Giocattoli degli anni 70 tra miti e assurdità

Dall’Atari 2600 alle Hot Wheels, andiamo alla scoperta dei giocattoli degli anni 70. Un polveroso viaggio indietro nel tempo che… ma è un sasso quello?!

Oggi ho proprio voglia di mettermi un pantalone a zampa, una camicia inguardabile e gli occhiali da sole, anche in casa. Alexa… fai partire Staying Alive dei Bee Gess? Chè oggi, guardando certe perle, sarà difficile rimanere vivi. No, non mi sono dato alle troke. Però sto per farmi un bel “viaggio”… che mi porterà a conoscere le meraviglie ludiche di 50 anni fa!

Sono nato nel 1982 e ho avuto la fortuna di maneggiare giocattoli meravigliosi e giocattoli assolutamente dimenticabili. Un po’ per noia e un po’ per curiosità mi sono chiesto cosa ci fosse prima di MOTU, Transformers, camper di Barbie e SNES vari. Quindi sono salito a bordo della DeLorean e mi sono diretto indietro nel tempo, facendo la conoscenza di lavagne magiche e videogiochi vintage, ma così vintage che potremmo considerarli quasi di antiquariato.

Ladies and gentlemen, ecco a voi i giocattoli degli anni 70!

Drive Yourself Crazy

Il nonno, ma che dico nonno, il trisavolo di Grand Theft Auto è una roba totalmente… analogica si può dire? Sfondo a rullo, volante collegato direttamente al “bolide” e via a vedere se nel futuro dell’infante ci sarebbe stata la Formula 1. Spoiler: nessun “nuovo Niki Lauda” è mai passato attraverso questo rudere.

Botte da orbi con i Rock ‘em Sock ‘em Robots

Perchè prendere a pugni tuo fratello quando puoi risolvere tutto grazie ad una lotta all’ultimo… cazzotto robotico? Tanto semplice quanto divertente, questo è uno di quei giochi che sono sopravvissuti abbastanza bene all’incedere del tempo (eccolo). Ricordo qualche rapida e cruenta sfida a scuola (o in ludoteca) e, soprattutto, la tremenderrima fatica che avvertivi quando il match era finito. Esagero? Forse sì ma non ho mai detto che questo sarebbe stato un post all’insegna della serietà.

L’anacronistico Electronic Football

Eccolo qua il bisbisbis… aspettate… bisbisbisbisnonno di FIFA, vi piace? Prima del GameBoy e prima dei GIG Tiger, i rEgazzini di una volta simulavano le loro partite grazie al citofono che potete ammirare qua sopra. Per l’epoca un vero gioiellino ma sono pronto a scommettere che non risulterà affatto invitante a chi ha meno di 45-50 anni, me compreso.

L’uomo bionico nel palmo della tua mano

Gli anni Ottanta e Novanta sono contraddistinti da tutta una serie di prodotti tratti da serie tv e cartoni animati. E, seppur in maniera decisamente minore, i giocattoli degli anni 70 non fecero eccezione: ecco a voi l’action figure di Steve Austin.

Come chi? No, non è il wrestler (Stone Cold STEVE AUSTIN). Se avete più o meno la mia età avrete senz’altro sentito parlare del telefilm L’uomo bionico, noto anche come L’uomo da sei milioni di dollari (ecco il cofanetto). Niente, buio pesto? Poco male, magari vi interesserà sapere che certi giocattoli ieri erano meraviglie e oggi sono decisamente ricercati dai collezionisti. Pensate che per un bambolotto di questo eroe del tubo catodico c’è chi chiede (ed ottiene, statene certi) anche 1500-1700 dollari!

Atari 2600, il nonno della Play

Oggi c’è il digital download, ieri per passare un bel pomeriggio dovevi ficcare una cartuccia dentro ad una macchina. Ladies and gentlemen, ecco a voi la svolta. Negli anni Settanta chi possedeva questo gioiello diventava automaticamente il più fico della scuola. Prima c’erano i cabinati e certe robe come il Magnavox, poi arrivò nei negozi un prodotto affatto economico ma che seppe stupire grazie alla grafica (all’epoca prodigiosa) e ad una buona serie di titoli, acquistabili separatamente.

Giusto per farvi capire successo ed importanza dell’Atari 2600: messo in commercio nel 1977, venne dismesso nel 1992 dopo aver venduto circa 30 milioni di unità. Sapete quale fu il suo gioco più diffuso? Con 7 milioni di copie… rullo di tamburi… un certo Pac Man, forse lo conoscete. E per il nerd nostalgico appassionato di mattoncini ecco qualcosa di assolutamente spettacolare!

Do you remember Micronauti?

Tanta plastica, tanti pezzi, tanti veicoli, tanti personaggi, infinite possibilità di divertimento. Non li ho mai avuti tra le mani, i Micronauti originali, però ricordo un paio di bellissimi modelli magnetici (quindi successivi) con i quali giocavo alla scuola materna che… ad averli oggi chissà quanto ci potrei fare (cento euro cadauno, pare). Comunque fa un certo effetto sapere che online per un set simile a quello che vedete qua sopra (e in perfetto stato) c’è chi spara anche 700 $.

Pet Rock, il cucciolo adatto a tutti

I giocattoli degli anni 70 rispondevano alle esigenze di tutta la famiglia. Non ci credete? Continuate a leggere! Tornate indietro a 50 anni fa, moglie e marito sanno che Timmy è totalmente inadatto a prendersi cura di un criceto o di un pesce rosso. Però lui, il piccolo stronzo, vuole un cucciolo e fa i capricci. Sempre e comunque. Panico, fastidio, mò lo cinghio, no che cazzo fai, disperazione, come facciamo? Ma ecco qualcosa di inaspettato e imperdibile…

Una “bestiola” che non sporca, non fa casino, sta ferma, non deve mangiare, praticamente è immortale. E, incredibile ma vero, non rompe i coglioni se la trascuri perchè… fanculo sono riusciti a vendere dei sassi, rendiamoci conto.

Com’erano i Lego di 50 anni fa?

Oggi ti permettono di costruire un’orchidea che non muore mai o la Skyline di Fast & Furious, ok, ma ieri? Cosa potevi fare con i Lego nei ruggenti anni Settanta? Una risposta, gratis, è racchiusa nella foto qui in alto e devo dire che quel camion fa un po’ tenerezza pur rimanendo estremamente dignitoso. Pochi pezzi e ruote minuscole, d’accordo, ma sono pronto a scommettere che i bambini di ieri ci avranno giocato per giorni.

Monciccì, l’attirapolvere

Adorabile, morbido e con quel visino che se ti arrivava in faccia erano dolori. Il suo nome è Monciccì (noto anche come Monchini o Monchhichi perchè boh) e, per motivi a me ignoti, è un altro di quei giocattoli degli anni 70 che puoi ancora trovare in giro, Amazon compreso.

Lo vuoi il blaster di Han Solo?

Il primo film di Star Wars, Una nuova speranza, risale al 1977 e chissà come sarebbe stato il mondo cinematografico se non fosse mai uscito. Più triste e meno magico, sicuramente, in ogni caso sono ben felice che le cose siano andate come sono andate e… guardate che bella la pistola di Harrison Ford! Ovviamente non è l’originale ma una più che onesta copia plasticosa, destinata a rendere felici i piccoli fan di tutto il mondo.

Il mito Hot Wheels

Parlando di giocattoli storici non si possono non nominare certe macchinine in metallo pressofuso (die cast suona più figo, eh?). Le piccole meraviglie di casa Mattel esordirono nel 1968 e nel giro di pochi anni conquistarono il mercato grazie alla loro solidità e all’accuratezza dei dettagli. Un successo clamoroso che fece nascere progetti paralleli come serie animate, videogiochi e repliche in scala naturale. Auto perfettamente funzionanti con il look della tua macchinina preferita? Ad averceli, spazio e soldi…

L’insospettabile highlander del listone

C’erano ieri e pure l’altro ieri, ci sono oggi e ci saranno domani. Gli hungry hippo, gli ippopotami affamati, erano in circolazione 50 anni fa e la cosa mi sembra incredibile. Poi mi focalizzo sulla semplicità del gioco e… niente, mia figlia mi chiama e dobbiamo fare una partita.

CiaoooASPETTAAATEEEEE! Devo ancora giocarmi il jolly…

E il premio “Mi prudono le mani” va…

… alla lavagna magica Etch-A-Sketch. Tu giri le manopole e, teoricamente, puoi creare tutti i disegni che ti vengono in mente. Però devi avere una certa manualità, tanta pazienza e… provate ad indovinare chi è sprovvisto di entrambe le cose sin dalla più tenera età? Io, ovviamente. Se mai un giorno vorrò far incazzare a bestia la mia erede potrei sottoporle questo storico e (ben poco) interessante giochino. Ma non sono così masochista e quindi… che la pace regni sovrana!

Alexaaaaaaahhhh… play Daddy Cool, grazie!

Verified by MonsterInsights