Rambo: alcune cose che forse non sapete

Un reduce che non dovete mai fare incazzare. Alcune curiosità su Rambo, l’action-capolavoro degli anni Ottanta con Sylvester Stallone.

Gli anni Ottanta sono passati alla Storia per tanti motivi: giocattoli, eventi più o meno drammatici, telefilm e, ovviamente, la nascita di chi scrive. Scherzi a parte, il cinema d’azione di quel periodo è sicuramente tra i miei generi preferiti grazie a sceneggiature tutto sommato semplici e personaggi iconici. Che, per un motivo o per l’altro, rammento con affetto oggi e ricorderò con piacere per chissà quanto tempo. A tal proposito vi voglio parlare di una pellicola e del protagonsista che le dà il titolo. Un soldato carico di traumi, tristezza e con una discreta dose di rabbia repressa pronta ad esplodere… sì, esatto, sto parlando di Rambo!

La nascita di un fenomeno

Pur avendo visto il film un’infinità di volte, per tanto tempo ho ignorato il fatto che si trattasse di un adattamento del libro First Blood, scritto da David Morrell nel 1972. Il titolo del libro sarebbe anche il titolo originale della pellicola stessa, diretta nel 1982 da quel Ted Kotcheff regista del mitico Weekend con il morto e di poco altro.

Curiosità sul casting

Tutti noi associamo il nome Rambo al volto inconfondibile di Sylvester Stallone, giusto? Pensate invece se, al posto di Rocky, ci fosse stato uno tra Tomas Millian (avete presente er Monnezza?), Clint Eastwood, Al Pacino, Robert De Niro o Paul Newman. Oh, tra i tanti venne preso in considerazione addirittura Terence Hill, il quale rinunciò alla possibile parte perchè riteneva troppo violenta la natura del personaggio. Il solo pensiero di Don Matteo in bicicletta che semina morte e distruzione per le vie della città mi fa sbellicare dalle risate!

Personalmente ho sempre apprezzato anche il personaggio dello sceriffo Teasle, per il quale venne scritturato Brian Dennehy. Ma solo dopo che la produzione ricevette dei rifiuti secchi da parte di Gene Hackman e Robert Duvall! Che dire invece del colonnello Trautman? Richard Crenna rappresentò, di fatto, la quarta scelta dopo i no dati da Lee Marvin, Kirk Douglas e perfino Rock Hudson.

Due parole sulla sceneggiatura…

… che vide il contributo dello stesso Stallone. Il quale, dopo l’eccezionale lavoro svolto per Rocky, godeva di una certa fiducia da parte dei produttori. A Sly fu concesso di apporre modifiche non solo alla storia, resa meno violenta, ma anche al personaggio principale che, rispetto al libro, risulta meno sanguinario. E parlando direttamente di scene non viste, come sarebbe stato assistere alla morte del protagonista per mano di Trautman? Una sequenza decisamente forte e girata davvero sul set, che in seguito venne sostituita col finale che noi tutti conosciamo.

Critica & Incassi

Che poi sarebbero le cartine di tornasole sulla buona riuscita o meno di qualsiasi progetto cinematografico. Ebbene, il film andò meravigliosamente al botteghino, incassando oltre 125 milioni di dollari in tutto il mondo e venendo battutto unicamente da E.T. l’extraterrestre e Rocky III. E con i critici, che non sempre seguono la massa, non andò affatto male: Rambo ricevette recensioni favorevoli e ancora oggi è considerato tra i migliori lavori del 1982.

I sequel

Una “moda”, perdonatemi il termine, adottata per tantissimi lavori di successo, di ieri ma anche di oggi. 3 anni dopo il primo capitolo uscì Rambo 2 – La vendetta (ricordate la tortura elettrica e le frecce esplosive?) mentre nel 1988 tocca a Rambo III deliziare i fan del reduce del Vietnam. Il militare con la bandana rossa si riposa per circa 20 anni, ma nel 2008 rieccolo protagonista del breve e vagamente splatter John Rambo. 11 anni dopo (2019) il personaggio va definitivamente in pensione, con un ultimo e sanguinoso capitolo (Last Blood non a caso) ambientato “a casa sua”.

Ho amato e amo tutt’ora ogni signolo film e trovo strano pensare che non vedrò più in azione questo triste, taciturno e devastante eroe. Ma è pur vero che è sempre meglio fermarsi prima di risultare ridicoli e questo, secondo me, il buon Stallone lo sa bene!

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