Sega Master System II: 5 giochi e tanti ricordi

Il Sega Master System II è stata la mia prima console e ha ospitato videogame ai quali sono legato da una moltitudine di ricordi. Son passati 30 anni eppure sembra ieri…

Su queste pagine mi sono già occupato di videogame ed oggi ho deciso di scavare ancora di più sul viale dei ricordi. Sono passati trent’anni e forse anche di più da quando arrivò in casa la mia prima console, una macchina nera ed elegante nota come Sega Master System II. Per me era una vera meraviglia, con quella linea e quei controller… destinati ad andare in pezzi causa uso massiccio. Aaaaah le plastiche, uuuuuh i cavi e che dire poi del coso che consentiva la corretta visione di giochi che di lì a poco avresti assaporato?

Già, i giochi. Guardare qualche schermata è un’esperienza tenera e carica di nostalgia, ma non troppa. Perchè, diciamocelo francamente, gli anni Novanta sono la preistoria quando si parla di videogame. Oggi vedremmo pochi colori, ascolteremmo un suono a tratti fastidioso e sperimenteremmo una certa monotonia ma ieri non era così. Tempo fa infatti bastava far muovere un accumulo di pixel per impersonare un ninja, un calciatore o un soldato ed essere felici. Almeno fino a quando non sentivi per la trentesima volta la voce di mamma e/o papà: spegniiii, è prontooooo, non farmi venir lìììììì e altri richiami all’ordine, chè guai a far freddare la pasta.

Ognuno ha i propri gusti, ovviamente, ma voi tutti avrete trascorso (o state ancora passando) intere ore in compagnia di certi videogame, giusto? Io non ho fatto (e non faccio tuttora) eccezione, ragion per cui…

Permettetemi di (ri)presentarvi 5 giochi del Sega Master System II, perchè alle volte è bello ricordare i bei tempi andati.

Alex Kidd in Miracle World

La risposta di SEGA a Super Mario, me cojoni, prima dell’avvento di un certo riccio blu. Alex non è certo Sonic e non ha avuto una virgola del successo dell’idraulico di casa Nintendo. Però questo gioco in particolare, il primo della serie, veniva via col Master System II “aggratise” e cioè memorizzato nella console, bello pronto all’uso.

Enne livelli, più o meno difficili, enne mostri da evitare o sconfiggere e per battere gli scagnozzi del nemico… LA. MORRA. CINESE. Praticamente per passare di livello dovevi avere buona memoria o tanto culo e sperare di non schiattare mai, chè all’epoca non esisteva alcuna modalità di salvataggio. Per puro caso ho scoperto che ne hanno realizzato una versione per console moderne, cliccare e guardare per credere…

Dynamite Duke

Uno scienziato pazzo utilizza una formula segreta per creare il proprio esercito di guerrieri mutanti malvagi. Al “duca dinamite” il compito di salvare il mondo, grazie al suo braccio bionico e ad un bell’arsenale che diventerà sempre più potente. Ecco, in poche parole, la trama di un giochino violento come poteva esserlo un titolo di 33 anni fa.

Và, và che bellino che era. Praticamente una versione bidimensionale, bruttina, pixelosa e a scorrimento di Duke Nukem. Purtroppo (o per fortuna?) senza risate, stripper e maiali alieni. Nel 1989, avevo 7 anni, devo dire che gasava parecchio.

Castle of Illusion Starring Mickey Mouse

Se chiudo gli occhi mi sembra ancora di sentire quella musichetta, ripetitiva e adorabile come il trapano del dentista. Scherzi a parte, nel 1990 lo ritenevo un giochino fichissimo e non solo per l’ambientazione fantasy ed ovviamente cartoonesca. Eoni fa, infatti, i videogame erano tanto semplici come grafica e animazioni, poi un certo punto ti becchi Topolino che batte il piede a tempo di musica e cambia espressione a seconda della situazione. Praticamente nella mia testa vivevo nel futuro.

Shinobi

Fighi i ninja oggi (qualcuno ha detto Naruto?), figuriamoci ieri. Un guerriero di nero vestito e col volto coperto ammazza i nemici livello dopo livello, non mancando di esibirsi in meravigliosi salti acrobatici. Per non parlare di quella camminata sulle pareti, roba che “oh Spider-Man, impara e stai pure muto che non lanci nemmeno gli shuriken di ragnatela”.

Date uno sguardo così vi fate un’idea se vi prende la voglia di recuperarlo in qualche modo. Il classico platform a scorrimento, ma con una parte appetitosa composta da pugni, calci e lame. Senza contare i tipi diversi di magia, da usare con parsimonia, per far strage di nemici o indebolire il boss di fine livello.

World Cup Italia 90

Alcune righe fa, spero non troppe, vi parlavo dei controller andati in pezzi causa uso intensivo, ricordate? Ecco, con questa roba qua ne ho rotti giusto un paio. Guardo alcune immagini e, a distanza di oltre trent’anni, mi chiedo cosa ci fosse di così figo. Non so proprio rispondervi però, oh, sono sempre stato un calciofilo e un’alternativa giocabile alle “semplici” partite vere sarà stata davvero allettante.

E poi i penalty, signori miei. Addirittura un cambio di visuale per la lotteria dei rigori: si passava così dalla vista aerea simil Super Kick Off a questa inquadratura che, a distanza di decenni, non è cambiata poi molto. Così come non è cambiato il mio amore nei confronti di giochi, giochini e giochetti… vecchi quasi quanto il sottoscritto.

Alla prossima!

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