Giochi anni 80: quale vale di più?

Dal castello di Grayskull ai My Little Pony. Vi siete mai chiesti a quanto potreste vendere i vostri giochi anni 80? Alcune delle risposte le trovate qui…

Ieri li avete usati e consumati, magari li avete distrutti e di sicuro i vostri genitori li hanno dati via. O, peggio, li hanno buttati. Oggi invece, in un impeto di lucidità mista a masochismo, vi state chiedendo una cosa e una cosa soltanto: ma quanto valgono i giochi anni 80?

Vi hanno tenuto compagnia quando eravate piccoli e ora che siete grandicelli possono comunque ritornarvi utili. Come? Beh, se li avete conservati (buon per voi) e dovete far spazio, informatevi chè potreste avere tra le mani un piccolo tesoro. A tal proposito, se avete gradito la prima parte, direi che potete tranquillamente continuare a leggere…

Da Teddy Ruxpin al NES, ecco i giochi anni 80 che il bambino di ieri oggi sarebbe ben felice di rivendere.

Il ritorno dell’orso maledetto

Ricordo la pubblicità di decenni fa e ricordo anche che a me il peluche che si muove e racconta tenere storielle mi faceva semplicemente schifo. Oggi le cose non sono cambiate e mia figlia ha una sorta di nipote di sto abominio (eccolo), che se rimane spento è meglio.

Sapete quanto costava all’epoca, il buon Teddy Ruxpin? Circa 70 dollari (oltre 60 euro), una cifrona per un pupazzo-giocattolo per bambini. Oggi un esemplare in buone condizioni, completo di foglietti, scatola e cassettine può fruttarvi anche 200-220 euro. Poi, oh, ci sono i matti e su eBay ho appena visto un set intonso a… 650 euro?! Li mortacci vostri.

Inhumanoids, il ritorno dei titani

Un cartone lungo ben 13 episodi e una linea di giochi di proprietà Hasbro che… non ricordo assolutamente. Leggendo online apprendo che c’erano action figure di svariate dimensioni ed ovviamente più grosse sono e più valgono.

Un mostro come quello qua sopra nel 1986 veniva via sui 20 dollari mentre oggi qualche anima pia te lo può “regalare” ad una cifra che è 10-15 volte superiore. Senza scatola nè niente, eh, completo il valore ovviamente si moltiplica e… sì, ho appena visto 1670 euro.

Le immancabili TMNT (LINK al Funko di Donatello)

Delle tartarughe ninja ho parlato più volte su queste pagine (tipo qui) ma non ho mai affrontato la questione economica. Donatello & C. sono tra i re dei giochi anni 80, eppure 35 anni fa li potevi comprare a cifre tutto sommato abbordabili. Oggi, invece, un’action figure ancora nella sua confezione può tranquillamente aggirarsi sui 250-300 euro. Mica male.

Gli acchiappafantasmi, quelli “real”

I Ghostbusters, non quelli di Filmation ma gli altri, hanno avuto un grande successo sotto tutti i punti di vista. Film indimenticabili, cartoni animati ed ovviamente una gran quantità di giocattoli e set a tema per i quali, oggi, qualche collezionista è disposto a far follie.

Prendiamo come esempio la mitica Ecto-1, ok? Oggi ci sono modellini die cast e set Lego di impareggiabile fattura, mentre negli anni Ottanta era in vendita negli USA una roba plasticolsa da 13 dollari. Che 35 (e più) anni dopo potete trovare su eBay, con scatola e tutto, alla ridicola cifra di… rullo di tamburi… 800 euro. E’ il prezzo di chi vende, d’accordo, ma non sperate di limare troppo la cifra. Volete la saponetta? Sono 150 euro sull’unghia.

Gli indimenticabili e preziosi Transformers della mia epoca

Una delle ragioni che mi hanno spinto ad aprire questo blog. Da piccolo ne avevo una carrettata e il fatto di aver accettato di darli via, tutti, oggi mi fa solo pensare: quanto sono stato scemo?! In condizioni pietose un vecchio G1 ha comunque un suo valore, ma se affrontiamo la questione “articolo in eccellenti condizioni” la musica cambia. Parecchio.

Vi faccio solo un esempio, che è più che sufficiente: un Jetfire, tipo quello che vedete nella foto, nella confezione sigillata e con certificazione alta è stato venduto ad un’asta per oltre 22mila euro. Avete letto bene. Ora rileggete. E poi andate a sbattere la testa contro il muro perchè sì. Non si può certo tornare indietro nel tempo, per ora…

Ve la ricordate Iridella?

Una di quelle serie animate che si ricordano giusto i produttori, in questo caso quelli della DiC. La protettrice dei colori e i suoi variopinti amici non sono certo i personaggi più memorabili di sempre, eppure anch’essi finirono sugli scaffali dei negozi di giocattoli.

Le bamboline, prodotte da Mattel, avevano un prezzo abbordabile (15$) che oggi è schizzato lassù, nella stratosfera dei balocchi dei quali non frega un cazzo quasi a nessuno. E in quel quasi c’è un plotone di fan che osano chiedere (o sborsare) 300-400 euro per una Moonglow originale? La gente è pazza.

Hophop, gadget-giocattolo… da rivendere a cifre assurde

Se non conoscete il cartone, o almeno il personaggio, vuol dire che siete completamente fuori dal mondo da decenni. In ogni caso il poliziotto robot più simpatico della mia generazione nel 1983 sbarcò nel mondo ludico. Come? Grazie alla Galoob, che produsse un’action doll (bambola snodata con accessori) davvero carina. Ieri costava 18 dollari mentre oggi, se la trovate, questa rarità può costarvi tra i 200 e i 500 euro, a seconda dello stato di conservazione.

Il set XXXL dei G.I. Joe

Vaffanculo alla bellissima e fin troppo famosa portaerei? Benissimo, che ne dite di concentrarvi su un playset dei Joe davvero davvero fiKo? Il Defiant Space Shuttle era colossale, aveva sti veicoli volanti e sta base per il lancio che potevano ospitare non so quanti omini. Una cosa assurda, gigantesca, che non poteva certo entrare in tutte le camerette del mondo.

Anche perchè all’epoca non costava poco, mentre oggi può valere tra i 500 e i 900 euro. Se la confezione è stata aperta. Se invece il giocattolone è ancora nella scatola, con lo scotch… ecco… sì, insomma, preparatevi a cifre ben maggiori. Qualcuno ha scucito l’equivalente di 2600 euro per sta roba, riuscite a crederci?

All hail to Sectaurs!

Non ho idea di chi fossero, so solo che erano uomini-insetto di produzione Coleco (la stessa degli Starcom). Per saperne di più c’è chi ne sa, sempre e tanto: lode a te Dr. Manhattan! Dicevamo dei Sectaurs… ecco, tra un certo numero di personaggi e set val la pena citare The Hyve, una sorta di Cittadella del Serpente ma con meno fattore MOTU. Ieri costava l’equivalente di 50 euro mentre oggi questa meraviglia può valere oltre 700 euro, 900 se è ancora nella confezione.

Il mito dell’infanzia

Talmente leggendario che in tempi recenti è stato riscoperto, in più di una versione. Ecco quindi il set Origins e quello MEGA, bellissimi e tutto ma che non hanno certo quell’alone di magia che aveva il prodotto dei primi anni Ottanta. E non dimentichiamoci del fattore “grana”, ok?

Se per miracolo ne avete uno di quelli vecchi, ancora confezionato, sappiate che un appassionato davvero fuori di testa potrebbe anche offrirvi 3500 euro. Follia? Certamente, ma il collezionismo spesso e volentieri sfida le leggi della logica.

Do you like ThunderCats? (LINK all’action figure di Lion-O di Super7)

Penso di non averne mai visto una puntata e non so perchè. Ma quello che conta è che stiamo parlando di giochi anni 80 e le action figure di questi esseri pelosi oggi sono un vero e proprio tesoro. Giusto per farvi qualche esempio: nel 2019 un pupazzetto ancora sigillato raffigurante Tygra è stato venduto per la ridicola cifra di 1726 euro, cent più cent meno. In ogni caso su eBay potete trovare tanta altra roba, a cifre ben più contenute

Vooolaaaa, mio mini poooony!

La sigla riecheggia ancora nelle mie orecchie, anche perchè la mia erede ha da poco scoperto le sigle di Cristina D’Avena e quindi i viaggi in auto sono diventati una tortura. Comunque i magici cavallini sono un punto fermo dell’intrattenimento ludico di quasi 40 anni fa ed oggi possono anche valere qualcosa.

Non dico che ci possiate diventare ricchi, ma… spero solo non abbiate buttato il My Little Pony Rapunzel (vedi foto) di vostra sorella perchè c’è chi, per questa roba della cosiddetta prima generazione, è disposto a sborsare 2500 dollaroni. Che poi sarebbero 2200 euro. Pazzesco.

Ce l’avete ancora? Bravi! (qui la versione moderna e mini)

Ieri costava 200 dollari, una cifra ragguardevole considerando l’anno, il 1983. Ma che non è nulla rispetto a quanto potreste farci se avete un esemplare nuovo di fabbrica, ancora nella scatola. E’ il 2020 e durante un’asta un Nintendo Entertainment System, dopo una battaglia di 60 offerte, è stato battuto per la cifra assurdincredibile di 36655 dollari, 33307 euro. Praticamente ci compri un’auto e pure il garage. Credo sia corretto affermare che qui non si sta più parlando di giochi anni 80 ma di miniere d’oro.

Ora, se permettete, vado a piangere in un angolino…

Ciao.

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