Momenti iconici della Marvel, la top 9

Da Bullseye che infilza Elektra alla morte di Gwen Stacy: ecco alcuni dei momenti iconici della Marvel che ogni fan ha amato (o odiato) alla follia.

Ricordo bene, più o meno, quando lessi per la prima volta un fumetto della Marvel. Erano gli anni Ottanta e tra le mani avevo Pazzi come noi, una storia dell’Uomo Ragno (edizioni Star Comics) che trattava un tema delicato come quello della sanità mentale. Andavo alle elementari ed ero quindi piccolino, eppure non ne uscii troppo turbato. Anche se, ripensandoci, come battesimo fumettoso non fu affatto leggero.

Comunque niente di così traumatico, niente che fosse paragonabile ad altre storie che nel corso dei decenni hanno suscitato tante emozioni. Mi riferisco alle morti di Gwen Stacy ed Elektra, alla nascita di Fenice, alle origini di Hulk o all’esordio di un certo mutante dotato di artigli.

L’argomento è bello corposo, quindi direi di tagliar corto e passare subito al sodo…

Dalla prima apparizione di Wolverine alla nascita dei Fantastici 4, ecco 9 momenti iconici della Marvel che ogni fan dovrebbe conoscere.

Bullseye uccide Elektra

Frank Miller nei primi anni Ottanta si è occupato di Daredevil e l’apice del suo lavoro sull’uomo senza paura è questo momento qua. Bullseye, il killer folle che non sbaglia un colpo, infilza a morte Elektra Natchios con la stessa arma della bella e letale ninja: un colpo di scena che all’epoca lasciò sbigottiti fan accaniti e lettori occasionali.

A distanza di decenni la vignetta qua sopra conserva tutta la sua potenza e… avete notato che non ho ancora detto che una scena tanto iconica è stata ripresa in quel filmaccio del 2003 che… OOOOPSSSS!

Il suicidio di Jean Grey

Gli X-Men sono stati protagonisti di un gran numero di storie a dir poco notevoli e una di questa è il ciclo riguardante la Fenice Nera (eccolo in tutto il suo splendore). La forza oscura che ha preso possesso di Jean minaccia di distruggere l’universo, l’allieva del prof X decide così di porre fine alla propria vita in un tripudio di dramma, lacrime e sorpresa.

Sorpresa perchè 40 anni fa era cosa rarissima assistere al decesso di un personaggio centrale e quando succedeva, beh, un fatto del genere non poteva che suscitare un certo clamore. La cosa “bella” della Marvel è che i morti non rimangono tali a lungo e infatti Jean Grey ad un certo punto risorgerà e rimorirà e ririsorgerà e ririmorirà…

Semplicemente Wolverine (LINK Amazon a un’action figure niente male)

“Ok, coglioni, avete fatto del vostro meglio. Ora tocca a me!”

Quando uno come Logan pronuncia parole simili il lettore è sicuro di un paio di cose: è di fronte ad un personaggio cazzutissimo e fighissimo e questo personaggio cazzutissimo e fighissimo sta per fare il culo a qualcuno. Nella fattispecie si tratta del Club Infernale, responsabile di aver dato una bella ripassata a tutti gli X-Men e di averli lanciati nelle fogne dandoli per morti. Sì, negli anni 80 i momenti iconici della Marvel sono parecchi.

La forza della disperazione dell’Uomo Ragno

Torniamo ancor più indietro nel tempo e più precisamente nell’anno di grazia 1966. Sulle pagine di Amazing Spider-Man 33 il nostro amichevole Arrampicamuri di quartiere si trova nella emme: sepolto dalle macerie, senza via d’uscita e con la consapevolezza che la vecchia maledetta sua adorata zia ha bisogno di lui. Una situazione disperata al punto che Spidey sembra accettare il proprio fallimento e la propria fine.

Ma come ben sappiamo la grande forza di volontà del nostro eroe è enorme: è il punto più alto della cosiddetta Silver Age dell’Uomo Ragno e scommetto quello che volete che chiunque ha visto questa immagine, anche il lettore occasionale o chi proprio se ne sbatte la ciolla di supereroi e affini.

Tony Stark diventa Iron Man

Marzo 1963, sulle pagine di Tale of Suspense 39 l’industriale Tony Stark è prigioniero di un gruppo di terroristi. I criminali ordinano al “povero” milionario di inventare un’arma ma lui riesce in segreto a costruire un’armatura che gli permetterà la più spettacolare delle fughe.

Sono le origini di Iron Man e quella che vedete a destra nella vignetta è la celebre Mark 1, una rudimentale ma efficace tuta da guerra che verrà ripresa anche nel MCU. Dove? Ovviamente in quella meraviglia cinematografica che è il primo film con Robert Downey Jr.

La prima apparizione di Wolverine

“Bene, mostri… fermi lì! Se volete confrontarvi con qualcuno… perchè non tentate la fortuna COL Wolverine?!”

Sì, nel 1974 si scriveva in maniera moooooolto diversa rispetto ai giorni nostri. Ma non c’è alcun dubbio che l’entrata in scena del mutante più famoso di sempre è davvero cazzuta. Era ovviamente un Logan ancora acerbo come personaggio ma, oh, già si intravedeva un po’ del suo proverbiale caratterino. D’altronde… chi, se non lui, sarebbe così pazzo da interrompere un pacatissimo scambio di opinioni tra Hulk e Wendigo? E chi sarebbe così scemo, poi, da attaccare lo stesso Golia Verde?

La morte di Gwen Stacy (LINK Amazon al Kindle)

La fidanzata perfetta, la bionda e adorabile Gwen viene rapita da Goblin (Norman Osborn) e in un crescendo di suspense trova la morte dopo una caduta dal ponte di Brooklyn. Inutile, infatti, sarà il disperato tentativo di Spider-Man di prenderla al volo con la ragnatela.

Gli storici del fumetto considerano questa storia, questo dramma, come la fine non ufficiale della Silver Age. E in effetti si tratta di un evento epocale per quanto riguarda la Marvel, ma non solo. Anche perchè Spidey giura vendetta, giura che il killer della donna che ha amato prima o poi morirà. Niente più giochi, niente più battutine, niente più ragnatele in faccia: qui finisce anche l’età dell’innocenza di Peter Parker e dei suoi fan…

La bomba gamma scoppia in faccia a Bruce Banner

Un ordigno sperimentale esplode e, di fatto, trasforma uno scienziato in un gigante verde, potentissimo e parecchio incazzato. E’ il maggio 1962 e la Marvel di quel periodo dimostra perchè è così differente rispetto alla concorrenza. In pratica prende un canovaccio alla Jekyll & Hyde, lo arricchisce con particolari che rimandano all’era atomica e crea un mostro, un eroe tra i più famosi di sempre. Sì, ovviamente sto parlando di Hulk!

Jean Grey risorge e diventa Fenice

In seguito ad un incidente aereo gli uomini X credono che la loro amica, la loro compagna di squadra sia morta. E invece ecco che, dalle acque di Jamaica Bay… no, non è più la vecchia Jean. Scott Summers & C. d’ora in avanti avranno a che fare con la Fenice, un’entità potentissima. Le cui origini sono diventate talmente “famose” che in seguito, siamo nel 2003, verranno riutilizzate da Bryan Singer nel suo (per me bellissimo) X-Men 2.

Per il momento è tutto, a prestissimo per altri momenti iconici targati Marvel!

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