Sport strani, la top 14 tra follia e folclore

C’è chi salta i cammelli e chi rincorre i formaggi. Dallo Yemen all’Inghilterra, un giro per il mondo alla scoperta degli sport strani.

Lo sport fa bene alla salute, tranne quando quello che abita di sopra salta la corda ad orari improbabili. In quel caso io prima ho un travaso di bile e poi qualcun altro rischia di far indigestione della suddetta corda. A parte questo, vi piace correre? Benissimo! Adorate il giuoco del calcio in ogni sua forma, meglio se lo praticate direttamente? Ottimo. Avete sempre sognato di emulare Federer e vi sforzate quanto meno di avere un rovescio decente? Avete la mia stima.

Tutto sto preambolo per…? Niente, allungare il brodo in vista dell’argomento di oggi. Che sarebbe poi quello di prendere coscienza del fatto che oltre a basket, pallone ecc. c’è tutto un sottobosco fatto di pratiche sportive a dir poco bizzarre. Attività che prevedono la corsa a perdifiato dietro ad una forma di toma oppure che implichino il superamento, in lungo e in alto, di certi animali del deserto.

Insomma…

Dal salto del cammello all’inseguimento dei formaggi, ecco gli sport strani che rendono più ricco questo nostro pazzo mondo.

Fast and furious, solo formaggi originali

Perchè correre su una pista bella comoda quando puoi farlo a rotta di collo, giù per un prato in forte pendenza, all’inseguimento di una forma di formaggio? Che sarà poi il premio che spetta al vincitore, ovviamente. Il suo nome è cheeserolling ed è una disciplina di origini gallesi, anche se c’è chi crede risalga addirittura al tempo dei Romani. La sola idea strappa un sorriso, poi provi ad immedesimarti in uno dei concorrenti e, chissà perchè, ti tornano in mente quelli di Jackass. Sport estremo? Sì, possiamo chiamarlo anche così, dai.

Alla scoperta dell’eukonkanto

Il che? Chiamarlo trasporto della moglie sarebbe stato troppo semplice, comunque è uno sport misto che ha pure un campionato mondiale. Il quale si svolge ogni anno in Finlandia, terra d’origine di una competizione assai simile ad una corsa ad ostacoli… dove il partecipante deve portarsi in spalla la consorte. Ma il premio finale, signori miei, merita tanta fatica: si vince l’equivalente in birra del peso della propria dolce metà! Pronti a gareggiare al solo scopo di prendervi una sbronza memorabile?

Che bello il bōtaoshi

Parlando di sport strani non poteva non esserci qualcosa di tipicamente giapponese. Trattasi di un gioco a squadre, il cui scopo è quello di far cadere il palo avversario: attaccanti contro difensori, 150 contro 150 in un delirio di gente, forza fisica e capacità tattiche. Senza contare i caschi di protezione, i piedi nudi e, ovviamente, gli infortuni.

Il salto del cammello

Sport o tradizione? Forse entrambe le cose, comunque ha origine in Yemen ed è una displina antichissima, riservata unicamente ai membri della tribù Zaranig. Vince chi salta il maggior numero di bestie, senza toccarne alcuna parte e… sì, c’è chi si allena tutto l’anno per partecipare.

Toe wrestling

Come il braccio di ferro ma coi piedi. Bella cagata, eh? Non mi stupisce che sia nata in Inghilterra, in un pub durante una serata (alcolica) tra amici. Un po’ più assurdo che dal 1994 esista un campionato mondiale di sta roba, con tanto di federazione nota come WTWF, abbreviazione di World Toe Wrestling Federation. A naso, anzi, così su due piedi direi che potrebbe piacere a Quentin Tarantino…

Chess boxing perchè sì

Mò ti tiro un pugno in faccia, dopo voglio proprio vedere come cazzo fai ad arroccare! La disciplina degli scacchi richiede un gran sfoggio di neuroni e trovo geniale che si sia deciso di fonderla con uno sport dove i colpi alla testa si sprecano. Un applauso, convinto ma neanche troppo, all’artista olandese Iepe Rubingh, inventore di codesta boiata galattica. Boiata che ha classi di peso, regolamenti e addirittura campionati europei e mondiali. E il premio maperchè riservato agli sport strani va a… questa roba, decisamente.

Hockey subacqueo

E’ una variante inglese e decisamente umida dello sport omonimo e SI GIOCA IN APNEA. Nel senso che il dischetto è sul fondo della piscina e devi trattenere il fiato per immergerti e poterlo colpire nel tentativo di segnare un punto. Ovvio che sia consentito riemergere per respirare, un po’ meno scontato che in Italia sta follia si sia diffusa a partire dal 1998 e che la Nazionale (maschile, femminile e giovanile) abbia perfino partecipato a dei Mondiali.

Man versus Horse

L’Uomo contro l’animale, il corridore contro il cavallo da corsa. Una sfida campestre originaria del Galles e lunga 22 miglia, che si conclude quasi sempre come ci si dovrebbe aspettare. Quasi, perchè dal 1980 ad oggi per ben tre volte a prevalere è stato l’essere umano. Assurdo, vero?

Shin kicking? Fuck yeah!

I sudditi di Sua Maestà la regina il re sono maestri nell’inventarsi le discipline più assurde. Come definire altrimenti uno sport che, essenzialmente, prevede di colpire a calci gli stinchi dell’avversario? Perde chi finisce a terra, ovviamente. Ho in mente un paio di calciatori, del passato ma non solo, che non avrebbero problemi a gareggiare e vincere. Chi ha detto Cantona e chi Roy Keane? E chi il portoghese Pepe? Come? Materazzi e Pasquale Bruno? Aggiudicati, però li chiamate voi.

Buzkashi, come al cinema

Tradotto più o meno letteralmente suona come “trascinare la capra” e in effetti è proprio questa roba qua. Viene dall’Afghanistan, si fa a cavallo e per vincere basta trasportare la carcassa dell’animale oltre un certo punto. Per caso vi si è accesa una lampadina? Non siete pazzi, questo sport effettivamente un po’ crudo fa bella mostra di sè niente meno che in… Rambo III.

Come Harry Potter? Più o meno…

Solo che qui le scope non volano. Stanno giusto in mezzo alle… gambe degli atleti in campo. Senza magia nell’aria devo ammettere che l’idea in sè di quidditch fa un po’ ridere, però è uno degli sport strani che più si stanno espandendo. Con tanto di campionati e coppe, sia nazionali che mondiali. Alla faccia vostra, babbani miscredenti!

Lo sport strano preferito da Tony Stark

La devo proprio spiegare la battuta? Ok, in inglese “stirare” si traduce in “iron” e come si chiama l’alter ego del miliardario baffuto ed alcolizzato della Marvel? Ecco. Boiate a parte, l’extreme ironing è una di quelle discipline che riescono ad unire sapientemente l’amore per il brivido con… la soddisfazione di avere una camicia ben stirata. Avevo detto basta boiate, avete ragione. Però, dai, come fai a prendere seriamente sta roba? Che ovviamente è nata in Inghilterra e ha pure un campionato mondiale.

Bog snorkeling

Amate immergervi in acque tropicali cristalline per avvistare e magari fotografare qualche pesce esotico? Bene, questa… cosa… non c’entra una fava! Le uniche cose in comune con lo snorkeling classico sono le maschere e le pinne perchè per il resto, signori miei, qui bisogna semplicemente nuotare in una fottutissima palude. Indovinate un po’ com’è nato sto sport… esatto, durante una conversazione (alcolica) avvenuta in un bar del Galles. Era il 1985 e da allora, ogni anno, ci sono i campionati mondiali.

Che figo il bossaball!

E’ uno sport nato ufficialmente in Spagna ma dalle origini brasiliane (bossa in portoghese significa stile) ed è una spettacolare via di mezzo tra pallavolo e calcio. Si gioca in oltre 20 Paesi, a tempo di musica e su un campo gonfiabile che all’interno ha dei tappeti elastici. Peccato non aver più l’età e la condizione fisica per praticare cotanta bellezza…

E per oggi è tutto, alla prossima!

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