C’era una volta la… DiC Entertainment

Un nome che non dice nulla, poi leggi cos’ha prodotto e… boom! Da Action Man agli Street Sharks, ecco alcune perle della DiC Entertainment.

Per chi è nato negli anni Ottanta come il sottoscritto la televisione ha giocato un ruolo importante, inutile nasconderlo. Quando ero piccolo non c’era internet e non c’erano dvd ma solo il caro vecchio tubo catodico, con canali nazionali e regionali. Proprio certe emittenti hanno avuto il merito di proporre una gran quantità di cartoni animati, tutti con una loro dignità anche se non sempre belli belli in modo assurdo. Sono un nostalgico e ricordo spesso con affetto titoli come L’ispettore Gadget, M.A.S.K o quel monello di Denny ma non immaginavo nemmeno lontanamente che avessero un punto in comune. Cosa può accomunare prodotti tanto diversi? La risposta è… la casa di produzione che, in questo caso, si chiama DiC Entertainment.

Chiiiiiii?

Il nome in sè non diceva niente a me e sono pronto a scommettere che non significhi molto nemmeno a voi. Eppure questa azienda statunitense, ma originaria di Parigi, a partire dai primi anni Ottanta ha prodotto una quantità enorme di contenuti destinati ad un pubblico di giovanissimi. Un portfolio di titoli vasto faceva sicuramente gola a molti e infatti nel 2008 la DiC è stata acquistata dai canadesi di Cookie Jar Group, a sua volta rilevati da DHX Media 4 anni dopo.

Mi rendo conto che rischio di allungare solo il brodo ed essere noioso, quindi andrei al sodo…

Ecco alcuni dei cartoni animati più noti prodotti dalla DiC Entertainment.

In rigoroso ordine alfabetico…

Action Man

Non posso dire che facesse schifo o che fosse un capolavoro perchè ricordo vagamente i giocattoli e ancora meno il cartone. Leggo che ha esordito su Italia 1 nel 1996, avevo 14 anni e quindi iniziavo ad essere grandino? Forse, o magari non mi attirava e basta. Il più grande degli eroi, comunque, per quanto mi riguarda è un motto semplicemente ridicolo.

Alf

Trattasi di uno spin-off animato della ben più celebre serie tv con protagonista, di fatto, un simpatico pupazzo peloso. Anche qui i miei ricordi rasentano lo zero e leggendo online apprendo che questo prodotto conta ben due stagioni, da 13 episodi l’una.

Capitan Planet e i Planeteers

Una specie di Superman azzurro, evocato dagli anelli di 5 ragazzi e creato dallo Spirito della Terra (Gaia) per combattere l’inquinamento. 65 episodi suddivisi in 3 stagioni, per un cartone ambientalista che qui da noi è stato trasmesso su Rai 2 nei primi anni Novanta.

Denny

Un personaggio tutto sommato famoso, dai. Se non avete mai sentito il nome di Dennis la minaccia vuol dire che siete terribilmente più giovani del sottoscritto. Dennis il nome originale e Denny l’adattamento italiano, perchè a noi piace “stravolgere” tutto. In ogni caso si tratta di una piccola peste, protagonista di un cartone simpatico e gradevole che conta 78 episodi in tutto, andati in onda su enne emittenti nazionali, satellitari e regionali.

Dinosaucers

Come detto qui tempo fa, i protagonisti sono dinosauri buoni che combattono (in piedi, eh) dinosauri cattivi. In origine pensavano pure di produrci una linea di giocattoli, ma la serie animata era priva di carisma e chiuse quindi dopo una sola, lunga (65 puntate) e dimenticabile stagione. Oh, se l’avete vista e ricordate qualcosa fatemi un fischio.

Extreme Dinosaurs – Quattro dinosauri scatenati

Altro giro altra corsa a bordo di un prodotto tv, tutt’altro che indimenticabile, con protagonisti dinosauri antropomorfi. I buoni? Un T-Rex, uno stegosauro, un triceratopo e un pteranodonte. I cattivi? Una banda di velociraptor. Figata? Mah, tra Jurassic Park e Dino Riders s’è visto di meglio. Qui in Italia il cartone esordì nel 1998, un anno dopo la messa in onda negli USA e due anni dopo l’arrivo nei negozi dell’omonima linea di giocattoli targata Mattel. Decisamente erò già troppo “grande” per certa roba.

G.I. Joe A Real American Hero Seconda Serie

La DiC venne incaricata dalla Hasbro di realizzare questo prodotto a basso budget, seguito dell’indimenticabile prima stagione prodotta dalla Marvel. Ambientato dopo gli eventi del film animato G.I. Joe: The Movie, il cartone ha il merito di raccontare storie più profonde rispetto alla serie precedente, spesso concentrandosi su altri personaggi. Una chicca? Ad un certo punto… Storm Shadow divente membro dei Joe!? Se mai ne avrò modo e tempo potrei anche recuperare il tutto perchè il ninja di bianco vestito che diventa uno dei buoni lo voglio proprio vedere.

I campioni del wrestling

Il titolo originale (Hulk Hogan’s Rock ‘n’ Wrestling) la dice lunga su chi sia il protagonista. Correva il 1985 ed Hulk Hogan era il volto della WWF (World Wrestling Federation), compariva in serie tv come l’A-Team e in film quali Rocky III. Che finisse in un cartone animato per allargare ancor di più il mercato mi pare cosa buona e giusta, dato che Vince McMahon ha sempre avuto fiuto per gli affari. E chissenefrega se di incontri, bracci tesi e suplex se ne videro pochissimi…

Gli orsetti del cuore

Uno di quei casi dove la serie animata arriva DOPO il successo dei giocattoli, che decisamente non facevano al caso mio. Sti esserini zuccherosi e morbidosi sbarcarono in Italia nel 1985 sulla defunta Euro TV, circuito televisivo defunto nel 1987 e dalle cui ceneri nacquero Italia 7 e Odeon.

Iridella

Ispirato alla omonima linea di bambole di Mattel, questo cartone conta ben… 13 episodi? Considerando il soggetto in questione ci sta tutta che non ricordi un fotogramma che sia uno, per quanto quei disegni non mi siano del tutto nuovi. Purtroppo ho ben in mente la “guardiana del paese dell’arcobaleno” protagonista di un’audiostoria registrata su una musicassetta: era sul lato A mentre sul lato B c’era un’avventura di Big Jim. O era il contrario? Boh, comunque si trattava di un omaggio del settimanale di Topolino. Anno 1985, avevo 3 anni ed è incredibile che mi ricordi una cosa simile.

L’ispettore Gadget

Una bellissima collaborazione tra DiC Enterteinment, France 3 e Nelvana che narra le gesta di un cyborg ispettore che risolve casi nonostante combini sempre dei bei pasticci. Come riesca sempre a cavarsela, nonostante prenda fischi per fiaschi, è un mistero, magari è una specie di superpotere o ha semplicemente culo? Di certo c’è che i suoi gadget (nomen omen) sono uno spasso quanto il cartone in sè, arrivato sui nostri schermi nel 1985. E replicato su Rai 1, Italia 1, Canale 5, Rete 4…

M.A.S.K.

Poche chiacchiere, è tra i miei cartoni preferiti ed è bello quasi quanto la linea di giocattoli, inarrivabile. Il suo esordio in terra italiana risale al 1986, il canale era Odeon e il programma contenitore era il mitico Sugar, una sorta di Bim Bum Bam ma con roba più figa tamarra bella.

Mummies Alive

Che cosa cavolo è sta roba, vi starete chiedendo. Per rispondere devo mungere Wikipedia perchè, onestamente, non ne ho la più pallida idea. Un malvagio visir dell’Antico Egitto sopravvive per millenni in una tomba e quando ritrova la libertà prova in tutti i modi a rubare l’anima del figlio reincarnato del faraone che lo aveva intrappolato. A combatterlo antichi guardiani egizi redivivi, corazzati ed ovviamente armati. Figo, se avessi 25-30 anni di meno…

Popples

Quando ho visto per la prima volta l’immagine qui sopra mi è partito un bel déjà vu moment, ma di quelli talmente nebulosi ed oscuri che ho dovuto per forza scandagliare il web alla ricerca di qualcosa. E niente, il cartone continuo a non ricordarlo perchè forse non l’ho mai visto. Ma ricordo certi orridi peluche, sicuramente portati a scuola da qualche mia compagna di scuola (elementare o materna?) perchè si era nei ruggenti anni Ottanta. E i giocattoli potevano essere meraviglie o merDaviglie. Dai, se i fottuti orsetti del cuore fan venire la carie questi probabilmente ti fan cadere direttamente i denti. E non solo quelli…

Street Sharks

E chiudo con una robina che… oh, se li ricorda pure mia moglie gli squali antropomorfi superforti, frutto di un esperimento genetico dello stesso scienziato pazzo che dà loro la caccia. Ed utilizza un esercito di abomini metà uomo metà creature marine. Era un prodotto dichiaratamente per ragazzi e quindi niente scene horror-splatter o chissà che altro. Ma sapete una cosa? Ci sarebbe spazio per qualcosa di più “adulto”, magari una serie di film live action e… cosa aspettate? Fateliiiiii!

Spero di non aver rievocato brutti ricordi, perchè mi rendo conto che la DiC nel corso degli anni non abbia sfornato solo capolavori come quest’ultimo. In ogni caso è tempo di salutarci e quindi…

Alla prossima!

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