveva già detto basta con le testate regolari di qualsivoglia genere e casa editrice. Però ricordo bene quanto fece parlare di sè il fatto di avere un Arrampicamuri di colore (e ispanico) protagonista di una testata tutta sua.

La Marvel optò per qualcosa di inclusivo (si può dire?) e la scelta pagò, alla grande, dando vita ad una serie di prodotti con Miles protagonista. Prodotti come videogame, cartoni animati e soprattutto un film di animazione (Un nuovo universo) capace di aggiudicarsi un premio Oscar nel 2019.

Il meglio alla fine

Tra tutti i costumi di Spider-Man visti oggi questo è quello che potrei definire come “bello bello in modo assurdo”. Guardatelo bene: vi sembra un concept nato più di 20 anni fa? Me lo ricordo l’Uomo Ragno del 2099 e anche se non lo “vedo in azione” da un po’ devo dire che è invecchiato dannatamente bene.

E anche per oggi ho terminato.

Se l’esperimento vi è piaciuto e/o avete suggerimenti fatemelo sapere su Facebook, oppure su Twitter o magari anche Instagram. Prometto che rispondo a tutti…

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