14 anime spaziali più o meno famosi

Robottoni, alieni, navi da guerra. Da Voltron a Starzinger, passando per La regina dei 1000 anni, ecco alcuni anime spaziali che (forse) non conoscevate.

Quello che state per leggere è un articolo tanto simile ad altri eppure tanto diverso. Simile perchè in passato ho già parlato di anime spaziali (qui) e diverso perchè… beh… a parte alcune eccezioni non ricordo granchè. Anzi, spesso vi renderete conto che il sottoscritto non si è fatto problemi ad ammettere che non rammenta nulla, nè un nome nè un fotogramma.

Non sono così rincoglionito, eh, semplicemente ho guardato tanta roba alla tv ma non ho visto proprio tutto-tutto-tutto. Mi sono perciò fatto aiutare online, da un discreto e variegato gruppo di nerd diversamente giovani come me. I quali, belli loro, han cacciato fuori titoli che, a volte, non si ricorderanno nemmeno gli stessi creatori.

In ogni caso, siccome l’argomento è piuttosto vasto non mi perderei in troppe chiacchiere…

Ecco a voi, in rigoroso ordine alfabetico, 14 anime spaziali da ricordare e/o (ri)scoprire.

Baldios – Il guerriero dello spazio (LINK Amazon al dvd box set)

Residuato bellico di inizi anni Ottanta, composto da “soli” 34 episodi invece che 39. Perchè? Non ci vuole un genio: scarsi ascolti e addio prematuro ad un robottone che, nome a parte, non mi dice assolutamente niente. Leggo online che è l’unico anime made in Japan che vede la Terra condannata alla (semi) distruzione e, dulcis in fundo, che il bestione protagonista è il frutto dell’unione di 3 diversi mezzi spaziali. Praticamente una sorta di combiner molto più sfigato rispetto ai “veri” Transformers.

Blue Noah

Altro prodotto che, diversi anni addietro, decisamente non ebbe successo. In Giappone la prima puntata andò in onda a metà ottobre 1979 e l’ultima meno di sei mesi dopo: un totale di 27 episodi durante i quali la razza umana deve affrontare la minaccia di una razza aliena che mira a conquistare la Terra. L’unica speranza per l’Uomo un’immensa nave sperimentale (chiamata Blue noah), per altro non ancora ultimata. Bryger

Saliamo di livello? Ecco un altro robottone che, leggo, ha allietato qualche pomeriggio ai giovani telespettatori di emittenti regionali come Antennatre o Italia 7 Gold. Nei 39 episodi che compongono la serie ammiriamo le gesta di un robot trasformabile, costruito per combattere loschi criminali spaziali che mirano a distruggere interi pianeti.

Non ricordo assolutamente una fava di sta roba qua e un po’ mi dispiace perchè, a naso, direi che mi sarebbe anche piaciuta. Così come non sembra essere affatto male il modellino da montare: roba di un certo pregio, se mi consentite l’esagerazione, quindi sappiate che costicchia!

Daikengo il guardiano dello spazio (LINK Amazon ai dvd)

Un principe risveglia un cazzutissimo essere robotico allo scopo di proteggere il proprio pianeta dalle truppe di un impero galattico. Che ovviamente vuole conquistare l’universo e che, altrettanto ovviamente, troverà pane per i propri denti. Anche questo fa parte della mia personalissima compagnia del “CHIIIIIIIIIIII?” nel senso che nomi, trame e disegni mi sono assolutamente nuovi. E ci sta anche, visto che questo prodotto made in Japan è nato (e morto) tra il 1978 e il 1979 ed io sarei nato giusto qualche anno dopo.

Voltron

E tu che ci fai qui, in mezzo a tanti sfigati? Di tutti gli anime spaziali trattati in questo articoletto, direi che questo è senz’altro il più famoso. 5 leoni meccanici, pilotati da altrettanti ragazzi, si uniscono per formare uno dei robot più iconici della mia infanzia. Che poi questa serie sia l’ennesimo Frankenstein mmmerigano poco importa, anche se fa sempre strano leggere di due cartoni mutilati e sfigurati per creare un terzo prodotto più appetibile (???) per la massa.

Lunga vita a te Golion e grazie anche per la spadona più fika che sia mai stata ideata! Il tuo modellino in Lego è una delle cose più belle che io abbia mai montato…

Kyashan – Il ragazzo androide (LINK alla serie su Prime Video)

Una serie animata composta da 35 episodi, che in Giappone andò in onda per la prima volta il 2 ottobre del… 1973? Elamadonna! Uno dei cartoni più vecchi che io riesca (poco) a ricordare ma che è rimasto nei cuori di tante persone: nel corso dei decenni infatti hanno visto la luce un OAV (per celebrare il ventennale della nascita), un film in live action e un reboot animato da 24 episodi.

La regina dei 1000 anni

Rimani orfano, vai a vivere nell’osservatorio astronomico diretto da tuo zio e ad un certo punto scopri che i tuoi non sono morti in un incidente ma sono stati ammazzati. Ecco l’inizio delle avventure del giovanissimo Tori che, tra un mistero e l’altro, si ritroverà ad affrontare dei temibili pirati spaziali in compagnia dell’affascinante regina che dà il titolo a quest’opera. La quale è stata creata (prima il manga e poi l’anime) da Leiji Matsumoto, autore di Capitan Harlock e Galaxy Express 999.

Mobile Battleship Nadesico

Altro giro altra corsa alla scoperta di uno di quei rari casi in cui il cartone uscì prima del manga. Al centro delle vicende una nave galattica da combattimento, il cui scopo è combattere gli alieni invasori. L’equipaggio della Nadesico? Abbastanza variopinto e i membri femminili si innamorano (tutte o quasi) del protagonista, un aspirante chef con poca voglia di andare in guerra.

Pur essendo un prodotto decisamente breve (solo 26 episodi) ha goduto di una certa considerazione: sul finire degli anni Novanta infatti sono usciti un OAV speciale, un film d’animazione che fa da sequel alla serie e 4 videogiochi… distribuiti unicamente in Giappone.

Moby Dick 5

Ecco uno dei (tanti) anime spaziali più vecchi di me. Nato e defunto nel 1980, questo cartone porta in scena una versione decisamente inusuale di Atlantide: il mitico continente infatti viene visto come una sorta di gigantesca astronave che, staccatasi dalla Terra in seguito ad un cataclisma, cerca di fare ritorno sul nostro pianeta. Ad attendere gli atlantidei una storica popolazione rivale, guidata da un re che ha le sembianze di… un’enorme balena bianca?! Ma. Che. Cazzo. Ci sarebbe anche il cofanetto in vendita su Amazon, alla modica cifra di ssjfshfgdaskhjhfbssdagsda. Sì, perfino la tastiera si rifiuta di scrivere la cifra.

Star Blazers

Non lo conoscevo e per fare penitenza mi flagellerò la schiena con del filo spinato. Esagero? Forse. E se vi dicessi che la Corazzata spaziale Yamato è una sorta di anime precursore, uno zio maturo (come tematiche) e affatto sfigato di Neon Genesis Evangelion e Mobile Suit Gundam? Non lo sapevo e ora che lo so, beh, mi è venuta una mezza voglia di raccattare da qualche parte le avventure di questa vecchia nave da guerra trasformata in astronave e pronta ad affrontare innumerevoli avventure spaziali. Per? Beh, ovviamente per salvare la Terra ormai resa inospitale dalle radiazioni.

Starzinger

La sigla meravigliosa (eccola) prima di tutto e poi i personaggi e i veicoli. Quando ho iniziato a pensare ad un articolo sugli anime spaziali confesso candidamente che questo è stato tra i primi due-tre titoli ad essermi esplosi in mente, in un tripudio di nostalgia e di ricordi su merende a base di Galak e succo Billy.

Due parole sulla trama: la principessa Aurora viaggia per lo spazio in compagnia di 3 cyborg (Coog, Hakka e Gorgo) allo scopo di raggiungere il Grande Pianeta e ripristinare l’Energia Galattica. Sulla loro strada i 4 dovranno affrontare un certo numero di forme di vita particolarmente aggressive.

Tekkaman – Il Cavaliere dello Spazio (LINK Amazon al dvd box)

Toh, guarda, uno scenario apocalittico e uno scienziato che progetta un prodigioso robot in grado di sbaragliare il nemico. Che novità, eh? In un certo senso sì perchè è bene sapere che si tratta di un residuato bellico-spaziale degli anni… Settanta? Come direbbe il sommo poeta: me cojoni! Strano ma vero, ho addirittura qualche flash di questo cartone, sbarcato in Italia nel 1979 ma evidentemente replicato un tot di volte da varie reti locali. E dire che in patria è stato pure interrotto, alla ventiseiesima puntata e verso la fine del 1975, proprio sul più bello e senza, di fatto, una conclusione degna di questo nome.

Trigun

In mezzo a tanta polvere non potevo non piazzare una roba relativamente recente e della quale, ovviamente, non ricordo comunque una mazza. Abbiate pietà, sono stanco, vecchio, ho pochi neuroni sani e mia figlia ha quasi 6 anni (whaaaaaaaattt?) e sta per andare alle elementari (ri-whaaaaaaaaaaaaaaaaatttt?).

E niente, sta perla è andata in onda su MTV, almeno questo lo ricordo bene, in quel radioso periodo di inizi anni Duemila che lo vedeva in compagnia di chicche come Beavis and Butt-head e Celebrity Deathmatch. Eeeee sì, del tifone umanoide noto come Vash the Stampede non me ne fregava un cazzo, semplicemente perchè preferivo vedere Marilyn Manson preso a sberle da… boh… Gandhi?

Ulysse 31 (LINK Amazon ai dvd)

Concludiamo in bellezzahahahahahahahahahah. Ma che è sta roba? Non ne ho idea però leggo online che è una co-produzione giappo-francese e c’è di mezzo la DiC Entertainment. E quindi, parlando di anime spaziali, non sarà certo una stronzata galattica, vero? Guardatelo, se avete il coraggio. Poi mi direte…

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