Momenti DC da ricordare: la top 16

Supereroi che muoiono, rivelazioni, Batman che fa… beh, Batman. Ecco i momenti DC che un fan non dovrebbe mai dimenticare.

Chi vi scrive è un grande appassionato di comics, in particolar modo di storie della Marvel. Ho amato alla follia Spider-Man e gli X-Men e sono impazzito quando ho assaporato per la prima volta Civil War. Tanta roba che ha richiesto più di un articolo ad hoc (vedi qui, quo e qua). Sono altresì conscio che la Distinta Concorrenza abbia scritto pagine importanti della storia del fumetto e, per quanto non sia un grande esperto di Batman & C., ho deciso di stilare una piccola classifica…

E’ stata più scioccante la morte di Superman o quella di Rorschach? Ha destato più scalpore Bane che spezza la schiena al Cavaliere Oscuro o Wonder Woman che spezza il collo a Maxwell Lord? Queste sono solo alcune delle domande che un fan potrebbe porsi riflettendo su decenni e decenni di storie. Direi che è il caso di fare un po’ d’ordine, quindi bando alle ciance e…

Ecco a voi i momenti DC che, per un motivo o l’altro, val la pena ricordare.

Ciao Barbara, addio Barbara!

Bussano a quest’ora del mattino, chi sarà mai, andiamo a vedere. E sulla soglia di casa ti ritrovi il faccione sorridente di Joker che, bello contento, ti spara in pancia. The Killing Joke (di Alan Moore e Brian Bolland) ci mostra un momeno davvero scioccante nella sua “semplicità”: l’ex Batgirl aggredita a colpi di arma da fuoco, a casa sua e davanti a suo padre e cioè il commissario Gordon (suo padre)? La perfetta dimostrazione di come una scena non debba per forza piacere prima di entrare nella storia!

La morte della Grande S (LINK Amazon al fumetto)

L’immagine di Lois Lane che stringe a sè il corpo di Superman, dopo che questi ha finalmente sconfitto Doomsday, è qualcosa di molto potente. Chi l’avrebbe mai detto che il supereroe più forte di tutti potesse morire? Forse il momento più importante degli anni Novanta, per quanto riguarda i fumetti d’oltreoceano e non solo. Quando uno come Superman tira le cuoia non può che far parlare tutti, appassionati e non: figuratevi che ne parlarono perfino i media, qui da noi…

L’estremo sacrificio del Velocista Scarlatto

Altro giro altro decesso illustre. Questa volta passa a miglior vita Flash (Barry Allen), che decide di correre letteralmente fino alla morte per salvare il Multiverso, minacciato dal cannone di antimateria dell’Anti-Monitor. Il tutto avviene sul numero 8 di Crisi sulle Terre Infinite (ecco il volumone) ed è forse il punto più drammatico e spettacolare della serie realizzata da Marv Wolfman, George Perez e Jerry Ordway.

Addio, Kara!

E parlando di Crisi sulle Terre Infinite, non male nemmeno la dipartita di un altro personaggio, stavolta legato direttamente a Superman. Sul numero 7 della mini-serie, infatti, nel tentativo di salvare suo cugino, Supergirl intercetta un potentissimo colpo sparato dall’Anti-Monitor (ancora lui)… sacrificando di fatto la propria vita.

Ciao Jason, addio Jason!

Sulle pagine di Batman 427 va in onda uno dei momenti DC più cattivi e bastardi che potessi immaginare. Jason Todd (uno dei Robin) sta cercando la madre, la rintraccia e sapete che fa questa? Vende il figlio al Joker che, tutto contento, lo massacra di botte. Ma non a mani nude, eh, a colpi di piede di porco. E, di lì a poco, sia la donna che il figlio troveranno la morte in seguito all’esplosione di una bomba piazzata dallo stesso pagliaccio matto. Mica male.

Un solo pugno, meritatissimo

In mezzo a tanta drammaticità una scena che, devo ammetterlo, è piuttosto divertente. Credo che Guy Gardner sia tra i supereroi della DC Comics più irritanti, un personaggio che farebbe girare le palle ad un santo. E Batman santo non lo è, quindi era destino che i due si scontrassero (sul numero 5 di Justice League). Oddio… scontrassero… un cazzotto in faccia e la Lanterna Verde più fastidiosa di sempre finisce nel mondo dei sogni, con enorme soddisfazione di tutti. Lettore compreso.

Il chiropratico che nessuno vorrebbe

Questa “tavola” non mi è nuova… dove ne ho vista una simile? Maccccertttoooh, l’ha ripresa Nolan nel capitolo finale della sua trilogia cinematografica dedicata al Cavaliere Oscuro! Batman non è più quello di una volta mentre Bane invece è in perfetta forma, i due si scontrano e per l’alter ego di Bruce Wayne sono dolori. Ecco riassiunto in brevissimo l’apice del ciclo narrativo noto come Batman: Knighfall, pietra miliare del fumetto degli anni Novanta.

La nascita di un Mito

A proposito dell’Uomo Pipistrello, come non citarne le origini? E’ il novembre 1939 e i lettori di Detective Comics 33 vengono a sapere com’è nato il personaggio di Batman. I suoi genitori vengono assassinati, Bruce Wayne giura di onorare la loro memoria dando la caccia ai criminali e il resto, come si dice, è storia. Non so a voi ma a me fa strano pensare che un’idea simile possa avere più di 80 anni, i miei genitori non erano ancora nati e i miei nonni erano giovanissimi…

Il cazzotto più famoso di sempre?

Mi dà un certo gusto vedere Batman che manda ko Superman. E’ il quarto capitolo de Il ritorno del Cavaliere Oscuro, la mini serie di Frank Miller ambientata in un futuro alternativo. Batman torna in attività dopo un lungo periodo e il suo operato da giustiziere attira l’attenzione del Governo USA, che spedisce il suo soldato più potente a fare chiarezza.

Superman contro l’Uomo Pipistrello, un “match” che fino a quel momento i fan avevano solo sognato! Qualcosa di magnifico, anche se a me quei disegni non piacciono molto (scusate). Qualcosa di così potente e memorabile che il cinema sfutterà a piene mani, anni dopo, nel non-così-riuscitissimo Batman v Superman: Dawn of Justice. Martahhhhhhhhhh!

La risata che non ti aspetti

Batman: The Killing Joke è una storia a fumetti non priva di scene memorabili. Ricordate Joker che spara a Barbara Gordon, sì? Ecco, quella scena è tratta da questo gioiellino, il cui finale è piuttosto… come dire… strano?! I due nemici di una vita dovrebbero essere alla resa dei conti ma Alan Moore decide di sorprendere il lettore con una gag, una battuta che fa ghignare di gusto perfino l’alter ego di Bruce Wayne. Non male come provocazione, anche perchè fu una scelta che fece parlare parecchio e quindi si rivelò più che azzeccata.

L’esecuzione di Blue Beetle

Dell’eroe in blu non ho mai letto nulla e tutto quel che so è che ci hanno fatto un film che non ho ancora visto ma che mio nipote di 13 anni ha adorato. Questo cosa vuol dire? Non lo so, ma la vignetta che vedete qua sopra è piuttosto impressionante: un supereroe che viene freddato con un colpo di pistola alla testa non è roba che si vede tutti i giorni, vero?

Il lestofante responsabile di tutto ciò si chiama Maxwell Lord, un nome che ritroverete più avanti. Ci troviamo sulle pagine di Countdown to Infinite Crisis, l’evento che fa da prologo alla mini serie del 2005 nota come Crisi Infinita.

Addio, Rorschach!

Il piano di Ozymandias è andato in porto, tutti credono alla realtà plasmata da quello che, di fatto, non è più un eroe. Un vero peccato che l’ossessione di Rorschach per la verità e la giustizia minacci di mandare tutto a puttane. Come reagirebbe un mondo finalmente unito ad una nuova e terribile versione dei fatti? Il dottor Manhattan non vuole certamente scoprirlo e sa anche che l’unico modo per mantenere la pace è porre fine alla vita del suo ormai ex alleato.

Watchmen è un fottuto capolavoro, una storia che ha scritto la storia non solo dei fumetti ma dei media in generale. La morte del vigilante un po’ matto giunge come un cazzotto in piena faccia e fa anche più male quando ti ritrovi a pensare che, bene o male, la sua dipartita sia per certi versi comprensibile. Certo che quel finale…

Wonder Woman come il cavaliere nero

Quanto puoi essere stronzo, bastardo e infame per costringere Wonder Woman a romperti l’osso del collo e porre fine alla tua miserabile vita? Maxwell Lord (lo ricordate?) ne ha fatte di ogni durante Crisi Infinita ed è perfino riuscito a controllare uno come Superman, facendolo scontrare con la celebre Amazzone. La quale vince il duello, si confronta con la nemesi e decide di dare un senso all’espressione “a mali estremi estremi rimedi”. Nel modo più definitivo possibile.

Lois, ti devo dire una cosa…

Ci sono voluti più di 50 anni, oltre mezzo secolo prima che questa vignetta venisse creata. Su Action Comics 662 va in scena la rivelazione delle rivelazioni e Clark Kent dice all’amata Lois Lane che per anni lui ha vissuto una doppia vita: una come giornalista e una come Superman.

Un momento se vogliamo semplice ma, ovviamente, non privo di pathos che conclude in modo inaspettato un appuntamento affatto memorabile. Avete deluso la vostra bella? Provate a strapparvi la camicia, magari il pigiama blu con la grande esse rossa che indossate per tenervi caldi vi svolterà la serata…

Erede un par de palle

La Grande S è morta e ci sono in giro un certo numero di super creature che vorrebbero tanto prendere il suo posto. Tra questi, pare assurdo dirlo, il più credibile sarebbe Cyborg Superman che ha in parte lo stesso DNA dell’ultimo figlio di Krypton. Sarebbe perchè in realtà è un alleato di quella merda aliena nota come Mongul e soprattutto non si fa alcun problema a redere al suolo Coast City (vedi sopra). Chi avrebbe mai immaginato che Reign of the Supermen avrebbe offerto un simile colpo di scena?

Batman badass all’ennesima potenza

Ciao, sono Batman e se ho modo di prepararmi nemmeno Darkseid può farci un cazzo. Darkseid, eh. Cioè, Bruce Wayne spara ad uno degli esseri più malvagi e potenti dell’universo DC e lo fa sembrare così facile. Questo si chiama carisma, ladies and gentlemen. Ed anche Crisi Finale ha il suo bel momento cazzoduro epico. Anche perchè quei Raggi Omega difficilmente mancano il bersaglio… ma non aggiungo altro, leggete la serie per sapere cosa succede.

Mizzega quanto ho scritto. Comunque con i momenti DC ho concluso, se vi va fatemi sapere qual è il vostro preferito.

Alla prossima!

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