10 (+1) horror coreani perchè sì

Da Train to Busan a The Host, passando per un paio di scarpette rosse maledette. Ecco alcuni degli horror coreani che meritano di essere visti.

Parlando di cinema poche cose danno più soddisfazione del guardare, per caso, un film che si rivela ottimo. E’ quello che mi è successo in passato con I Love Radio Rock e che mi è capitato recentemente con una pellicola di tutt’altro genere. Trattasi di un progetto talmente bello che mi ha spinto a volerne sapere un po’ di più sugli… horror coreani?! Ebbene sì!

Per una volta evito lunghi preamboli e mi butto subito a capofitto, chè di carne al fuoco ce n’è parecchia…

Train to Busan (LINK al film, gratis, su RaiPlay)

Eccola qua, la gemma della quale non sapevo nulla, a parte che ci avrei trovato degli zombie a bordo di un treno. Che poi è proprio quello che accade, solo che non è la solita pellicola con gente mangiata e arti che volano in un tripudio di sangue. Qui c’è una storia dietro, ci sono dei rapporti umani da approfondire e c’è dell’umanità da riscoprire. Ci sono anche una bambina triste e indifesa e una donna incinta accompagnata dal marito, a metà tra il classico “badass” e un tenerone.

Menzione a parte per quel personaggio talmente odioso e figlio di puttana che in un attimo è diventato il miglior peggior “villain” che riesca a ricordare. Saranno pure gusti personali ma il fan di un certo tipo di cinema non può non apprezzare questo progetto, tanto interessante da diventare uno dei più grandi incassi di sempre in patria.

E, come spesso accade quando un film supera le aspettative, compaiono altri capitoli…

Seoul Station (LINK al film su Prime Video)

Uscito in Corea del Sud solo un mese dopo il primo capitolo, ci mostra cosa potrebbe succedere se la capitale coreana fosse presa d’assalto da un’orda di non-morti. Tutto parte da una sola vittima che si aggira agonizzante per la stazione dei treni: si tratta di un clochard, che muore tra l’indifferenza di chi starà meglio di lui… per poco, pochissimo tempo ancora.

Per certi aspetti fa da prequel a Train to Busan, solo che è un film d’animazione diretto però dallo stesso regista, Yeon Sang-ho. E la cosa, permettetemi, solletica parecchio la curiosità. 

Train to Busan Presents: Peninsula (LINK al film su Prime Video)

Ufficialmente sarebbe un sequel che dipinge una Corea completamente (o quasi) in balia dei non-morti. I pochi esseri umani ancora vivi non sempre hanno conservato la loro effettiva umanità e… no, con i primi due capitoli ha proprio poco in comune. Perde tanto quando si tratta di scavare nell’animo dei protagonisti (i vivi), guadagnandone però da un punto di vista squisitamente action. In ogni caso siamo di fronte ad un altro zombie movie gradevole.

Dopo aver assaporato le meraviglie dell’universo cinematografico di Train to Busan, passiamo ad altri horror coreani degni di nota…

The Host (LINK Amazon al dvd in inglese chè in italiano a cifre umane non c’è, se non su Netflix)

Cambiamo sottogenere e tuffiamoci alla scoperta di un monster movie che all’epoca, anno 2006, fece abbastanza parlare di sè. Perchè? Beh, non è una pellicola dell’orrore nel senso classico del termine bensì un lavoro che mischia più generi risultando interessamte, avvincente e a tratti anche divertente. E’ abbastanza raro che un film orientale arrivi in Europa e si faccia apprezzare, questo è forse un esempio? Non ci resta che guardarlo per poi trarre le nostre conclusioni, ma prima la trama…

Dal fiume Han di Seul emerge una creatura che non si fa problemi ad attacare ed uccidere i villeggianti per poi prendere prigioniera una bambina. Da dove arrivi questo incubo vivente nessuno lo sa, si potrebbe ipotizzare che sia uno scherzo della natura causato da rifiuti chimici riversati nel corso d’acqua. In ogni caso i colpi di scena non mancano e a risolvere la situazione potrebbe non essere il classico eroe tutto d’un pezzo…

Phone (LINK Amazon al dvd)

Ji-won, dopo aver pubblicato un articolo a tema abusi su minori, inizia a ricevere strane e minacciose telefonate. Le chiamate si fanno così frequenti che la giornalista decide di cambiare numero di telefono, ma la situazione non migliora. Anzi, quando la figlia di una sua amica rimane coinvolta nella vicenda, tutto si fa più inquietante…

Gonjiam Haunted Asylum (LINK Amazon al dvd, affatto economico, in lingua originale)

Il tema dei luoghi abbandonati ritorna sulle pagine di questo blog sotto forma di una pellicola ambientata in un ospedale psichiatrico in disuso. Negli anni Settanta la struttura fece parlare di sè dopo che oltre 40 ospiti si tolsero la vita, così una troupe televisiva “pensa bene” di realizzarci un servizio in loco. Ma quando iniziano le riprese incominciano anche i fatti inspiegabili…

Goksung – La presenza del diavolo (LINK Amazon al dvd)

Omicidi, esorcismi, zombie e demoni per una pellicola che ha suscitato un certo interesse tra i fan dei film horror coreani. Tra i quali Ridley Scott, che pare voglia realizzarne un remake anche se, a detta di tanti, non ce ne sarebbe bisogno. Perchè? Semplicemente è un lavoro notevole di suo, che parte come un thriller e finisce come un horror regalando anche qualche scena comedy.

The Cat (LINK Amazon al dvd in lingua originale)

So-yeon lavora come toelettatrice in un negozio di animali e un giorno si ritrova a dover badare al gatto di una cliente, deceduta in circostanze non del tutto chiare. Dopo alcuni giorni la donna inizia a riposare male fino a quando una sua amica, anch’essa padrona di un micio, muore: che certi incubi siano destinati a diventare reali?

The Sleepless

Due ragazze e un ragazzo si ritrovano in una casa sperduta in un bosco. I tre non si conoscono, non sanno perchè siano lì o come ci siano arrivati ma ben presto inizieranno ipotesi e sospetti, in un crescendo di tensione e colpi di scena. Se cercate sangue, mostri e torture passate oltre, se invece desiderate un film più psicologico che spettacolare allora questa pellicola fa per voi. Sempre che riusciate a trovarla da qualche parte…

Live TV

La tagline, tradotta, suona tipo “moriresti per qualche like in più?” e spiega perfettamente tutto il senso del film. Si parte con due ragazzi che vogliono filmare e mostrare un mènage a trois e si prosegue con un albergo, una ragazza sparita nel nulla, sangue e morti ammazzati. Il tutto rigorosamente in diretta social, in un ovvio crescendo di spettatori e in un ancor più disturbante “madovecavolopossotrovarequestofilm?” urlato ai 4 venti.

The Red Shoes (LINK Amazon al dvd)

Sun-jae scopre che il marito le mette le corna e decide quindi di trasferirsi nella periferia di Seoul insieme alla figlia. Un giorno, mentre viaggia in metropolitana, la donna trova un paio di scarpe rosse stranamente affascinanti. Per lei e la piccola Tae-su è l’inizio di un incubo fatto di visioni inquietanti e morti orribili: cosa si nasconde dietro quelle calzature maledette?

Una bimba è tra i protagonisti del primo film e una bimba è tra i protagonisti dell’ultimo degli horror coreani presentati oggi. Mi sembrava una cosa “carina” per chiudere il cerchio…

Buona visione!

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