Zagtoon, 6 cartoni da conoscere

Ladybug, Zak Storm e altri eroi animati. Parlando di intrattenimento rivolto ai più piccoli, la Zagtoon è una casa da tenere assolutamente in considerazione.

Jeremy Zag, chi è costui? Scommetto che questo nome vi dice poco o nulla. Vi schiarisco pian piano le idee dicendo che è il fondatore di una casa di produzione cinetelevisiva francese nota come ZAG Entertainment o, meglio, come Zagtoon. Le cose immagino siano rimaste, come dire, ancora nebulose e allora mi gioco subito il jolly.

Ottimo, ora che forse vi ho leggermente stimolato la curiosità possiamo svelare definitivamente l’arcano. Zagtoon infatti è l’azienda che ha creato il cartone animato più amato da mia figlia, con protagonista una certa… Ladybug. Avete presente? Parigi, la supereroina col costume a pois che combatte il male fianco a fianco con un ragazzino biondo vestito di nero? Oooh, finalmente! Comunque è bene sapere che quello con protagonista l’adorabile insettina non è l’unico prodotto di questa azienda francofona. La quale, nel corso degli ultimi anni, ha fatto uscire un discreto numero di serie animate.

Eccoci quindi arrivati al vero nocciolo della questione, il senso di questo post. Vale a dire…

Da Miraculous a Zak Storm, ecco i cartoni animati prodotti dalla Zagtoon ai quali dovreste dare una chance.

 Miraculous – Le storie di Ladybug e Chat Noir

Inizio subito col capitano di questa squadra animata, la pietra angolare sulla quale poggia tutto. Sembra ieri che io, moglie e figlia ci imbattemmo quasi per caso in questo cartone: toh, guarda, sembra carino e non dovrebbe spaventare troppo la piccola di casa. E infatti, dopo decine di episodi e (per ora) 4 stagioni, siamo ancora qua ad aspettare nuove puntate, nuovi “film” e magari pure nuovi giocattoli. Tipo questo, uno scooter che si trasforma (la parola magica) in uno yo-yo, ultimo ed apprezzatissimo arrivato in casa.

Sì, Ladybug e soci hanno conquistato tutta la famiglia! Grazie soprattutto a quelle scene che sanno tanto di Marvel, tra una battuta spiritosa e un super cattivo vestito un po’ così. E poi ancora le sottotrame amorose per quel tocco “rosa” che non guasta mai e senza dimenticare l’evoluzione dell’antagonista. Sto ovviamente parlando di quel Papillon che, parere personale, è molto più interessante di tante nemesi viste in molte pellicole live action.

Passiamo ad altri titoli, decisamente meno famosi ma comunque meritevoli di attenzione.

Zak Storm

La serie narra le gesta di un ragazzino che diventa un pirata in un mondo fantasy (nel triangolo delle Bermude) fatto di creature più o meno mostruose e vascelli volanti. Menzione particolare per la ciurma variegata e per quella spada vivente che, in quanto a carisma, non è seconda a molti personaggi comparsi in serie ben più note.

Un prodotto gradevole, forse meno emozionante rispetto a Miraculous e sicuramente meno famoso. E infatti di giocattoli in giro se ne trovano pochini, tipo questo. Comunque in tutto per la tv sono stati prodotti “solamente” 39 episodi, tra il 2017 e il 2019, distribuiti non solo in Francia ed Italia ma anche negli USA, in Nuova Zelanda e… Singapore?!

Power Players

I giocattoli che prendono vita è un sogno che, ci scommetto, abbiamo avuto tutti ad un certo punto della nostra infanzia. Ebbene, questo cartone ci mostra cosa potrebbe accadere se un ragazzino scoprisse di poter fare amicizia con l’action figure di un wrestler, un orso di peluche un po’ barbaro e altri balocchi. Tutto qui? No, c’è spazio anche per una nemesi, il classico esperimento (giocattoloso) venuto male, che ovviamente mira a soggiogare l’intera razza umana.

Un bimbo che combatte a fianco di e contro alcuni dei suoi giochi, nella cameretta, omaggiando Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi e Small Soldiers? Parliamoci chiaro, se vi aspettate momenti drammatici e battaglie cruente non ci avete capito una fava. Rimane comunque un prodotto apprezzabile ma non memorabile, che vi farà passare del tempo piacevole in compagnia della prole.

Ghostforce

Roba decisamente nuova (anno di produzione 2021) arrivata fresca fresca anche qui da noi. Ne ho intravisto un episodio per sbaglio una mattina che mia figlia era a casa da scuola causa otite e… beh… a pelle mi è sembrata una discreta figata. Oh, si sta sempre parlando di cartoni animati rivolti ad un pubblico di giovanissimi,  eh. Però devo dire che è interessante l’idea di tre liceali che combattono segretamente i fantasmi che infestano la città. Praticamente dei giovanissimi Ghostbusters supereroi. Non male, dai.

Solo il tempo ci potrà dire se siamo di fronte a degni “colleghi” di Ladybug e Chat Noir, nel frattempo io direi di dare a Ghostforce una chance. Tanto, la cosa peggiore che vi possa capitare è quella di annoiarvi, e forse neanche quello, per una ventina di minuti…

Sammy & Co.

Prima di pirati, fantasti e di Marinette e del suo yo-yo, la Zagtoon decise di produrre una serie animata basata su Sammy 2 – La grande fuga. Questa serie, rivolta principalmente a bimbi diciamo della scuola materna, narra le gesta di due giovanissime tartarughe marine che, insieme ai propri amici, scopriranno tesori e vivranno tante avventure. Non dico altro per il semplice fatto che non sono riuscito a vederne neanche un episodio. Oh, i 4 anni li ho passati da un bel pezzo!

Popples

Oddio, cos’è?! Niente, solo il rifacimento di un prodotto della mia epoca (anni Ottanta) che non ricordavo affatto se non per qualche flash su certi peluche. Peluche, per altro, che oggi costano sicuramente più dei prodotti nuovi (guardare per credere). Protagoniste di sta roba alcune creature simili a dei coloratissimi orsetti che combinano ogni sorta di guaio. Marachelle nascoste ogni volta dai loro amichetti umani che… bastaaaaaa, che noia! Devo dire che questa serie è invitante quanto una seduta dal dentista ma, oh, i gusti son gusti e magari a qualcuno di voi potrebbe pure servire un cartone zuccheroso e tranquillo.

Devo dire che la Zagtoon si destreggia bene nel sottobosco dei prodotti televisivi rivolti ai nostri figli. Se poi considerate che, spesso e volentieri, in qualche modo riesce pure a strizzare l’occhio ai bambini di ieri (e cioè noi)… beh, che dire… chapeau, monsieur Zag!

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