Videogiochi dimenticati: la strana dozzina

Corse di elefanti (e non solo), pagliacci inquietanti, matrioske e fette di pane. Ecco 12 videogiochi dimenticati da tutti ma che non difettano in quanto a stranezza.

Come si dice… ogni promessa è debito? Se ben ricordate non molto tempo fa vi avevo minacciato che sarei presto tornato a parlare di giochini elettronici bizzarri. E così, dopo aver (ri)conosciuto perle come Tabboz Simulator o PaRappa the Rapper (esattamente qui), eccomi pronto per una nuova scorpacciata a base di pulsanti da schiacciare, personaggi strampalati, trame assurde e grafiche ai limiti dell’improponibile.

Meglio le “avventure” di una goccia d’acqua o le marachelle di un gatto dispettoso? E’ più invitante un clown degno di un film dell’orrore o preferite avere la possibilità di impersonare… qualsiasi cosa? Mi raccomando, non rispondete ora chè prima ci sono da leggere alcune cosette…

Da Catlateral Damage a Dropsy, tenetevi pronti per scoprire alcuni videogiochi dimenticati da… beh, quasi da tutti.

Catlateral Damage (LINK al gioco sul PlayStation Store)

Avete mai avuto a che fare con i gatti? Vi sarete senz’altro accorti che i nostri amici pelosi hanno quella strana passione di scaraventare giù le cose da tavoli, sedie o armadi. Ecco, questo giochino permette di immedesimarsi in un micio e di buttare per terra qualunque cosa appartenga al vostro suddito umano. Siete andati a far spesa? Giù uova e latte! Siete appollaiati sulla scrivania? Giù fogli, libri e penne. Semplice ma geniale.

Job simulator

Il fiore all’occhiello di Owlchemy Labs risponde, in modo curioso, alla domanda: che effetto fa lavorare in un ufficio, al ristorante o in un’officina? Progettato per essere una sorta di esperienza virtuale, questo giochino è uscito nel 2016 per Windows e PS4 (eccola!) e consente di vestire i panni di un impiegato del futuro.

A voi l’onere e l’onore di lavorare con dei robot nel tentativo di sbrigare le mansioni più disparate: alcune cercheranno di essere realistiche mentre altre saranno evidentemente folli e vi strapperanno più di un sorriso.

A boy and his blob

Le avventure di un bimbo e del suo amico Blobert, un essere curioso capace di assumere le forme più disparate. Questa strana e buffa coppia proviene dagli USA e fa il suo esordio nel 1989 sulla storica console nota come NES. Il gioco ha un buon successo, viene distribuito perfino in Giappone (seppur con delle modifiche) e negli anni successivi nascono dei sequel per Game Boy e Wii.

Among the sleep

Un bimbo si sveglia nel cuore della notte e, vagando per casa in cerca della madre, si imbatte in una serie di creature da incubo. Se pensate ad un prodotto esclusivamente infantile siete un pochino fuori strada visto che siamo di fronte ad un survival horror in prima persona un po’ atipico.

Il suo esordio, su pc, risale al maggio 2014 mentre nel corso degli anni successivi sono state messe in commercio versioni per OS X, Linux, PS4 (qui), Xbox One e Nintendo Switch (eccolo).

I am bread (in vendita qui su Steam)

Parlando di videogiochi dimenticati, qualcuno ha mai sperimentato l’ebbrezza di impersonare una fetta di pane? Ebbene sì, in questo gioco prodotto dai Bossa Studios bisogna fare in modo di finire nel tostapane sfruttando le leggi della fisica. Un’avventura culinaria mai vista, nata nel 2015 e che venne distribuita non solo per ambienti Microsoft Windows o OS X ma anche per PS4, Xbox One, Android e iOS.

Vib-ribbon

Definire bizzarra la componente grafica di questo gioco è riduttivo ma pare proprio che la colonna sonora sia anche peggio. E parlando di audio è utile sapere che dovrete manovrare il vostro personaggio a tempo di musica in modo tale da fargli saltare o evitare una serie infinita di ostacoli.

Un prodotto tanto assurdo non poteva che nascere in Giappone e devo dire che fa strano leggere come, nel 2012, il MoMA di New York lo abbia inserito nella propria collezione in quanto “notevole esempio di design interattivo”.

I fluid

Anno 2008, gli sviluppatori francesi di Exkee decidono di produrre un giochino elettronico con protagonista… una goccia d’acqua?! Sì, avete letto bene. Se la cosa vi ha incuriosito, beh, saltate a bordo della macchina del tempo perchè dal 2014 questa perla non è più disponibile su Steam, a causa di non ben precisati problemi di manutenzione.

Emily is away (LINK al gioco su Steam, occhio che in italiano non c’è)

Quando ancora non esisteva WhatsApp, quando certi programmi di messaggistica istantanea erano ancora il futuro e non il trapassato remoto tecnologico. Ecco a voi un giochino, realizzato nel 2015, che vi farà (ri)assaporare le emozioni di inviare semplici messaggi testuali ai vostri contatti, in un arco temporale che va dal 2002 al 2006. Come si evolverà il rapporto tra il vostro avatar e la Emily del titolo? Questo dovrete deciderlo voi…

Everything (LINK al gioco su Steam, occhio che in italiano non c’è)

Il titolo dice… tutto, letteralmente. In quello che forse è il re di questa compilation dedicata ai videogiochi dimenticati e bizzarri voi vi troverete ad impersonare, appunto, di tutto. Un secondo prima siete uno scarafaggio? Quello dopo manovrerete un sassolino che rotola giù da un mucchio di terra.

Confusi? Io pure, ma è bene sapere che lo scopo principale di questa assurdità videoludica è proprio quello di riuscire a controllare tutte le forme di vita e gli oggetti presenti in un mondo tutto da scoprire.

Stacking

Minchia, ho sempre sognato di impersonare una matrioska. Il concetto stesso delle bamboline russe è alla base di questo giochino creato dalla Double Fine Productions (qui il sito): se il vostro personaggio riesce a saltar dentro ad un suo simile ecco che acquisirà abilità specali. Capacità che vi saranno indispensabili per risolvere un rompicapo dietro l’altro e vivere avventure in un mondo che non dimenticherete. Purtroppo o per fortuna?

Japan World Cup

Coppa del mondo di cosa, esattamente? Ma di corsa di cavalli, ovviamente! Che poi possiate ritrovarvi a scommettere a favore o contro elefanti, panda e wtf assortiti quello è un altro discorso. Come dite… siete a dir poco confusi & perplessi? E se vi dicessi che è un prodotto fieramente made in Japan?

Dropsy (LINK al gioco su Steam)

Ecco a voi le avventure “punta e clicca” di un clown, dall’aspetto un po’ spaventoso, che deve esplorare un mondo infarcito di personaggi bizzarri almeno quanto lui. Pubblicato dalla Devolver Digital, questo gioco fece il suo esordio nel 2015 e nel corso degli anni è stato distribuito per ambienti Windows e iOS e pure per Nintendo Switch.

Direi che per oggi ho finito, quale tra questi videogiochi dimenticati vi ha incuriosito di più?

A presto!

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