Horror spagnoli: Rec e altre chicche

Zombie, oscure presenze e personaggi inquietanti. Per una serata da brividi, ecco a voi alcuni dei migliori horror spagnoli.

Quando si parla di cinema dell’orrore l’argomento è talmente vasto che potrei andare avanti per ore. O pagine, a seconda dell’ambiente in cui mi trovo. Nel passato più o meno recente mi sono occupato di horror in maschera e di pellicole spaventose provenienti da Francia e Corea e mi sa che ho propria voglia di proseguire.

Oggi il discorso continua ad essere geografico e fa tappa nella patria della sangria e della paella. Eh, sì. Il Paese di Barça e Real Madrid regala spesso ai cinefili succosi e particolari film di paura. E non fanno proprio cagare, eh. Ne ho visti alcuni e devo dire che raramente mi hanno deluso…

Da Rec a Hypnos, ecco gli horror spagnoli ai quali dovreste dare una chance.

Rec – La paura in diretta (LINK al film su Prime Video)

Girata con lo stile del falso documentario, la pellicola ci mostra quello che all’inizio sembra un normale turno notturno di una caserma dei vigili del fuoco. Ma è solo la quiete prima di una tempesta fatta di urla disumane, sangue e morti viventi dai quali è impossibile fuggire.

Un piccolo capolavoro diretto da Jaume Balagueró e Paco Plaza, nomi che potreste incontrare spesso in questo e nel (SPOILER) prossimo articolo. Avete paura del buio? Siete un pochino claustrofobici? I 75 minuti di questo gioiello vi sembreranno eterni!

Rec 3 – La genesi (LINK Amazon al Blu-ray)

Il giorno delle nozze tra Clara e Diego è un inno alla perfezione: la cerimonia in chiesa è emozionante e il ricevimento è un divertente mix di brindisi, balli e parenti pittoreschi. Tutto sembra filare liscio fino a quando lo zio dello sposo impazzisce e morde un invitato. E’ l’inizio di un incubo, con protagonisti morti viventi affamati di carne umana. Ce la faranno i novelli sposi a portare a casa la pelle?

Ma come, vi starete chiedendo, non parli del secondo capitolo? Sì, perchè per me questo è un film decisamente migliore. Diretto dal solo Paco Plaza, parte come un falso documentario ma diventa più “classico” (come stile di riprese) non appena le cose… come dire… vanno a puttane. Il ritmo è frenetico e giustamente non mancano le scene splatter, ma quello che più rimane stampato nella mente è il finale, amarissimo.

28 settimane dopo (LINK al film, in vendita o a noleggio, su Prime Video)

Una produzione anglo-spagnola ma il regista, Fresnadillo, è iberico e quindi mi è sembrato appropriato mettere nel calderone questa pellicola con Robert Carlyle.

Sequel del meraviglioso 28 giorni dopo di Danny Boyle, il film ci mostra una Gran Bretagna sì devastata dalla pandemia zombie ma comunque avviata verso una lenta ripresa. I protagonisti fanno tutti parte del medesimo nucleo famigliare e saranno proprio gli Harris quelli che, involontariamente, faranno ricominciare l’incubo…

Sia chiaro, gli horror spagnoli non sono unicamente a base zombiesca. E infatti…

The Orphanage (LINK al film su Prime Video)

Laura ha trascorso la propria infanzia in un orfanotrofio. Una volta adulta decide di tornare con la propria famiglia nella struttura, ormai abbandonata, per trasformarla in un centro accoglienza per bimbi con la sindrome di Down. Una scelta che si rivelerà pessima: il figlio di Laura inizia presto a parlare di questi suoi amici immaginari che, alla lunga, si riveleranno tutt’altro che innocui…

Pellicola del 2007 che ha vinto ben 6 premi Goya ed è stata diretta da Juan Antonio Bayona, regista anche di The Impossible e Jurassic World – Il regno distrutto.

Fragile – A Ghost Story (LINK al film su Prime Video)

Prima del successo di Rec il buon Jaume Balagueró ha diretto un’altra pellicola dell’orrore. Questa volta la protagonista è Calista Flockhart e se il nome non vi dice niente vuol dire che non avete mai sentito nominare Ally McBeal.

Che ovviamente non c’entra assolutamente nulla con questa pellicola, la quale ci porta su un’isola inglese e più precisamente in un vecchio ospedale psichiatrico, pronto per essere demolito. Gli ultimi giorni di lavoro nella struttura saranno un vero e proprio incubo per l’infermiera Amy (la Flockhart), visto che i suoi giovani pazienti saranno presi di mira da un’oscura presenza.

La madre (LINK al film su Prime Video)
Pellicola prodotta da Guillero del Toro, con Jessica Chastain e diretta da Andy Muschietti, regista di It e It – Capitolo 2 oltre che del recentissimo The Flash. Non proprio nomi qualunque, eh? E infatti siamo di fronte ad un lavoro notevole, spaventoso il giusto ma non privo di sentimenti e di una certa poesia. Se lo avete visto sarete senz’altro d’accordo con me, viceversa il mio consiglio è quello di guardare il film senza sapere nulla della trama…
La spina del diavolo (LINK Amazon al dvd)

Film del 2001 scritto e diretto da Guillermo del Toro e con Pedro Almodòvar tra i produttori, hai detto niente. Ambientata durante gli ultimi giorni della Guerra Civile Spagnola, la pellicola si svolge prevalentemente all’interno di un orfanotrofio. Qui si svolgono le inquietanti disavventure di un dodicenne, tra rapporti burrascosi con i coetanei e gli strani legami tra la direttrice e i suoi sottoposti. Senza poi contare quella faccenda del fantasma…

I delitti della luna piena (LINK al film su Prime Video)

Opera del 2004 diretta da Paco Plaza (prima del grande successo ottenuto grazie a Rec) e ispirata fatti realmente accaduti. Che sarebbero poi le folli gesta di Romasanta, venditore ambulante del 1800 che ammazzò 13 persone al solo scopo di… prelevarne il grasso corporeo. Per produrre sapone? Mica male, dai.

Hipnos (LINK Amazon al dvd)

Uno di quegli horror spagnoli con atmosfere inquietanti e forti componenti psicologiche. Beatrice è una dottoressa che accetta un incarico presso una casa di cura specializzata in recupero della memoria e ipnosi. Per quanto possibile tutto sembra filare liscio ma una giovanissima paziente viene ritrovata morta: per la protagonista iniziano i sospetti che si fanno via via sempre più inquietanti. E se il personale della struttura avesse scopri tutt’altro che umanitari?

Per ora è tutto ma, come detto molte righe fa, il discorso sui film dell’orrore iberici è tutt’altro che concluso…

Alla prossima!

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