I villain di una vita passata a leggere fumetti

Cattivi, potenti, spietati e senza scrupoli. Nei fumetti ogni eroe (o supereroe) ha una sua controparte malvagia, una sua nemesi. Da Venom a Negan, ecco i villain che amo alla follia.

Sin da piccolo sono stato un autentico divoratore di storie a fumetti. Marvel, DC, made in Italy… posso dire con orgoglio di aver letto di tutto. E di aver “tifato” per ogni tipologia di supereroe. Ma che Superman sarebbe senza Lex Luthor? Che Spider-Man sarebbe senza Goblin? I villain, signori miei, sono importanti ALMENO tanto quanto i buoni, perchè hanno il pregio di rendere interessante la vicenda.

Spesso i cattivi, oltre ad essere tremendamente fighi, risultano più profondi, con origini drammatiche e certo più di una volta vi sarà capitato di chiedervi cosa sarebbe successo se l’infame di turno si fosse redento. Personalmente non mi sono quasi mai posto la domanda, visto che è capitato che certi personaggi passassero dall’altra parte della barricata, seppur temporaneamente.

Ma bando alle ciance…

è giunto Il tempo di farvi conoscere quelli che sono i villain che ho amato odiare più di tutti. in rigoroso ordine alfabetico.

B come Bloodsport

A sinistra un ragazzo di colore andato fuori di testa dopo che il fratello torna dal Vietnam senza più gli arti. A destra un fanatico razzista che vuole distruggere tutte le “minoranze”. Due criminali agli antipodi ma con punti in comune, la follia e il nome di battaglia. A modo loro i due Bloodsport seminano il panico a Metropolis ed ovviamente se la vedono con Superman, che li sconfigge seppur con qualche grattacapo.

Perchè a suo tempo questa coppia di mercenari armati fino ai denti mi colpii è presto detto: li ho conosciuti che ero un ragazzino e mai mi sarei aspettato tanta azione e violenza. Violenza anche verbale, se vogliamo, perchè non è comune leggere in un albo a fumetti la frase “Addio, negro!” un attimo prima che un intero isolato venga raso al suolo.

Nel segno di Doomsday

Le storie che vedono l’Uomo d’acciaio prendersi amorevolmente a schiaffi con Doomsday sono storiche per più di un motivo. Grazie ad esse le vendite degli albi a fumetti DC s’impennarono, ma soprattutto l’arrivo del simpaticone qua sopra ha rappresentato un bel pugno in faccia a tutti, appassionati e non. Perchè chi pensava che Superman non potesse morire, il giorno in cui lesse quelle pagine avrà avuto una terribile e sconvolgente sorpresa.

Se v’incazzate per lo spoiler vuol dire che A) avete vissuto in un bunker isolato da tutto e tutti negli ultimi 30 anni e B) non avete visto questo film.

Il punto G… oblin

Il tuo acerrimo nemico scopre la tua identità segreta e uccide l’amore della tua vita. Per Spider-Man Goblin non è solo un nemico vestito in modo bizzarro, per Peter Parker Norman Osborn è la madre, anzi, il padre di tutti gli incubi ad occhi aperti. Parlando di villain dell’universo Marvel non riesco a pensare ad un bastardo infame peggiore di questo folletto, considerando poi prole (l’amico-nemico Harry), versioni alternative (Hobgoblin) e demoniache (Demogoblin).

E non è un caso che il personaggio di Goblin sia stato sfruttato anche nelle trasposizioni cinematografiche. Lascio volutamente perdere The Amazing Spider-Man 2 ed umilmente faccio notare come il primo ad indossare i tormentati panni di Norman Osborn sia stato Willem Dafoe, attore dalla carriera invidiabile e plurinominato agli Oscar.

L’Insanicida… chiiiii?

La prima storia a fumetti della Marvel che io abbia letto ha come protagonista l’Uomo Ragno e come antagonista un inquietante killer psicopatico vestito di blu ed armato di una pistola a raggi, tale Insanicida. Avessi detto chissà cosa, eh? Una mezza tacca rispetto a Goblin & C. Poi però rileggo quelle paginette e mi accorgo che a 6 anni mi ero imbattuto in qualcosa di ben poco leggero. Gente pazza da manicomio, così mal messa dal punto di vista mentale che nemmeno il vostro amichevole Spider-Man di quartiere era in grado di immaginare che un suo amico potesse andare in giro a freddare gente che “meritava di morire”.

Custodisco con affetto questo numero 11 de L’Uomo Ragno edizione Star Comics e non solo perchè è il primo fumetto supereroistico che io abbia mai letto, ma anche perchè nella seconda storia ci sono gli X-Men di Wolverine, Colosso e Tempesta che se la vedono col Club Infernale. Mica male, eh?

A caccia con Kraven

A proposito di tizi inquietanti, che dire di un cacciatore con capacità fuori dalla norma e che indossa la criniera di un gigantesco leone? Descritto così frettolosamente Kraven sembrerebbe uno dei tanti supercriminali da prendere a schiaffi col sorriso sulla bocca. Ma il signorino è tutto tranne che innocuo.

Faccio un solo, fantastico esempio che spiega alla perfezione la bellezza del personaggio: L’ultima caccia di Kraven è tra le storie più famose con protagonista l’Uomo Ragno. Se sapete di che parlo mi darete ragione, ma se in testa avete il nulla… fatevi un favore e reperite questo capolavoro.

Lex, il re degli infami

Non ci sarebbe Superman senza Lex Luthor. Magari esagero ma è IL villain per eccellenza, anche se gli unici “poteri” di cui dispone sono un cervello criminale brillantissimo e una caterva di soldi. Uniti nell’unico intento di dominare il mondo e sconfiggere l’alter ego di Clark Kent. Ah, è anche un gran bastardo: ricordo abbastanza bene che in una storia di eoni fa non esitava a far menare (e non solo) la povera Lana Lang.

Confesso di non conoscere molte storie con protagonista il simpatico Lex, però so che al cinema è stato interpretato da fior fiore di attori. Attori come Gene Hackman, Kevin Spacey e Jesse Eisenberg.

L’alieno che fa le bolle?!

Parto subito dicendo che ficcare questo esserino nel calderone dei cattivoni è un filino azzardato. Ma è pur sempre stato in grado di mettere in difficoltà Paperinik, il Batman della Disney. Little Gum, chi è costui? E’ un alieno paperiforme (alla faccia del neologismo) in grado di creare enormi palloni con la gomma da masticare. Palloni che lui stesso cavalca, spiccando balzi prodigiosi che gli consentono le più spettacolari delle fughe.

Correva l’anno 1988, avevo 6 anni, e sul numero 1707 di Topolino c’era questa favolosa avventura “dipinta a mano” che mi colpì profondamente. Tutto merito di questo villain sui generis che adora i chewing gum e ai millemila gadget sfoderati dall’alter ego di Paperino.

Un villain decisamente spassoso

Cattivo, donnaiolo, devoto unicamente a se stesso, amante della violenza e dei piaceri della vita, ha un linguaggio più che colorito, odia tutto e tutti, è armato fino ai denti. In parole povere, un essere adorabile. Lobo non ci pensa due volte quando c’è da menar le mani o distruggere un pianeta, per il semplice fatto che… non gli piace “quella fottuta palla di fango”.

E’ quindi ovvio che si scontri con Superman (o Batman), meno ovvio che lo scontro sia quasi alla pari ed è piuttosto assurdo che i due a volte facciano squadra. Riassumendo: se cercate risate, violenza, azione e parolacce, Lobo è l’antieroe che fa per voi!

Una famiglia disfunzionale

La Morte è la tua amante, metti incinta la Morte, litighi con la Morte, sconfiggi la Morte, la Morte partorisce un figlio di nome Mordred, Mordred ti prende a calci in culo. Ecco riassunte, in poche e semplici parole, la prime due stagioni di quel capolavoro del fumetto italiano che è John Doe. Un’opera dove è impossibile stabilire effettivamente quale sia il cattivo della situazione visto che i ruoli spesso s’invertono. Chi è più villain, uno che stravolge l’ordine naturale delle cose o chi approfitta dell’ordine naturale delle cose per i propri comodi?

Una simpatica canaglia

Ciao, sono Negan e la mia migliore amica è una mazza da baseball avvolta nel filo spinato. L’ho chiamata Lucille. E se mi fai girare i coglioni la uso su di te e spappolo quella tua testa di cazzo. Inutile girarci attorno, The Walking Dead non sarebbe un fumetto così interessante se non ci fosse questo adorabile psicopatico ad arricchirne il cast. Così matto che risulta simpatico, ovviamente in modo un po’ strano se vogliamo, ma che ha il grande merito di tenerti attaccato alle pagine quando decide di agire.

L’anti-Wolverine

Cosa c’è sull’altra faccia della medaglia sulla quale fa bella mostra di sè l’Artigliato Canadese? Più bestiale, più cattivo, più feroce, più brutale, più bastardo. In una parola… Sabretooth. Per certi aspetti somiglia al fratellastro Logan ma, a differenza del noto X-Man, ha meno scrupoli e non è in possesso di artigli. Però ha zanne e unghie di un certo livello, che non esita ad usare per raggiungere i propri scopi malvagi.

Come Wolverine, anche Sabretooth compare in cartoni animati e film dedicati ai mutanti. Ma sono tutto fuorchè versioni apprezzabili! Quando queste due bestie se le danno volano sangue e brandelli di pelle ed essendo i cinecomic Marvel rivolti ad un pubblico prevalentemente di giovani… beh, ecco, diciamo che le zuffe risultano parecchio all’acqua di rose rispetto al loro potenziale.

Noi… siamo… Venom! E Carnage, of course.

Prendi un giornalista sbugiardato da Peter Parker, aggiungici un costume vivente alieno “rifiutato” dall’Uomo Ragno, condisci con i violenti sentimenti di entrambi ed ottieni… Venom. Che dell’amichevole Arrampicamuri di quartiere è la versione grosso-cattiva, pur se dotato di un codice morale, per quanto distorto, che non fa toccar LORO gli innocenti (bambini su tutti).

Cosa c’è di peggio della combo Eddie Brock/simbionte? La combo simbionte/Cletus Kasady nota ai più come Carnage. Rosso come il sangue altrui che ama versare, questo super psicopatico ha raggiunto picchi di malvagità inarrivabili. Tanto che, anni fa, l’Uomo Ragno ha dovuto allearsi proprio con Venom per poterlo fermare: se state cercando un ciclo di storie terribilmente figo, vi consiglio caldamente Maximum Carnage, qui la parte 1 e qui la parte 2.

Il papà che nessuno vorrebbe

Concludiamo con un altro cattivone made in Italy. Un villain tutto italiano, oscuro, col fastidioso vizio di tornare dalla morte, come gli zombie che lui stesso ha creato. E in più è decisamente “famigliare”. Xabaras infatti non solo è una delle nemesi più temibili di Dylan Dog, ma è anche suo padre!

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